In questo periodo Bologna è tornata ad essere teatro di scontri fra forze dell’ordine e componenti di collettivi vari a margine di occupazioni abusive. E’ un brutto film che avevamo già visto in passato: tutti ricordiamo lo sgombero dell’edificio ex Telecom in via Fioravanti dell’ottobre 2015. Stiamo di nuovo assistendo a scene simili, e come allora c’è chi cavalca politicamente e sostanzialmente difende la pratica delle occupazioni abusive. E dire che c’è stato un periodo di alcuni anni in cui di scontri non ce ne sono stati, in cui le occupazioni abusive sono calate e quasi scomparse, e non perché si è instaurato un regime di polizia ma semplicemente perché i servizi sono stati fatti funzionare, senza clamore, per dare le risposte alle famiglie e alle persone in difficoltà, senza concessioni e fiancheggiamenti con chi cercava e cerca di cavalcare un problema reale – l’emergenza abitativa – per fare politica in un certo modo. Un periodo che, non casualmente, coincide con quando l’assessorato alla casa è stato condotto da Virginia Gieri.
Ne ho parlato in questa breve intervista sul Carlino, sottolineando come sia sbagliato e perdente nei confronti dell’opinione pubblica interpretare il ruolo della sinistra nel senso dell’agitazione dei problemi e della giustificazione delle violazioni di leggi e regole, invece di adoperarsi perché i problemi vengano affrontati, risolti e superati. Perdente perché non risolve i problemi e perché confina la sinistra in una ridotta che ammicca all’illegalità, consentendo alla destra di rispondere all’insegna della legge ed ordine. Resto convinto che una sinistra utile al Paese deve cercare di risolvere i problemi all’interno delle regole e delle leggi vigenti, anche impegnandosi per modificarle se serve, ma senza ammiccare all’illegalità. E’ questo il modo per dimostrarsi preferibile da parte degli elettori, perché in grado di garantire soluzioni e sicurezza al tempo stesso, senza lasciare il tema della sicurezza e della legalità alla destra.
Ne ho parlato nei giorni scorsi in una breve intervista al Resto del Carlino. Al di là di qualche blanda difesa d’ufficio non mi pare che siano arrivate risposte convincenti e purtroppo il tema rimane quanto mai attuale.
