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Cari tutti, la guerra e la pandemia purtroppo continuano. Ma mentre contro la pandemia cominciamo ad avere strumenti abbastanza efficaci, ci sentiamo disarmati di fronte alla guerra: tutti vorremmo vedere tacere le armi, ma ad oltre due mesi dall’invasione russa dell’Ucraina non si vede ancora una via d’uscita. Mentre invochiamo (e preghiamo per) la pace, eccoci intanto al nostro consueto aggiornamento mensile.
E’ stata finalmente approvata la mia risoluzione – firmata da numerosi colleghi, e votata da tutta l’aula – per impegnare la Giunta a verificare che le prassi organizzative e i regolamenti comunali garantiscano che le persone con disabilità over 65 possano scegliere di rimanere nella soluzione abitativa in cui si trovano. Succedeva in passato, infatti, che al compimento dei 65 anni venissero considerati anziani e ricollocati altrove come tali, senza rispettare la continuità di una situazione che sovente era in corso ormai da decenni. Poi le regole sono cambiate, anche grazie alla crescita culturale da cui è venuta la legge sul “dopo di noi” e altre delibere importanti. Ma purtroppo non tutti i regolamenti si sono adeguati alle nuove direttive, per cui capita ancora che qualcuno venga “ricollocato”, strappandolo agli affetti di una vita. E questo deve finire. La risoluzione è stata approvata con alcuni emendamenti, che ho presentato dopo uno stretto dialogo con l’assessorato, volti a chiedere che non solo venga garantita la continuità della situazione residenziale alla persona con disabilità che compie i 65 anni, ma che possa anche continuare a frequentare lo stesso centro diurno dove ha creato legami affettivi, consuetudini e amicizie. Insomma, non possiamo permettere che le persone con disabilità vengano strappate all’ambiente e agli affetti in cui erano inserite, ovvero non dobbiamo mai perdere di vista il progetto personalizzato: è questo il faro che deve orientare ogni nostra scelta, nel pieno rispetto delle persone. Ora si tratta di verificare che tutti rispettino questo principio, adeguando prassi e regolamenti, per la residenzialità – su cui c’erano già delibere chiare – ed anche per i centri diurni, mettendo tutti nelle condizioni di praticare effettivamente questi importanti principi. Leggi sul mio sito per maggiori approfondimenti.
La Federazione Medico Sportiva Italiana in gennaio ha varato il protocollo “Return to Play” per accelerare il ritorno all’attività sportiva delle atlete e degli atleti, prevedendo visite e accertamenti semplificati. Purtroppo però la semplificazione si è scontrata con le lunghe liste d’attesa e l’impossibilità nei fatti di avere visite mediche in tempi rapidi, sia all’interno del Servizio sanitario nazionale sia in centri medici privati. La mia interrogazione, scritta insieme alla consigliera Bondavalli e firmata da numerosi colleghi, chiede appunto di aumentare le prestazioni di visite sportive connesse al “Return to play”, dando priorità a bambini e adolescenti, per limitare al massimo i fenomeni di abbandono dello sport. La risposta dell’assessorato, fornita il 12 aprile scorso in una seduta della Commissione IV, ha evidenziato una riduzione dei tempi d’attesa e l’impegno a ridurli ulteriormente, ma senza entrare nello specifico delle misure che si intende adottare per riuscire a risolvere pienamente il problema. Fatemi sapere la vostra esperienza in proposito, in modo da continuare a vigilare sul rientro alla normalità.
L’afflusso di cittadini ucraini a causa della guerra ha un impatto anche sulla sanità, anche perché il codice “STP” (straniero temporaneamente presente) che viene loro assegnato ne permette le cure ma non il tracciamento della loro storia clinica sul FSE (fascicolo sanitario elettronico) e quindi ad esempio manca la verifica di tamponi, vaccinazioni, quarantene e isolamenti per il Covid, a tutela loro e di tutti. Per questo è importante l’annuncio dato da un funzionario dell’assessorato regionale, ovvero che ai profughi ucraini verrà assegnato un codice fiscale e quindi l’accesso al FSE come a tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna. Peraltro sono numeri significativi, al momento già oltre 22 mila presenze nella nostra regione. Dopo questo annuncio, dato in Commissione IV il 12 aprile, a margine dell’aggiornamento sull’andamento della pandemia e su mia esplicita domanda, bisogna passare rapidamente dalle parole ai fatti, cosa che non mi risulta essere già avvenuta. È urgente farlo perchè stiamo parlando di numeri significativi – oltre 22mila presenze di cittadini ucraini nella nostra regione – e di una curva dei contagi che non accenna a diminuire, a tutela sia della salute di queste persone in fuga dalla guerra che di tutta la popolazione della nostra regione.
