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Dopo la conferenza sui sorvoli evitabili

26 Gennaio 2024 Ambiente

Il 9 gennaio ho presentato in conferenza stampa la mia elaborazione dei dati sul traffico aereo in arrivo e in partenza all’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Cosa ho fatto? Ho ricostruito quante volte – nel periodo gennaio-ottobre 2023 di cui ho ottenuto i dati da Aeroporto – è accaduto che i movimenti all’ora fossero 14 o meno, posto che 14 è la massima capacità stimata da ENAV per l’uso a piste contrapposte di pista 12 e pista 30. “Uso a piste contrapposte” è un tecnicismo che vuol dire nel caso del Marconi decollare da pista 30 (verso ovest) e atterrare su pista 12 (da ovest) evitando i sorvoli a bassa quota della città di Bologna. Una modalità che permette di mitigare i disagi dovuti all’inquinamento acustico dei residenti nelle zone interessate dalle rotte di decollo e atterraggio. I calcoli che ho fatto hanno evidenziato che i sorvoli a bassa quota della città di Bologna, in ore diurne che hanno registrato un numero di movimenti entro i 14 all’ora – e pertanto potenzialmente evitabili in base allo studio di Enav – sono stati quasi 18 mila, vale a dire i due terzi dei sorvoli della città durante il giorno, che sono stati in tutto 25 mila. Se quei 18 mila sorvoli potenzialmente evitabili in base allo studio di ENAV si fossero evitati, ci sarebbero stati in media 28 sorvoli al giorno invece di 83. Un obiettivo a cui bisognerebbe quanto meno cominciare a tendere, perché migliorerebbe significativamente la qualità della vita di tanti bolognesi.

La conferenza stampa ha avuto un’ottima eco: è stata ripresa il giorno stesso dall’agenzia stampa Dire a firma di Mirko Billi, che ne ha fornito un’ottima sintesi. Un bel lancio anche da parte di Ansa regionale, firmato da Benedetta della Rovere. Diverse TV regionali hanno realizzato servizi televisivi. Teleromagna titola il suo servizio, andato in onda anche al TG: Aeroporto, Paruolo (PD): “Evitabili due terzi dei sorvoli rumorosi sulla città” (a cura di Benedetta Paola Manca); èTV – Rete7 titola: Aeroporto: tanti sorvoli a bassa quota possono essere evitati. Parola di Paruolo (a cura di Giuseppe Pilloni, anche questo servizio andato in onda al TG); infine, TRC titola: Marconi, due terzi dei sorvoli aerei a bassa quota sarebbero evitabili (a cura di Giulia Leonelli).

Numerosi i quotidiani che hanno dato spazio alla notizia: BolognaToday pubblica il pezzo dal titolo Aeroporto, la ricerca sul rumore rivela: “Tanti sorvoli a bassa quota possono essere evitati”. Riorganizzare arrivi e partenze solo sul lato ovest della pista, secondo i dati raccolti dal consigliere regionale Paruolo, può diminuire l’impatto sui centri abitati, a firma di Michele Maestroni, che cita per esteso e in modo appropriato alcuni miei grafici. Il giorno seguente, 10 gennaio 2024, l’argomento è sulla prima pagina di Repubblica Bologna: Sul Marconi il PD non molla, “meno voli sulla città”, con un articolo a firma di Marco Bettazzi, che raccoglie anche le intenzioni espresse dal consigliere comunale PD Maurizio Gaigher di portare il mio studio all’attenzione del Consiglio comunale di Bologna. Anche Il Resto del Carlino pubblica un ottimo resoconto di Paolo Rosato, dal titolo: Troppi aerei sulla città. Il PD: “Sorvoli evitabili”.

