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Cari tutti, siamo in vista dell’estate e della fine della scuola, e la mente corre già alle vacanze. Ma non possiamo fare a meno di pensare anche ai ragazzi che nelle zone di guerra sono esclusi da questo basilare diritto o all’orrenda strage di bambini perpetrata in Texas con la complicità della cultura delle armi. Eccoci intanto al nostro consueto aggiornamento mensile.
L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la nuova legge a sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Si tratta di soggetti che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile. La sfida è proporre un nuovo modello culturale, nel quale i cittadini da semplici fruitori diventano produttori di energia pulita. Non si tratta solo di fare fronte ai problemi contingenti di approvvigionamento, come quelli legati alla guerra e alle contingenze internazionali, ma di cambiare davvero il modello di produzione e di consumo, unica strada possibile per conciliare la cura del pianeta con la richiesta di soddisfare i bisogni di energia per la produzione e la qualità della vita. Dopo la direttiva europea e l’inserimento a livello nazionale nel decreto milleproroghe, adesso c’è dunque anche una legge regionale. Leggi il post sul mio sito per ulteriori informazioni.
Siamo tra le regioni italiane più impegnate nell’accoglienza a donne e bambini in fuga dall’Ucraina e, purtroppo, né le associazioni né gli enti locali né le famiglie che stanno già ospitando hanno finora avuto accesso ai fondi previsti dallo Stato, perché destinati a nuovi posti per l’accoglienza e non a quelli già esistenti. Come se non bastasse, i profughi possono richiedere il contributo di sostentamento – quello statale previsto in caso di autonoma sistemazione – solo se in possesso della richiesta di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura. Dati alla mano, il permesso di soggiorno ce l’ha circa la metà dei profughi ospitati in Italia, tipicamente coloro che hanno il passaporto internazionale. Chi non lo ha deve andare al Consolato d’Ucraina a Milano a farsi rilasciare un documento trilingue valido in Italia, e in più i minori devono avere anche il certificato di nascita tradotto ufficialmente in italiano e asseverato in tribunale. Su questi temi ho presentato un’interrogazione, in cui chiedo alla Giunta di utilizzare parte dei fondi raccolti attraverso la Protezione civile per farsi carico di questi problemi.
Un mese fa l’Assemblea Legislativa ha approvato una risoluzione a mia prima firma che definisce chiaramente come la continuità del progetto personalizzato debba prevalere rispetto a logiche burocratiche, nei casi di persone con disabilità che compiono 65 anni e che non devono essere per questo allontanati dal luogo di vita (residenza o centro diurno che sia) frequentato spesso da decenni. Purtroppo però casi di questo tipo continuano a presentarsi, e in questa mia interrogazione potete leggere la storia di Sergio e Silvana, due persone con disabilità che hanno compiuto 65 anni e che per questo sono state escluse dal centro diurno “La Quercia” di Zola Predosa, con una semplice telefonata ai familiari. Nella mia interrogazione chiedo alla Giunta come intenda procedere per consentire a Sergio e Silvana di continuare ad essere accolti nel centro diurno frequentato da una vita e come intenda verificare che non continuino a presentarsi altri casi analoghi.
Se vogliamo affrontare le sfide della sanità del futuro, dobbiamo avere il coraggio di cambiare il paradigma di cura, per arrivare ad occuparsi del cittadino, prima ancora che del “paziente”. Si tratta di un cambiamento culturale prima ancora che tecnologico, che richiede un ripensamento profondo e un modo diverso di lavorare, fondato sulla prevenzione primaria e secondaria, la medicina di iniziativa, il coinvolgimento dei mondi associativi e del volontariato, il superamento delle rigidità e la capacità di operare con gradualità, una visione di insieme centrata fortemente sul cittadino e sulla multidisciplinarietà. Dovremmo comunque farlo, e a maggiore ragione alla luce delle tre crisi che stiamo vivendo: pandemia, carenza di medici, crisi demografica. Ne ho parlato a Exposanità, leggi qui una sintesi del mio intervento.
