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Aderisco convintamente alle proposte contenute nel documento “Per un’applicazione coerente del Piano per la Mobilità sostenibile”, promosso da Legambiente insieme ad altre associazioni. Un testo utile nel metodo, perché richiama l’attenzione su temi specifici e concreti, senza fermarsi alle dichiarazioni di principio. Un testo convincente nel merito, perché non solo ne condivido le proposte, ma su diverse di esse mi sono già impegnato concretamente durante il mio mandato di Consigliere regionale. Ne ho parlato anche nel mio post su 10 battaglie fatte durante questo mandato.
Il documento di Legambiente parla ampiamente di SFM. A questo proposito riporto quanto ho scritto al punto 3 del post sopra citato;
Il Servizio Ferroviario Metropolitano attende ancora di essere compiutamente realizzato, portando avanti il raddoppio dei binari ovunque possibile e realizzando le linee passanti in modo da evitare che l’arrivo in stazione centrale segni sempre una rottura di carico. Non si tratta di proposte originali, ma semplicemente di realizzare quanto previsto dai progetti ufficiali, per una cadenza dei treni che li renda effettivamente appetibili rispetto al mezzo privato, con benefici evidenti per l’ambiente e per il traffico. Purtroppo si continua a prevedere l’interramento della Bologna-Portomaggiore in area urbana (per eliminare opportunamente diversi passaggi a livello) a binario singolo invece che con lo spazio per il raddoppio del binario, e nonostante la mia insistenza la motivazione cambia ogni volta (qui c’è una botta e risposta). E non si hanno notizie di quando verranno attuate le linee passanti (qui una mia recente interrogazione).
Quanto al servizio offerto da Tper, esso presenta diversi indicatori positivi, ma non credo abbia senso che l’azienda continui a produrre utili su cui paga milioni di tasse, invece di migliorare il servizio: estensione degli orari, riduzione dei costi dei titoli di viaggio, deciso ampliamento dell’area territoriale in cui è possibile viaggiare con un biglietto urbano di corsa semplice, adeguamento qualitativo del parco mezzi pubblici su gomma. Su questi temi sono intervenuto ripetutamente, sono intervenuto sul tema delle obbligazioni e dei costi dei servizi.
Condivido la necessità di procedere ad una piena integrazione tariffaria, perché la sua realizzazione consente all’utente di viaggiare sull’intera rete regionale di trasporto nell’area integrata secondo i propri bisogni e necessità, favorendo la progressiva riduzione dell’uso dell’auto a favore del trasporto pubblico. Per mettere a regime il clearing ferro-gomma, necessario per il completamento dell’integrazione tariffaria, avevo predisposto un progetto di legge per rispristinare l’obbligo di validazione di tutti i titoli di viaggio in occasione ogni cambio di mezzo, che però non è stato possibile formalizzare ed approvare nel corso di questa legislatura.
Sono tutti temi e battaglie che sono impegnato a portare avanti, se rieletto, anche nel prossimo mandato.