La mia elaborazione è poi stata oggetto del Question Time del Consiglio comunale di Bologna del 12 gennaio 2024, dove la vicesindaca con delega all’Ambiente Emily Clancy ha risposto alle interrogazioni dei consiglieri Giulio Venturi (Lega) e Claudio Mazzanti (PD) affermando che: “Senza ovviamente considerare le condizioni meteo e di sicurezza, nelle giornate e nelle fasce orarie meno trafficate sarebbe teoricamente possibile eseguire lo stesso numero di voli utilizzando solo la pista lato Bargellino. Ciò potrebbe consentire un concreto beneficio in termini di riduzione del rumore aeroportuale soprattutto per le zone residenziali a ridosso dell’aeroporto”. Le dichiarazioni della vicesindaca Clancy sono riportate anche da BolognaToday.

Una piccata replica di Aeroporto arriva il 16 gennaio, con una dichiarazione dell’AD Nazareno Ventola rilasciata all’agenzia stampa Dire. Il senso della sua dichiarazione è semplicemente screditare l’attendibilità dell’elaborazione, senza fornire alcun argomento di merito né numeri a suo avviso più adeguati. Per questo ho consegnato la mia risposta all’agenzia Dire: “se Ventola pensa che il mio calcolo sia sbagliato, lo sfido a dimostrarlo. A Ventola ho fatto io personalmente la domanda, in una commissione regionale nel giugno 2023, su quante volte concretamente succedeva che i movimenti aerei in un’ora fossero entro il limite dei 14, posto che lo studio di Enav individua in 14 il numero massimo di movimenti aerei gestibili in modalità per piste contrapposte, ossia con decolli e atterraggi dallo stesso lato ovest della pista, in modo da evitare i sorvoli della città. In quell’occasione Ventola preferì non rispondere, dicendo che il tema era competenza di Enav. Tutto questo è agli atti. Oggi scopro che improvvisamente Ventola ritiene di avere competenze sufficienti per giudicare le mie, peraltro senza portare nessun elemento di merito. In quella elaborazione, mi sono semplicemente calcolato da solo quel che lui aveva preferito non dire, ossia che i due terzi dei sorvoli della città avvengono in orari interessati da un numero di movimenti orari entro i 14. Dunque, se l’AD del Marconi pensa che il mio calcolo sia sbagliato lo sfido a dimostrarlo. Se invece ha motivi tecnici ulteriori per fornire una valutazione diversa sulla fattibilità dei sorvoli che potrebbero essere evitati, li comunichi, perché è esattamente quanto gli avevo chiesto oltre sei mesi fa”.

Un sostegno mi è arrivato dal sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi, che proprio il 16 gennaio ha risposto durante i lavori d’Aula ad un’interrogazione della consigliera Silvia Zamboni (Verdi). Il sottosegretario Baruffi ha, intatti, dichiarato che la Regione è disponibile, insieme a Comune di Bologna e Aeroporto e attraverso il tavolo appositamente creato, a visionare ogni soluzione per la diminuzione dell’impatto del traffico aereo. Anche la collega Zamboni ha replicato all’antipatica dichiarazione di Ventola, invitandolo a dimostrare coi numeri che la mia analisi è sbagliata. Nella sua interrogazione a risposta immediata, discussa durante il Question Time del 16 gennaio, la consigliera Zamboni ha sollecitato Comune di Bologna e Aeroporto a promuovere un confronto sulle evidenze emerse dalla mia analisi, in modo da ridurre i sorvoli diurni della città. 

Riprendendo la mia analisi, il Cocompaer ha diffuso un suo comunicato il 18 gennaio, nel quale chiede, tra le altre cose: che i verbali della Commissione aeroportuale contro il rumore siano pubblici; che in sede di Commissione venga discussa la mia analisi; che venga reso pubblico anche lo studio di ENAV sulla minimizzazione del rumore aeroportuale, studio dal quale ho tratto l’indicazione dell’uso a piste contrapposte entro il limite di 14 movimenti aerei l’ora.

Ha espresso amare considerazioni sulla sofferenza dei residenti nel quartiere Navile e apprezzamento per il mio lavoro anche l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, in un suo post su Facebook.

Infine, devo dire che mi hanno fatto piacere i ringraziamenti di diversi cittadini e cittadine che ho ricevuto per e-mail in questi giorni, oltre a quello di una cittadina uscito pubblicamente sul Resto del Carlino.

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