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Tre anni di sostegno alle Pro-Loco

26 Novembre 2020 Volontariato

In tre anni, dal 2017 a oggi, sono stati erogati dalla Regione un milione e 100mila euro di finanziamenti per la promozione e il sostegno delle Pro Loco, finanziando 44 programmi scelti fra i 52 complessivamente presentati. Tutto questo in attuazione della legge approvata nel 2016 dall’Assemblea legislativa e di cui sono stato primo firmatario e relatore di maggioranza in aula. Questi ed altri dati sono stati forniti alla commissione competente in occasione del dibattito sulla clausola valutativa di questa legge, che mette in risalto la specificità in ambito turistico delle Pro Loco, che attualmente sono 347 in Emilia-Romagna.

Il dibattito in commissione si è concentrato sul tema delle aggregazioni. Infatti, nei bandi emessi finora, è stato incentivato l’aggregazione fra Pro-loco, per favorire un lavoro di rete su ambiti territoriali di respiro sovracomunale. Per il 2017, in cui sono stai erogati circa 350mila euro, per poter partecipare al bando occorreva costituire una aggregazione fra minimo due Pro Loco. La risposta ha messo in evidenza forti differenze territoriali: in Romagna la capacità di aggregazione è stata molto forte, mentre dal Piacentino fino alle province di Reggio e Modena ci sono state più difficoltà a fare rete. Nel 2018 il bando ha previsto aggregazioni di minimo sei Pro loco, ed infine nel 2019 la misura minima di aggregazione è passata a quattro, ossia un valore intermedio fra le esperienze degli anni precedenti. E proprio nel 2019 si è raggiunto il numero maggiore di Pro-Loco aggregate, vale a dire ben 101, ossia il 30% di tutte le Pro-Loco presenti in Regione. Anche in questo caso la Romagna ha avuto una risposta più robusta ed aggregata rispetto a quella dell’Emilia.

Per questo motivo il dibattito in commissione ha registrato pareri diversi, con la Lega a spingere per togliere la clausola che favorisce le aggregazioni e il PD ad insistere – giustamente – per insistere invece su una strada che porti le Pro-Loco a fare rete fra loro, magari prevedendo aiuti per mettere a punto le collaborazioni e redigere accordi e progetti.

In ogni caso, la legge del 2016 ha aperto un nuovo scenario, riconoscendo le Pro-Loco come una realtà importante da valorizzare. E’ cominciato un cammino, che sta andando avanti, e l’auspicio è che questi bandi possano aiutare queste importanti forma di volontariato a crescere  ancora nella capacità di operare (anche insieme) per la valorizzazione dei nostri territori.

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