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Per quanto riguarda le mie iniziative da consigliere, segnalo due udienze conosciutive nel mondo sanitario che ho promosso. Una sul piano straordinario di riduzione delle liste d’attesa, ed una sul complesso delle iniziative in corso sul tema dell’Altzheimer e della demenza in genere. Entrambe molto partecipate ed interessanti.
Il pezzo forte del mese doveva essere l’iter di approvazione del bilancio di previsione, che in effetti è stato approvato il 28 di gennaio. Ma pochi minuti dopo il sindaco Delbono ha comunicato al Consiglio Comunale le proprie dimissioni, interrompendo dopo soli 7 mesi questa consigliatura.
La vicenda che ha portato alle dimissioni, che è passata nelle cronache più o meno propriamente come “Cinzia-Gate”, merita senz’altro una riflessione. Credo ci si debba chiedere se è stato solo un incidente di percorso o se si poteva fare qualcosa in più dal punto di vista preventivo. Ma l’inchiesta è ancora in corso, incombono le elezioni regionali, forse è opportuno aspettare che ci siano le condizioni perché questa riflessione abbia luogo. Ma è importante che il momento arrivi, e che la riflessione sia profonda.
Infuria la polemica sulla data del voto: il governo, dopo essersi impegnato (a parole) per andare al voto già a marzo, decide di non accorpare l’elezione alle prossime regionali. Si rischia un lungo periodo di commissariamento.
Mentre si attende la decadenza di Giunta e Consiglio (l’ultimo giorno è il 17 febbraio, forse non del tutto casualmente mercoledì delle ceneri), vengono varate le ultime delibere. Fra le ultime delibere di Giunta, scopro purtroppo la sospensione del tavolo partecipato sulla telefonia mobile, una decisione che ritengo del tutto sbagliata. Lascio a verbale in Consiglio l’importanza che all’adesione formale del Comune a Lepida segua nei tempi più stretti possibili la valutazione dei beni da conferire alla società perché il Comune di Bologna abbia in Lepida il peso che gli compete.
Altra brutta notizia: in una visita al Canile con alcuni rappresentanti delle associazioni animaliste constato come i lavori, che finalmente ero riuscito a far finanziare ed avviare entro il termine del mio mandato assessorile, sono stati completati in questo mandato ma purtroppo presentano alcuni evidenti difetti, peraltro evitabilissimi. Non va bene, sono denari dei cittadini che dobbiamo spendere al meglio. Speriamo di riuscire a rimediare.
Mentre il mandato si conclude prematuramente, matura la mia candidatura per il Consiglio Regionale. Era una proposta in incubazione da mesi, dunque indipendente dagli ultimi avvenimenti, che va in porto nonostante le modifiche alla lista indotte dalla prematura fine mandato in Comune. Sono quindi candidato alle regionali.
La campagna elettorale per le regionali è stata un’esperienza davvero unica, che mi ha consentito di conoscere ed apprezzare tante persone, e mi ha consentito di cogliere moltissime esigenze e domande che meritano un lavoro politico serio capace di dare risposte all’altezza delle sfide.
Un grande grazie va ai 4232 elettori che hanno scritto il mio nome sulla scheda. Sono arrivato al quinto posto, ma il PD ha eletto quattro consiglieri. Sono quindi il primo dei non eletti. Anche se non da consigliere regionale, è mia intenzione tenere saldi i contatti con i tanti che mi hanno sostenuto e fare il possibile per contribuire al rinnovamento della politica.
Il risultato elettorale questo ci dice: che serve una politica migliore. Molti ci votano con la speranza che lo capiamo, tanti altri hanno già smesso e in queste elezioni si sono astenuti o hanno gonfiato di voti liste come quella dei grillini. Sta a tutti noi dimostrarci all’altezza. Non mancano i segnali che inducono al pessimismo, ma proprio per questo servono speranza e impegno.