È innegabile la crescita del disagio psichico in conseguenza del Covid-19: abbiamo vissuto paure forti, consapevolmente o inconsapevolmente. Paura nei confronti dell’altro, che diventa portatore di un pericolo. Paura legata al poter essere noi stessi portatori di contagio. Paura di uscire dallo spazio “bunker” della nostra abitazione nella quale siamo stati confinati. Paura per il futuro incerto. Su questo tema segnalo l’impegno della Regione a rafforzare la rete di servizi di supporto psicologico, e su questo stesso tema si è tenuto un interessante convegno il 1° aprile e a cui ho avuto il piacere di portare un saluto. Nel convegno è emerso che le persone più in sofferenza sono le donne e i giovani: sono aumentati in modo significativo i casi di bulimia e anoressia e gli accessi dei giovani alle cure psicologiche. Insomma, i bisogni di cura, finora interpretati sul piano clinico ed epidemiologico, devono essere interpretati anche sul piano psicologico. Per approfondire, leggi questo breve articolo sul mio sito.
25 Aprile: l’Emilia-Romagna collabora con la Toscana e il Ministero della Cultura alla realizzazione del progetto “Linea Gotica”. Agricoltura: aperto il bando per l’acquisto di macchine e attrezzature per agricoltura di precisione. Domande entro il 20 giugno. Possono partecipare le imprese agromeccaniche, a disposizione 1 milione di euro. Agricoltura: bando da 1,5 milioni di euro per la barbabietola da zucchero, domande online fino al 30 giugno. Agricoltura: oltre mille ettari coltivabili all’asta in Emilia-Romagna, incentivi per i giovani, domande entro il 5 giugno. Alberi monumentali: nuove risorse per interventi di cura e conservazione, domande online entro il 15 giugno. Alpini: la 93esima adunata nazionale degli Alpini si terrà a Rimini, sul lungomare la sfilata di 90mila penne nere dal 5 all’8 maggio, prima volta del capoluogo costiero. Ambiente: barriere “acchiappa plastica” per fiumi puliti, sperimentazione al via a Ferrara. Installato in due zone della città un moderno sistema per intercettare rifiuti galleggianti. Ambiente: online il Report 2021 sulla gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna. Il sistema regionale conferma numeri importanti, con il 72,5% di raccolta differenziata per i rifiuti urbani, a fronte del 63% della media nazionale. Ambiente: primo avvistamento di sciacallo dorato alle porte del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, si arricchisce il patrimonio faunistico della zona appenninica romagnola. Covid: l’antivirale Paxlovid presto disponibile gratuitamente in farmacia per le persone a rischio. Lo prescriveranno i medici di medicina generale. Cultura: “L’uomo, l’artista, il suo mondo”, dal 12 aprile al 24 luglio a Piacenza la mostra dedicata a Gustav Klimt. Cultura: cinque codici liturgici miniati medievali ritornano in vita dopo il restauro. I testi, risalenti al periodo tra l’XI e il XVI secolo, sono stati recuperati da Regione e Istituzione Bologna Musei. Digitale: da Agid la Guida dei diritti di cittadinanza digitale per cittadini e imprese, per sapere come accedere con maggiore facilità e velocità ai servizi pubblici. Si scarica online. Digitale: Emilia-Romagna prima per caricamento del Fascicolo sanitario elettronico. Inserito il 91,6% dei documenti sulle prestazioni erogate, la storia clinica dell’assistito. 83 milioni di accessi nell’ultimo anno. Disabilità: oltre 4 milioni di euro per promuovere le attività ludico-sportive e riqualificare i servizi. La programmazione delle risorse nazionali per il prossimo biennio. Donne vittime di violenza: la Regione rafforza il “reddito di libertà”, accolte tutte le domande, stanziati 1,3 milioni di euro per integrare i fondi statali, assegni fino a 400 euro al mese, oltre ai contributi per l’autonomia abitativa. Lotta alle zanzare: pronto il Piano 2022, un milione di euro ai Comuni per la disinfestazione. PNRR: dal PNRR 29 milioni di euro per il patrimonio rurale dell’Emilia-Romagna. I fondi