L’integrazione passa inevitabilmente dalla condivisione della lingua ed è per questo che le scuole di italiano per migranti sono uno strumento fondamentale di inclusione. In Emilia-Romagna possiamo contare su una fitta rete di scuole gestite dalla generosità dei volontari del privato sociale. Bisogna qualificarle, ad esempio consentendo agli insegnanti volontari di iscriversi ai percorsi di formazione sulla didattica dell’italiano come L2 finora riservati agli insegnanti delle scuole pubbliche. È successo quest’anno per la prima volta, grazie alla sinergia che ho contribuito a promuovere tra la Regione e le scuole di italiano. Peraltro in questa fase esse svolgono un ruolo chiave anche per l’inclusione dei profughi dall’Ucraina, fenomeno che mette l’intero sistema sotto pressione: per questo dobbiamo sostenerlo. Sul mio sito ho pubblicato l’elenco di tutte le scuole di italiano per migranti della regione e di quelle nate nel bolognese specificamente per affrontare l’emergenza ucraina.
La scoperta della fisica attraverso un percorso multisensoriale che spazia dalla scoperta dello spazio prospettico alla dimostrazione toccata con mano di teoremi matematici, dalla forza centrifuga esemplificata con l’acqua al concetto di spazio-tempo su un touch-wall. Tutto questo ed altro al Fisica Experience, la bella sezione del Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto, con i suoi percorsi dinamici che fanno comprendere in modo semplice ed efficace fenomeni della fisica di notevole complessità. La mostra è allestita all’interno del convento di San Francesco, sono andato all’inaugurazione a rappresentare la Regione.
Inaugurato a Granarolo dell’Emilia un nuovo emporio solidale, che si è chiamato Vitalìa. Una bella iniziativa di solidarietà, che permette di sostenere le persone secondo il loro bisogno, lasciando libertà di scelta dei prodotti e quindi evitando sprechi e inefficienze. Schema che consente anche di sostenere con gradualità, in modo da essere vicini alle famiglie nel momento del bisogno ma anche sapendole accompagnare nel rimettersi in carreggiata. Peraltro è bello vedere volontarie e volontari che finora avevano operato separatamente, alcuni legati alla parrocchia e altri a sigle politiche o sindacali, lavorare insieme: anche così si crea unità e coesione. Maggiori informazioni nel post sul mio sito, anche per chi volesse impegnarsi come volontario o segnalare la possibilità a conoscenti in difficoltà.
Agricoltura: vendita e spesa a chilometro zero, incentivi per i mercati contadini nei centri abitati. Bando regionale da 1 milione di euro per i Comuni. Domande a partire dal 6 giugno. Cultura: torna il MystFest, a Cattolica il Festival internazionale del giallo e del mistero. 13-19 giugno, edizione dedicata ai misteri dello spazio. Cultura: 1,8 milioni di euro per valorizzare le residenze per artisti, via al bando. Rivolto a soggetti pubblici e privati, per il triennio 2022-24: 600 mila euro/anno da Regione e Ministero. Domande di contributo entro il 13 giugno. Cultura: in viaggio col sommo poeta. A giugno riparte il Treno di Dante tra Firenze e Ravenna. Educazione musicale nelle scuole: pronto il bando regionale da 1,5 milioni di euro. Per le Scuole di musica regionali, domande entro il 16 giugno. Elezioni amministrative: in Emilia-Romagna al voto 21 comuni, quasi 360 mila elettori. Fondazione vittime reati: 53mila euro a sostegno di 7 donne e 13 bambini che hanno subito gravi maltrattamenti in famiglia. Da inizio anno tutti i nuovi casi sono violenze di genere, già utilizzato il 70% del fondo 2022. Formazione e inclusione sociale: 27 diplomati al corso per operatori telefonici dell’Istituto dei ciechi “Cavazza” di Bologna. Dalla Regione 403mila euro per assegni formativi e spese di convitto. Internet: voucher banda ultra-larga per