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L’Assemblea legislativa ha approvato nella seduta del 12 marzo il programma pluriennale di investimenti, un pacchetto di investimenti da oltre mezzo miliardo di euro in sanità i cui principali interventi riguardano l’ospedale di Piacenza (296 milioni di euro) e quello di Carpi (circa 130 milioni di euro), mentre nel resto della regione si segnalano progetti pari a 148 milioni di euro. Fra gli interventi più rilevanti: l’adeguamento antisismico all’ospedale di Modena, la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, l’ampliamento della Casa della Salute di Rimini, la realizzazione di un nuovo padiglione dell’Ospedale di Forlì, il punto di primo intervento dell’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti, la costruzione di un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia.
Il ‘Programma pluriennale di investimenti in Sanità VII Fase – Primo e secondo stralcio” (si chiama così) è stato approvato dalla Giunta a fine febbraio e contiene un elenco dettagliato degli interventi da realizzare da parte delle Aziende sanitarie e ospedaliere: a disposizione i fondi statali per 266 milioni e 758mila euro, il cofinanziamento del 5% della Regione di 14 milioni, altri 4 milioni di risorse regionali e comunali e, nel caso dell’Ospedale di Piacenza, 160milioni e 331mila euro da partenariato pubblico privato.
In particolare, sono sei i criteri che hanno guidato la selezione di questo pacchetto di interventi: il completamento delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali cui sono destinati oltre 24 milioni di euro; l’adeguamento normativo in materia di sicurezza sismica e prevenzione incendi per complessivi 55 milioni di euro; poi la realizzazione di nuove strutture sanitarie territoriali per 13 milioni di euro. E ancora, l’allestimento con tecnologie biomediche, informatiche e arredi degli edifici realizzati o ristrutturati attraverso il Programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, finanziato con il Pnc, per oltre 16 milioni di euro; l’acquisizione di kit per il telemonitoraggio di primo livello e l’assistenza domiciliare da remoto per circa 800mila euro; infine, il potenziamento delle strutture ospedaliere finanziato con 38,5 milioni di euro complessivi.