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I “fatti” del 1977 accadono a Bologna mentre frequento la prima liceo scientifico al Fermi: vedo domande, spesso poste male, a cui non viene data risposta, ed un uso inaccettabile della violenza, e scelgo di impegnarmi. Di lì a poco, mi ritrovo alla guida di una lista indipendente (Impegno Studentesco di Rinnovamento), che in breve diventa maggioritaria nel liceo e contribuisce ad un rasserenamento del clima politico. È una lista che unisce studenti cattolici e laici, con idee riformiste e progressiste: credo davvero che la si possa definire un’esperienza proto-ulivista.
Uscito dal liceo scelgo di non iscrivermi in uno dei partiti di allora, e torno ad essere uno spettatore (deluso) della politica, fino a quando non vedo maturare i tempi per un cambiamento. Nel 1994 fondo, con altri amici, l’associazione Il Mosaico, e insieme ci impegnamo a partire dalla base. Quando nel 1995 Romano Prodi lancia l’Ulivo, è per noi del tutto naturale riconoscerci pienamente in quel progetto.
Dopo alcuni anni di impegno nel Movimento per l’Ulivo, quando nel marzo 1999 si svolgono le primarie per la scelta del candidato sindaco dell’Ulivo a Bologna, scelgo con alcuni amici di dare un segnale di cambiamento raccogliendo le firme e presentando la mia candidatura.
Alle successive elezioni amministrative del giugno 1999 vengo eletto nel Consiglio Comunale di Bologna nella lista dei Democratici e svolgo un mandato come consigliere di opposizione. Intanto aumenta il mio livello di responsabilità sia in Consiglio che nel partito. Nel maggio 2000 divento Capogruppo. Nel novembre del 2000 divento il Portavoce provinciale dei Democratici a Bologna. Quando, nel dicembre del 2001, la Margherita si costituisce in soggetto politico unico, ne divento il riferimento provinciale, e vengo confermato nel ruolo di Coordinatore al congresso del maggio 2003. In questo ruolo gestisco la preparazione delle elezioniamministrative del giugno 2004.
Dopo la vittoria elettorale del 2004, Sergio Cofferati mi chiama nella sua Giunta con l’incarico di Assessore alla Salute del Comune di Bologna. Successivamente, nel 2006, mi conferisce anche la delega alla Comunicazione. Intanto partecipo convintamente alla costituzione del Partito Democratico. All’inizio del 2009, divento anche Vice Sindaco con deleghe a Salute, Servizi Sociali, Sistemi Informativi e Demografici.
Alle elezioni del 2009 vengo rieletto Consigliere Comunale, unico della giunta uscente. Non avevo sostenuto Delbono alle primarie, resto fuori dalla Giunta, ma dopo pochi mesi a seguito delle dimissioni del Sindaco il Consiglio decade. Candidato alle regionali nel 2010, ottengo un ottimo risultato personale (4232 preferenze) ma arrivo primo dei non eletti. E torno al mio lavoro.
Nel maggio del 2012 subentro in corso di mandato e divento Consigliere Regionale. Nelle primarie di fine 2012 coordino i comitati per Matteo Renzi nella provincia di Bologna, così come in quelle del congresso del 2013. La legislatura termina prematuramente per le dimissioni di Vasco Errani.
Nel novembre 2014 vengo rieletto Consigliere Regionale, al secondo posto con 6614 preferenze nella lista del PD a Bologna (su sei eletti). Nel nuovo mandato legislativo vengo eletto Presidente della Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità.
Alle elezioni del gennaio 2020 mi ricandido in Regione, sempre nella fila del Partito Democratico, in cui sono restato non avendo condiviso le scissioni di Italia Viva ed Azione, in cui però sono confluite diverse persone che mi avevano fino a quel punto sostenuto. Ottengo comunque 4264 preferenze nella lista del PD a Bologna, arrivando sesto, primo dei non eletti ma ad aprile subentro ad un collega diventato assessore che lascia il posto da consigliere: sono quindi per la terza volta Consigliere Regionale.