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Sono nato a Bologna 52 anni fa, sono cresciuto giocando nei campi di un oratorio di periferia, facendo volontariato in Italia e all’estero, maturando una passione per la montagna e la fotografia. Sono laureato in matematica e lavoro come informatico al Cineca. Sono sposato con Giovanna da 28 anni, abitiamo a Granarolo e abbiamo quattro figli. Approdando alla politica con un mestiere alle spalle, ho mantenuto il mio stile di vita: giro in scooter; non uso auto blu; pranzi e cene me li pago da me; ho rinunciato al vitalizio da consigliere regionale.
La politica ha senso solo se produce risultati utili ai cittadini, e da assessore alla salute a Bologna ho lasciato diverse tracce del mio impegno: la costruzione della Casa del Donatore al Maggiore, lo spostamento del punto Sert dal Sant’Orsola, il nuovo poliambulatorio in San Donato, l’apertura del pronto soccorso notturno ortopedico al Maggiore e la riorganizzazione dell’ortopedia nel territorio metropolitano, il tavolo partecipato per le antenne della telefonia mobile, vari piani per l’eliminazione dell’amianto, un risparmio di oltre un milione di euro all’anno mettendo a bando servizi comunali prima affidati direttamente, la collaborazione con le associazioni dei familiari e dei pazienti. I rapporti stretti con le associazioni e con gli operatori della sanità è proseguito da consigliere regionale negli ultimi due anni, occupandomi della difesa dei punti di raccolta sangue, del mantenimento dei servizi nei presidi ospedalieri del territorio, dei problemi connessi al collocamento al lavoro delle persone con disabilità. Sono solo alcuni esempi: mi sono occupato anche di ambiente e mobilità (soprattutto a supporto del trasporto pubblico e ferroviario), di formazione, di sociale, di scuola, di sport, di economia. Trovate nel mio sito il resoconto dettagliato di quanto ho fatto, e chi vuole può chiedere di ricevere l’aggiornamento che mando ogni mese.
Nella sanità e nel sociale i risparmi non devono venire dalla riduzione dei servizi ma da una migliore organizzazione ed uso delle nuove tecnologie. Serve più prevenzione sia in campo sanitario che in campo ambientale, con la messa in sicurezza del territorio, attenzione all’ambiente, più piste ciclabili (anche lunghe). Lo stop al consumo di suolo deve diventare reale, incentivando il recupero delle aree dismesse. Occorre un forte impulso al trasporto pubblico, vanno ripresi gli investimenti sull’infrastruttura ferroviaria (dimostrando coi fatti che il servizio ferroviario metropolitano è la priorità) e per completare la viabilità intermedia. Un territorio accogliente, meno burocrazia e più merito sono gli ingredienti di base per il rilancio dell’economia e del lavoro, dall’agricoltura di qualità alla banda larga per le imprese e i cittadini. Attenzione ai più deboli, ampliamento degli spazi di solidarietà e sussidiarietà, supporto alle famiglie (agendo sul sistema dei ticket e sulla fiscalità regionale) non sono solo aspetti di giustizia, ma elementi di coesione sociale e competitività territoriale. Sono nato e cresciuto a Bologna, abito in pianura e ho la passione per la montagna: sono e mi sento un cittadino metropolitano e voglio rappresentare in Regione la ricchezza e le potenzialità di questo territorio.
Oltre alle buone idee, alle competenze e alla capacità di lavorare sodo, serve anche il coraggio di fare scelte controcorrente, e io l’ho dimostrato in diverse occasioni. Ora intorno a Matteo Renzi c’è un largo consenso, ma io l’ho sostenuto fin dall’inizio, quando eravamo proprio pochi. Ho coordinato nelle primarie del 2012 e 2013 i suoi comitati sul territorio bolognese. Ora vorrei che quel cambiamento coinvolgesse nel profondo anche l’Emilia-Romagna.
Di più: io ho contribuito a fondare il Partito Democratico e lo considero la mia casa politica, non andrei mai altrove, ma al tempo stesso vorrei un PD profondamente diverso e migliore. Se pensate che non ci sia bisogno di cambiare o avete nostalgia dei tempi che furono, ci sono candidati più adatti di me. Se invece cercate qualcunoche si batta per il cambiamento, votatemi: credo di meritare la vostra fiducia non solo per le mie intenzioni ma per la mia stessa storia, giudicate dai fatti.