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Cari tutti, questo mese il consueto aggiornamento vi arriva con qualche giorno di anticipo, in concomitanza con la festa della Liberazione.
Nelle prime ore della mattina del 21 aprile 1945, le unità alleate del 2° Corpo Polacco dell’8a Armata Britannica, della Divisione USA 91a e 34a, i Gruppi di combattimento Legnano, Friuli e Folgore e della brigata partigiana “Maiella” entrarono a Bologna senza sparare un colpo. Infatti, nella notte precedente i tedeschi ed i fascisti, su ordine del generale Von Senger, avevano abbandonato la città. Più tardi nella mattinata arrivarono anche i bersaglieri del battaglione Goito che sfilarono percorrendo via Rizzoli mentre la folla, radunata ormai in centro, li acclamava. […] Gruppi di donne cominciarono a deporre fiori ed affiggere foto sul muro esterno del Comune in Piazza Nettuno poiché in quel luogo, chiamato dai fascisti “posto di ristoro dei partigiani”, furono fucilati molti resistenti. Nacque così, in maniera del tutto spontanea, il Sacrario dei partigiani. Comincia così il racconto della liberazione dal nazifascismo nella nostra città sul sito Storia e memoria di Bologna. Quel giorno di 79 anni fa l’Italia è entrata in un’epoca nuova e in una lunga stagione di pace, e per questo è giusto che sia un giorno di memoria e consapevolezza: dell’orrore della guerra, del razzismo, della dittatura, di quanto siano importanti pace e democrazia. Una consapevolezza particolarmente viva ai giorni nostri, funestati da guerre che, vicine o lontane, sono comunque laceranti. L’Assemblea celebra la Liberazione con l’arte di Onorio Bravi, visitabile fino al 10 maggio dal lunedì al venerdì, escluso i festivi, dalle 9.00 alle 18.00 nella sede dell’Assemblea legislativa in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
In questi giorni si parla molto del monologo censurato e poi diventato virale di Antonio Scurati. Certo non è accettabile alcuna censura del pensiero altrui e Scurati avrebbe dovuto poter svolgere il suo monologo. Ma mi lascia perplesso constatare come quel suo discorso sia diventato per alcuni giornali e per alcuni esponenti del centrosinistra una sorta di manifesto, quasi la definizione di una linea politica. Primo, perché temo sia illusorio pensare di convincere i cittadini a prendere le distanze dall’attuale governo semplicemente sottolineando l’aspetto “nostalgico” di vari suoi esponenti di primo piano, cosa peraltro nota ed evidente a chiunque. Capisco che possa colpire constatare quanti elettori si siano affidati a FdI nonostante fosse chiarissima a tutti la provenienza storica o ideale dal MSI di larga parte del suo gruppo dirigente. Ma dovremmo chiederci il perché, e comprendere che se vogliamo sperare di convincere questi elettori a dare fiducia a noi la prossima volta, potremo farlo solo dimostrando di avere noi proposte migliori per la collettività, e comportamenti, e valori. Secondo, quanto al fascismo, esso andrebbe riconosciuto e combattuto sia nella sua natura storica sia in quella metodologica. Sull’aspetto storico c’è quanto prescritto dalla Costituzione e delle leggi, e occorre tenere viva la memoria su quanto accaduto in un passato che vogliamo evitare assolutamente di ripetere. Su quello metodologico invece bisognerebbe riconoscere e contrastare ogni comportamento intollerante o violento che neghi il confronto democratico e civile fra idee diverse. Per fare un esempio, quando qualcuno vuole impedire ad altri di parlare – nelle Università ci sono stati ultimamente diversi episodi – il fascismo è in chi vuole togliere la parola a coloro di cui non condivide le idee. E sono in tanti che dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza, non solo a destra. Lo dico da convinto antifascista.
Ho partecipato a una bella iniziativa sul tema del lavoro, a pochi giorni dalla tragedia di Suviana. In quella occasione ha introdotto il tema Pierluigi Castagnetti, che nel corso del suo intervento ha raccontato un retroscena sul percorso che ha portato alla scrittura dell’articolo 1 della Costituzione. Siccome a me è parso un bel racconto che ho avuto il piacere di ascoltare, ho trascritto il suo interessante aneddoto sulla genesi dell’articolo 1 della Costituzione, che vi invito a leggere o ad ascoltare per intero sul mio sito. Ne vale la pena.