nell’Avviso pubblico del ministero della Cultura, domande online entro il 20 maggio. Ricostruzione post-sisma: dalla Regione altri 5 milioni di euro per le attività dei centri storici nel cratere. Nuovo bando, interessati 13 Comuni, domande dal 3 al 31 maggio. Confronto preventivo con sindaci e associazioni di categoria su modalità e criteri. Salute: più farmacovigilanza grazie alle farmacie, i cittadini potranno segnalare reazioni avverse a medicinali con l’assistenza del personale. Ucraina: partita da Bologna una colonna mobile della Protezione civile con una cucina da campo che verrà usata in Polonia al confine ucraino per i rifugiati. Ucraina: via libera all’utilizzo della raccolta fondi regionale, arrivati 2 milioni e 79mila euro da oltre 3200 donatori. I primi 250mila euro a sostegno dei progetti di ong e associazioni per l’aiuto a 18 mila profughi direttamente in Ucraina. Vaccinazioni anti Covid: prenotabile la quarta dose, prevista per over 80, ospiti di Cra e Rsa, fragili fra i 60 e 79 anni. Escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’. Welfare: tornano i Centri estivi, con i bonus regionali per le rette, fino a 336 euro a figlio. Per famiglie residenti, coppia/monogenitoriali, soglia Isee 28mila euro, con figli 3-13 anni. Se con disabilità, 17 anni e senza limiti Isee.
Ho scelto di frequentare il liceo scientifico proprio perché sono da sempre innamorato della logica e della scienza. Ho avuto l’occasione di dirlo ad un gruppo di studenti del Liceo Fermi di Bologna, lo stesso che ho frequentato io ormai (ahimè) tanti anni fa, il 7 aprile scorso, durante la presentazione dei dati del 2° questionario della ricerca esplorativa condotta dall’Università di Siena sulla fiducia dei giovani nella scienza e nella medicina nell’ambito del progetto “Fattore J”. Li ho esortati a sentire forte l’impegno a diffondere il valore della logica e del bene collettivo, maturando una vera sensibilità scientifica e portandola nella propria vita quotidiana e nella società. Non si tratta di avere una fiducia cieca nelle notizie “ufficiali”, ma di saper valutare e discernere le informazioni, senza essere catturati e ingannati dalle tante “fake news” che al giorno d’oggi purtroppo circolano. Ne parlo anche in questo breve articolo sul mio sito.
L’orrore della guerra è davvero ben rappresentato nel film Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić, selezionato dal Parlamento europeo e candidato al Premio Lux, che ho introdotto qualche giorno fa al cinema Lumière della Cineteca di Bologna, in rappresentanza dell’Assemblea Legislativa. Il film ci fa rivivere in modo attento e coinvolgente le vicende del luglio 1995, quando oltre ottomila bosniaci furono trucidati dalle truppe serbe guidate dal generale Mladic in quello che è poi passato alla storia come il massacro di Srebrenica. Il film ci fa riflettere sulla follia della guerra, che fa emergere il peggio delle persone, sulle speranze purtroppo vane dei civili e sui tentativi disperati di salvare almeno i propri cari, sull’impotenza delle truppe ONU mandate allo sbaraglio da una guida internazionale lontana e incerta. E infine ci fa vedere anche che il ritorno alla normalità ha un che di surreale, quando vittime e carnefici si ritrovano fianco a fianco a cercare di vivere come se nulla fosse accaduto, come se l’orrore vissuto in prima persona potesse essere facilmente dimenticato. Forse solo le nuove generazioni potranno uscirne in modo pieno. Insomma, un film che ci parla di storia ma che è anche di tremenda attualità, in questo tempo in cui le truppe russe hanno invaso l’Ucraina, la diplomazia è incerta e intanto le stragi coinvolgono la popolazione civile, con ferite che chissà quanto tempo occorrerà per riuscire a rimarginare, sempre ammesso che si riesca a fermare questa follia. Per saperne di più sul Premio Lux e sapere cosa ho detto nella mia introduzione leggi l’articolo sul mio sito.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe