Il Comune di Bologna cresce, e passa all’open source
Per servizi ai cittadini sempre più evoluti
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Sul fronte informatico lo sforzo è stato duplice: consentire un
aumento della produttività interna e migliorare l’offerta di servizi ai cittadini.
Il tutto a macchina in corsa: si pensi solo all’enorme sforzo per il trasloco nei nuovi uffici comunali in piazza Liber Paradisus, 1200 utenti migrati nei tempi previsti e senza interruzioni di servizi per i cittadini.
Reti in fibra ottica e reti wireless
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Dal punto di vista infrastrutturale, Bologna è stata
una delle primissime città in italia a dotarsi di rete wireless per gli “iperboliani” e gli universitari in città; abbiamo avviato la realizzazione delle MAN (metropolitan area network) cittadina; abbiamo sviluppato una
piattaforma di messaggistica SMS per fornire comunicazioni ai cittadini, abbiamo attivato una piattaforma di business intelligence per la reportistica direzionale, abbiamo preso in carico la gestione delle rete di videosorveglianza della città.
Open source, VoIP e acquisti centralizzati per risparmiare
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La
riduzione dei costi è stata possibile agendo sulle attività di acquisto
mediante procedure di acquisti centralizzati e di gare che hanno consentito risparmi sugli approvvigionamenti di beni e servizi informatici e telefonici. La
nuova sede di piazza Liber Paradisus è
tutta cablata e con telefonia in VoIP, e appena la MAN sarà operativa tutto migrerà in quella direzione. L’introduzione dell’
open source all’interno delle applicazioni gestionali e di produttività individuale ha consentito di liberare risorse economiche destinate a finanziare gli aspetti di sicurezza della rete e delle banche dati comunali.
Nuovi motori per nuovi servizi ai cittadini
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Dal punto di vista dei servizi al cittadino, oltre a tutti quelli già citati parlando di Iperbole e comunicazione, sono stati sviluppati
servizi via SMS (ad esempio il messaggio per ricordare la restituzione di un libro in Sala Borsa o l’attivazione di password per l’accesso a Iperbole wireless),
servizi per la TV digitale (ad esempio la consultazione di gatti e cani adottabili) e con il progetto Elisa si costituisce la banca dati degli oggetti edilizi per la miglior conoscenza dell’edificato sull territorio comunale e trasparenza nella gestione della fiscalità locale.
Il Knowledge Society Forum della rete Eurocities
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L’impegno di Bologna e mio personale nella rete Eurocities (un network delle principali grandi città europee) ha visto in questi anni un riconoscimento importante in questo settore, con
la mia presidenza nel 2007 e 2008 del Knowledge Society Forum. Si tratta di una importante opportunità di visibilità di livello europeo e l’occasione concreta non solo per scambiarsi idee e buone pratiche ma anche per promuovere progetti da sottomettere al finanziamento dell’Unione Europea.
Ma ho lavorato a migliorare la rete di relazione non solo a livello europeo: ad esempio, i rapporti con la Regione Emilia-Romagna si sono intensificati e si sono avviati diversi progetti condivisi.
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