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Virginia Gieri, che vi invito a votare alle prossime elezioni regionali, è un’amica vera, una interlocutrice solida e accogliente, una persona per bene, un’amministratrice brava e competente. Spiego queste affermazioni con qualche esempio, a partire dall’ultima.
Durante il mandato Merola-bis (2016-2021) Virginia è stata assessore alla casa e ai lavori pubblici. In questo periodo ha dato un grande impulso al risanamento e all’assegnazione di alloggi pubblici, risolvendo criticità importanti in campo abitativo e aumentando i fondi a sostegno dell’affitto, facendo, insomma, funzionare al meglio “la macchina” e dando risposte effettive ai cittadini sul diritto alla casa. Contemporaneamente in quel periodo si sono azzerate le occupazioni abusive di alloggi pubblici, e la città di Bologna non ha dovuto assistere a sgomberi contestati e ahimè spettacolari che avevano caratterizzato gli anni precedenti, e un po’ anche quelli successivi.
Ecco, fare funzionare le cose per risolvere effettivamente i problemi, tenendo insieme i bisogni dei cittadini in campo abitativo con la tutela della legalità e della sicurezza a beneficio di tutti, è secondo me la cifra che dovrebbe sempre caratterizzare una sinistra riformista e capace. Stando lontano sia dalla tentazione di reprimere l’illegalità senza preoccuparsi dei bisogni, tipica di una certa destra, sia da quella di rappresentare i bisogni senza preoccuparsi della legalità, che a volte caratterizza una certa sinistra. Virginia questo ha saputo farlo senza cercare clamore sui media, ma semplicemente facendo il suo dovere giorno dopo giorno. Tante delle inaugurazioni anche attuali si devono a progetti fortemente voluti da lei. Non tutti lo sanno e soprattutto lo dicono, ma io lo so e lo dico.
In un panorama caratterizzato da interlocutori solidi ma scontrosi oppure tanto accoglienti e suadenti quanto sostanzialmente inaffidabili, Virginia si caratterizza davvero come una sintesi fra l’accoglienza di chi sa ascoltare e la capacità di dare risposte credibili e competenti, senza scivolare verso frasi di vaghezza indefinita e nemmeno verso promesse ardite destinate a non essere mantenute. È una persona che ti ascolta, si fa carico della comprensione del problema, ti spiega quali sono le soluzioni possibili e come arrivarci. Predilige lavorare rispetto alla ricerca di apparire (anche in questo si distingue parecchio da tanti altri) e trasmette serenità a tutte le persone che lavorano con lei. A questo va aggiunta una vera rettitudine, non esibita ma praticata, che l’ha portata ad affrontare anche situazioni profondamente ingiuste nei suoi confronti senza perdere il suo stile e il suo sorriso.
Benché la casa dei miei genitori, in cui sono cresciuto, disti poche centinaia di metri da quella in cui tuttora vive Virginia, nel quartiere Savena di Bologna, non ci conoscevamo. Me ne parlò un’amica quando io ero già consigliere comunale, chiedendomi se conoscevo la vicepresidente del quartiere, che lei da cittadina giudicava bravissima. Successivamente ebbi occasione di conoscerla anch’io e cominciammo a fare politica insieme, riscontrando una grande consonanza di idee e una grande lealtà reciproca. Dote, quest’ultima, non così diffusa in una politica che spesso vive di voltafaccia, rinnegamenti, relazioni interpersonali interessate e poco sincere. Trovare compagni di viaggio con cui condividere un percorso e di cui ti puoi fidare davvero, come è successo a me non solo con Virginia ma anche con altre persone, è una grande ricchezza. L’amicizia nasce come una conseguenza della condivisione di passaggi non sempre facili, e a volte anche molto duri e dolorosi, quelli che misurano davvero quanto solide sono le radici. Al tempo stesso non si tratta di portare in politica gli amici che hai fuori, ma di riconoscere in una persona impegnata come te in politica una consonanza di valori di fondo che porta a “contagiare” con naturalezza anche altri.
Come sapete, insieme al voto per Virginia, propongo anche la preferenza per Francesco Critelli, come spiego in questo post. Si possono infatti dare due preferenze nella stessa lista, purché siano di genere diverso (donna e uomo).