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Proroga a Tper e audizione dell'ing. Moroder

4 Febbraio 2019 Mobilità

Il tema delle partecipate pubbliche mi è caro e lo seguo da tempo. Lo faccio con la convinzione che in Emilia-Romagna possiamo disporre sovente di una buona qualità anche in questo ambito, ma al tempo stesso che dovremmo prestare più attenzione ai vari indicatori che ci segnalano in modo convergente un preciso pericolo: che le partecipate, sottoposte ad un controllo pubblico non sempre sufficientemente attento e competente, possano giungere a perseguire logiche proprie, diverse e in qualche caso non allineate all’interesse pubblico che dovrebbe invece rappresentare la loro stella polare.

Su TPER ho espresso critiche motivate, in tempi recenti, in due diverse occasioni: in occasione della pubblicazione dei dati di bilancio (qui il post) dicendo che avrei preferito che venissero svolti ulteriori servizi piuttosto che chiudere con utili milionari su cui pagare tasse e dividendi; e quando l’azienda ha scelto di emettere obbligazioni per finanziare i propri investimenti (qui un post riassuntivo di tutta la vicenda) dicendo che avrei preferito l’uso di canali che non allontanassero l’azienda dal controllo pubblico (cosa che la quotazione di fatto implica).

Entrambi i temi impattano su un appuntamento importante e ravvicinato: la decisione se bandire una nuova gara per il trasporto pubblico bolognese (e ferrarese, l’ambito è quello), oppure se concedere a TPER (o più precisamente al consorzio di cui è capofila e larghissima parte) una proroga, e soprattutto a quali condizioni. La responsabilità di questa scelta ricade su SRM, l’agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico del Comune di Bologna e della Città metropolitana. Helmuth Moroder, chiamato a luglio 2017 a guidare l’agenzia nel ruolo di amministratore unico, si è dimesso dalla sua carica verso la fine del 2018 e il 31 gennaio scorso è stato ospite della Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Legislativa, su mia richiesta.

I numeri e le considerazioni tecniche che ha fornito nel corso dell’audizione, non solo confermano pienamente le mie osservazioni su utili e obbligazioni, ma definiscono con estrema chiarezza la necessità che alla proroga, se di proroga si tratterà, si giunga negoziando condizioni migliorative del servizio per i cittadini. La misura dei margini potrà essere argomento di discussione, e sentiremo evidentemente il parere di tutti gli enti coinvolti, ma mi pare sia del tutto evidente che i margini ci sono, e non sono piccoli.

Siccome vedo già tanti impegnati nell’italico sport di buttarla in caciara, e invece vorrei che la discussione restasse molto ancorata al merito, ho fatto una sintesi dell’audizione evidenziando i concetti che a me sono parsi più significativi nel merito e ve la propongo. Chi fosse interessato al video integrale lo trova invece qui.

Ai partiti avversari che, sentita la testimonianza dell’ing. Moroder, si stanno scagliando contro il PD imputandogli di tutto e di più, faccio presente che sono un consigliere regionale del PD, convinto che stare all’interno di un partito democratico sia una garanzia per la democrazia (e non è un gioco di parole): la mia lealtà non mi impedisce di esercitare una funzione di stimolo critico anche verso istituzioni che sono governate da rappresentanti del mio stesso partito, convinto che fare politica con la P maiuscola implichi mettere l’interesse pubblico al di sopra di tutto. Resto in attesa di vedere altrettanta libertà esprimersi nelle altre formazioni politiche, di nome e di fatto assai meno democratiche.

Ad alcuni miei colleghi di partito, che a volte paiono ritenere questo mio attaccamento al merito come un lusso di cui preferirebbero fare a meno, assicuro che cerco soltanto di attenermi a quegli stessi principi di disciplina e onore che abbiamo in tante occasioni proclamato e condiviso. Voglio semplicemente dare il mio contributo perché le cose vengano fatte nel modo migliore, e sono convinto che se e quando riusciamo a farlo, i cittadini lo apprezzano: questi sono i migliori argomenti con cui possiamo presentarci agli elettori e chiedere consensi.

In ultima analisi, se l’obiettivo condiviso è cercare di fare sì che l’eventuale proroga a TPER venga negoziata nel migliore dei modi, credo che restare ancorati al merito sia la cosa migliore da fare per riuscirci davvero. In questo senso, torno a ringraziare l’ing. Moroder per il suo qualificato contributo.

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