le imprese. Contributi da 300 a 2.500 euro per favorire la connettività e la digitalizzazione del sistema produttivo. Incontri dedicati alle aree montane e interne. Lavoro: un progetto sperimentale per aiutare le persone con disabilità ad avviare un’impresa. Lo stanziamento è di 500 mila euro. Referendum: rosso, arancione, giallo, grigio e verde, ecco il colore delle schede per ciascun quesito. Sul sito del ministero pubblicati i fac-simile e le risposte alle domande più frequenti sulla consultazione elettorale. Salute: già 4mila adesioni alla petizione popolare sull’endometriosi. Nel 2021 in Italia circa 3 milioni di donne colpite, 150mila in Emilia-Romagna. Il punto nel convegno dell’11 giugno a Bologna. Sanità: più assunzioni e ambulatori a bassa criticità per i casi meno gravi, piano per le emergenze-urgenze, a partire dai Pronto soccorso. Presentata in Commissione l’ipotesi di accordo con le organizzazioni sindacali. Sisma: fino al 5 giugno su LepidaTV il docu-film Ricostruzione Emilia-Romagna 2012-2022, realizzato dai giovani di Radio 5.9 che questi dieci anni di rinascita li hanno vissuti in prima persona. Sport: due nuovi bandi e due milioni di euro per sostenere eventi e progetti sul territorio. I fondi a società e associazioni sportive dilettantistiche, associazioni di promozione sociale, enti locali, domande dal 23 maggio al 23 giugno. Spreco alimentare: la Regione pubblica le Linee guida sullo spreco alimentare, emergenza mondiale. Buone pratiche, tutela dell’ambiente, recupero e ridistribuzione eccedenze: indicazioni per Aziende sanitarie, settore alimentare, organizzazioni benefiche. Statistiche economiche: Emilia-Romagna terza regione per reddito medio complessivo IRPEF nell’anno di imposta 2020. La crisi economica da pandemia ha però accentuato le disuguaglianze nella distribuzione dei redditi. Transizione ecologica: in Emilia-Romagna le Comunità energetiche rinnovabili diventano legge, sì all’unanimità. Cittadini, associazioni e imprese insieme per produzione e autoconsumo di energia pulita.
In questi ultimi giorni diverse persone hanno concluso il loro cammino terreno. Voglio anzitutto ricordare mons. Ernesto Vecchi, prete prima e poi vescovo bolognese, profondamente legato a questa terra, dotato di un carattere schietto e diretto. Qualità questa che lo ha portato a volte a confronti dialettici robusti. Qualche discussione ci fu a suo tempo anche fra lui e me, ma sempre con grande reciproco rispetto che nel tempo si è andato colorando con sprazzi di amicizia. Lunedì sera della settimana scorsa l’ho incontrato per caso in Cattedrale dalla Madonna di San Luca e mi consola di essere riuscito a salutarlo prima della sua improvvisa scomparsa. Ho invece saputo in ritardo della morte di Franco Brizzi, per molti anni storico presidente di ANTR, l’associazione dei trapiantati di reni, e mio prezioso interlocutore su quei temi da molti anni (per curiosità ho contato le mail che ci siamo scambiate, sono più di cento). È mancato in aprile, e voglio qui salutarlo. Infine, fra i defunti di questi giorni, ricordo Andrea Canevaro e Enrica Pietra Lenzi, che in modi diversi hanno dato contributi sostanziali alla definizione del welfare emiliano-romagnolo, lui nel campo della pedagogia e lei dell’assistenza alle persone con disabilità. A tutti i loro cari vanno le mie condoglianze di cuore.
L’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, è stato chiamato a presiedere la CEI. A lui i migliori auguri per il nuovo incarico: è un compito importante e difficile, quello di guidare i vescovi italiani, e con loro il popolo di Dio, in un cammino di unità, carità e verità, in sintonia col Santo Padre, combattendo contro le tante tentazioni che a destra e sinistra seminano errori e divisione.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe