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Volontariato per la salute e la comunità

La promozione della salute, la solidarietà, il ruolo dell’associazionismo

I donatori, esempio di vita
I donatori di sangue (e di organi, e di midollo osseo…) non sono solo essenziali per il sistema sanitario, ma anche un esempio di vita per tutti i cittadini, e vanno sostenuti con forza. Non sono mai mancato agli incontri dei donatori e dei trapiantati (cuore, rene, fegato…) che invece il dono l’hanno ricevuto. Ed ho cercato di fare del mio meglio per aiutarli: ho già detto della Casa del Donatore dell’AVIS che sta sorgendo presso l’Ospedale Maggiore; potrei aggiungere che c’è voluto del bello e del buono per convincere gli uffici competenti a non tassare come pubblicità i cartelli “Dona sangue” esposti dall’ADVS; o ricordare l’intitolazione di un parco a Nicholas Green, la distribuzione negli URP della documentazione per la donazione degli organi, e molte altre iniziative fatte insieme.

 

Scelte sanitarie con le associazioni
Le associazioni di malati o di loro familiari sono un interlocutore fondamentale, e spesso un partner della sanità pubblica per la realizzazione di opere importanti. L’associazione degli emodializzati ci ha accompagnato nell’inaugurazione dei nuovi centri dialisi del Maggiore e del Bellaria aperti in questi anni. Iniziative condivise con l’associazione dei diabetici e quella dei giovani diabetici, con le associazioni impegnate sul tema dell’Aids, le associazioni impegnate nella pediatria del Gozzadini, i parkinsoniani, quelle della sclerosi multipla, della distrofia, dell’Altzheimer, della psichiatria, delle malattie rare e di molte altre patologie. Le associazioni femminili sono state un riferimento per il nuovo pronto soccorso specialistico sulla violenza alle donne presso il Maggiore e, insieme ai centri di accoglienza alla vita, lo sono per l’applicazione delle linee guida regionali sulla legge 194. Anche associazioni relativamente piccole possono diventare il nucleo di aggregazione per realizzazioni straordinarie, come l’esempio della “Casa dei risvegli” ci insegna. Non posso qui citare tutte le associazioni con cui ho avuto la fortuna di interagire, ma sono davvero tantissime ed una ricchezza per noi tutti.

 

Un saluto nella Casa del Donatore in costruzione All'assemblea annuale dell'ADVS Inaugurazione del parco Nicholas Green Il nuovo centro dialisi all'ospedale Maggiore L'inaugurazione del servizio odontoiatrico per persone con disabilità

 

Le consulte come riferimento
Molte associazioni partecipano alle consulte comunali, importanti riferimenti per molti passi avanti. Alcuni esempi: la collaborazione della consulta delle associazioni familiari con il centro per le famiglie per il varo della “family card”; quella della consulta per il superamento dell’handicap sull’accordo di programma per il collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità; quella della consulta sull’esclusione sociale per i percorsi di integrazione che hanno consentito il superamento dei tanti siti di permanenza temporanea nati nell’emergenza.

 

Il coraggio di affrontare il tumore
Mentre un tempo una diagnosi di tumore equivaleva ad una condanna, oggi non è più così: dei quasi 6 mila bolognesi che ogni anno si ammalano di tumore, circa la metà riesce a guarire. Ma in ogni caso il percorso non è facile, sia esso verso una dignitosa fine della vita o verso un recupero alla vita attiva. A fianco degli enormi progressi della medicina e alla qualità dei nostri clinici, vi sono tante associazioni che rappresentano un patrimonio straordinario: dall’hospice promosso dalla Fondazione MTC Seragnoli all’assistenza domiciliare dell’ANT, dalle raccolte di fondi di LILT e AIL alla presenza capillare delle associazioni legate all’ematologia, all’oncologia pediatrica e alle diverse forme tumorali, con una menzione particolare a quelle che si concentrano ad offrire supporto psicologico ai malati e alle famiglie, a partire dalla diffusa patologia del tumore al seno.
Un insieme di realtà che abbiamo chiamato ad incontrare i cittadini nel ciclo di incontri “Il tumore oggi”, col coraggio di sfidare prudenze e timidezze e di portare a livello civico un tema finora confinato all’ambito sanitario.

 

Con Maria Grazia Cucinotta alla 'Race for the cure' 'Race for the cure': per la lotta al tumore al seno Nella tenda della Croce Rossa in Piazza Nettuno Nella tenda della Croce Rossa in Piazza Nettuno La campagna dell'AUSL 'Datti una mossa' Alla fiera Sana nello stand dell'AUSL di Bologna

 

La salute al centro delle politiche
Se è un bene affinare al massimo le possibilità sanitarie (pensiamo solo alla rete cardiologica per l’emergenza e la conseguente diminuzione della mortalità da infarto nella nostra città), è chiaro però che occorre puntare molto sulla prevenzione. Anzitutto partecipando agli screening (ora anche per il tumore al colon retto oltre che quelli femminili), ma soprattutto cercando di adottare corretti stili di vita: molte campagne sul fumo, sull’alimentazione, contro l’Aids, sull’attività fisica sono state promosse a questo scopo. Anche perchè il concetto di salute deve essere posto alla base di tutte le scelte amministrative, e la scelta di promuovere piani integrati per la salute ed il benessere sociale va in questa direzione. Naturalmente lo facciamo col massimo coinvolgimento di tutte le associazioni, i sindacati, le organizzazioni dei centri sociali e dei pensionati e così via.

 

La Rete italiana delle Città Sane OMS
L’idea di costruire una città sana è alla base dell’iniziativa di mettere in rete le “città sane” promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). In questi anni sono stato confermato per due volte Presidente della rete italiana, conducendo le tante città che ne fanno parte a superare il tradizionale scambio di buone pratiche per passare all’organizzazione di programmi comuni, e i risultati sono già stati davvero incoraggianti. Lo hanno sperimentato ad esempio gli anziani della nostra città che stanno utilizzando i giardini della memoria collocati al Parco dei Cedri e al Parco Arboreto.

 

Meeting della Rete Italiana Città Sane Meeting della Rete Italiana Città Sane All'assemblea dell'ANCI per parlare di Città Sane Assemblea europea del progetto Città Sane dell'OMS

 

Una generosità che non conosce confini
Ma la ricchezza del volontariato va anche oltre i confini della nostra città, e soprattutto in ambito sanitario ci sono tantissimi dei nostri clinici, infermieri ed altri ancora che si recano a fare volontariato in nazioni lontane e meno fortunate della nostra. E’ un volto generoso di Bologna che onora tutta la città e che meriterebbe di essere più conosciuto e valorizzato. E’ un’idea che mi è stata proposta di recente, che ho fatto mia con entusiasmo e che vorrei realizzare in futuro.