La talidomide è un principio attivo contenuto in alcuni farmaci, venduti negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso come sedativi, antinausea, ipnotici ed altro ancora. Si tratta di un principio attivo che, rispetto ad altri farmaci disponibili all’epoca per gli stessi scopi terapeutici, appariva avere un bilancio rischi/benefici ritenuto favorevole ma che più tardi ha rivelato la drammatica portata dei suoi effetti collaterali. Se assunta in gravidanza, infatti, la talidomide causa gravissime malformazioni ai nascituri. In Italia sono 142 le persone nate con gravi deformità agli arti in seguito all’assunzione da parte delle madri in gravidanza del principio attivo della talidomide. I bambini nati allora sono oggi adulti che vivono con dolori debilitanti cronici, molti dei quali ancora in attesa di un risarcimento da parte dello Stato. Sull’argomento ho partecipato alla presentazione di un libro e ho intenzione di depositare una risoluzione. Seguitemi per gli aggiornamenti.
Il 6 aprile ho rappresentato la Regione Emilia-Romagna all’inaugurazione dei punti di facilitazione digitale dei Comuni di Baricella, Castenaso, Granarolo, Malalbergo e Minerbio. Sono stati realizzati con fondi PNRR Missione 1.7.2 Punti di facilitazione digitale e accoglieranno utenti che desiderano ottenere assistenza sull’utilizzo di internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati, utilizzo dello Spid, richiesta e uso della Carta di identità elettronica, apertura e gestione del Fascicolo sanitario elettronico. Poi ancora l’utilizzo di applicazioni per il rapporto con le Pubbliche amministrazioni come l’App Io e PagoPA e dei portali LavoroPerTe, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente e quelli per i servizi scolastici, bibliotecari e della mobilità. I Punti di facilitazione digitale sono nelle biblioteche comunali e ci si prenota in biblioteca oppure nei centri sociali. Qualche info in più e un tutorial sul sito dell’Unione Terre di Pianura.
25 Aprile: 79 anni fa la Liberazione dal nazifascismo. L’Emilia-Romagna rende omaggio a chi lottò per la democrazia. Da Piacenza a Rimini, tante le iniziative. Agricoltura: bando per il sostegno alle produzioni di vini Doc e Igp, 13 milioni per reimpiantare i vigneti. Domande entro il prossimo 14 giugno. Alluvione: veicoli distrutti o danneggiati dagli eventi di maggio 2023, in arrivo la quinta tranche di liquidazioni. Risarcimenti fino a 5mila euro per le auto e a 700 euro per i ciclomotori e motocicli. Cinema: al via, dall’8 al 12 maggio, la quarantaduesima edizione del Bellaria Film Festival. Formazione: la Regione per l’inclusione socio-lavorativa dei giovani sottoposti a procedimento penale. Interventi che potranno essere realizzati da enti o soggetti accreditati, le proposte entro il prossimo 9 maggio. Memoria: al via il bando sulla storia del Novecento. 240 mila euro a sostegno delle iniziative di associazioni, fondazioni, Comuni e Unioni di Comuni per attività anche con le scuole. Domande entro il 23 maggio. Musica: due bandi da sei milioni per promuovere la formazione musicale di base, la musica d’insieme e l’educazione all’ascolto. PNRR: approvati e finanziati 39 progetti innovativi della Regione per la ricerca biomedica. Le discipline interessate e l’elenco degli interventi previsti. Rete escursionistica: la Regione stanza 450mila euro per gli interventi di manutenzione ordinaria. Con il nuovo bando contributi fino a 10mila euro per Comuni e Unioni di Comuni. Ricostruzione: sisma 2012, prorogati al 31 dicembre 2025 i termini per l’esecuzione e la rendicontazione dei lavori già finanziati. Sanità: piano straordinario della Regione contro le liste d’attesa, 1 milione di prestazioni in più già nel 2024. Summer camp: estate di formazione e orientamento gratuiti per studenti e studentesse del 3° e 4° anno delle superiori.
Onda Marconi è un’orchestra giovanile composta da ragazze e ragazzi tra i 13 e i 25 anni, provenienti da Sasso Marconi. Hanno suonato in Assemblea legislativa in occasione della mostra fotografica che ha celebrato i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi. Vi invito a seguirli su YouTube, è bello vedere come un gruppo di allievi delle medie a indirizzo musicale di Sasso Marconi, dopo l’esame di terza media, abbiano deciso di continuare a suonare insieme, con gli stessi professori di strumento, per trascorrere insieme tempo di qualità, in un’attività di grande valore formativo, divertente e gratificante.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe