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Il concerto rock dell’orchestra Onda Marconi ha concluso “Sasso Marconi. La città di Guglielmo”, la mostra fotografica allestita in Assemblea Legislativa per celebrare i 150 anni dalla nascita del Premio Nobel inventore della radio. Con l’occasione è stato eseguito per la prima volta Detector Sound, un brano hip hop che prende le mosse proprio dal primo messaggio radio inviato da Marconi usando l’alfabeto Morse.
In viale Aldo Moro, l’Orchestra Onda Marconi ha suonato il proprio repertorio rock e pop. Dopo Detector Sound è stato il momento dei brani che sono i cavalli di battaglia di questa giovane orchestra, composta da 30 ragazze e ragazzi tra i 13 e i 25 anni, tutti provenienti da Sasso Marconi. Brani che spaziano da Amy Winehouse a Franco Battiato, da colonne sonore di telefilm a Video Killed the Radio Star.
Portando all’orchestra i saluti della Regione, ho sottolineato che troppo spesso diamo per scontate persone che hanno reso grande il nostro territorio e inciso in modo profondo sul mondo intero, come appunto Guglielmo Marconi. Ben vengano quindi le iniziative per ricordarlo, soprattutto quando coinvolgono i giovani. Vi invito a seguire questi ragazzi e queste ragazze su YouTube, sono davvero bravi ed è bello vedere come un gruppo di allievi delle medie a indirizzo musicale di Sasso Marconi, dopo l’esame di terza media, abbiano deciso di continuare a suonare insieme, con gli stessi professori di strumento. Continuano a trascorrere insieme tempo di qualità, in un’attività di grande valore formativo, divertente e gratificante pur con regole e disciplina molto precise. Li guidano professori bravi, esigenti, professionali ed entusiasti: consentono loro di coltivare una passione e magari di scoprire un talento.
Hanno iniziato in 16 ma ora sono una trentina e nel tempo ci sono stati giovani musicisti poi approdati al conservatorio o al liceo musicale ma anche ragazzini che hanno superato un periodo difficile della loro vita grazie alla musica. Il 24 aprile l’Orchestra Onda Marconi verrà insignita del “Premio Città di Sasso Marconi”: complimenti!