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COMUNICATO STAMPA
Super Bonus 110%: Paruolo (Pd), “assessorato chiarisce che non serve duplicare la documentazione nelle pratiche edilizie miste, ringrazio per risposta chiara a mia interrogazione”
Bologna, 24 dicembre – “Ringrazio l’assessorato alla Programmazione territoriale per la risposta esaustiva e chiara”. Così il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Paruolo, in merito alla comunicazione dell’assessorato guidato da Barbara Lori, in risposta all’interrogazione a risposta scritta del consigliere, sottoscritta anche da altri 14 colleghi dem, che chiedeva di “semplificare la presentazione dei titoli edilizi negli interventi misti di riqualificazione edilizia parzialmente incentivati dal superbonus 110%”.
“Per gli interventi edilizi che possono beneficiare del Superbonus 110% – aveva spiegato Paruolo – è prevista una modulistica speciale, la cosiddetta Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata per il Superbonus (Cila-S). I rappresentanti dei professionisti – aveva ricordato – fin da giugno avevano sollevato la preoccupazione che l’approvazione di una disciplina speciale per gli interventi Superbonus 110% avrebbe finito per comportare la necessità, in caso di intervento misto, di presentare due titoli edilizi distinti: la Cila-S per gli interventi superbonus 110% e un titolo ordinario per le restanti opere che non beneficiano del Superbonus”. Per semplificare questa procedura, Paruolo aveva chiesto che andasse spiegato chiaramente che “in caso di intervento misto, il titolo edilizio non semplificato debba contenere tutta la documentazione e i calcoli dell’intervento complessivo, e che nella Cila-S relativa ai lavori incentivati dal Superbonus 110% questi documenti vengano semplicemente richiamati, eliminando così il rischio di dover duplicare o suddividere in modo artificioso sia la documentazione sia i calcoli”.
Nella sua risposta l’assessorato ha confermato che si può allegare la documentazione tecnica solo a una delle due pratiche edilizie presentate, ovvero alla pratica ordinaria, anche perché ciò “risponde a un principio generale del procedimento amministrativo, secondo cui la Pubblica amministrazione non può richiedere al privato copia della documentazione di cui sia già in possesso. Pertanto, anche nel caso di interventi complessi, nel modulo Cila-S si potrà semplicemente richiamare la documentazione progettuale già in possesso dell’amministrazione”.
Allo stesso tempo, però, ha confermato che le norme nazionali prevedono che “si dovranno presentare, in caso di intervento edilizio misto, due titoli distinti: la Cila-S per gli interventi superbonus 110% e un titolo ordinario per le restanti opere”. L’assessorato specifica che “proprio la nostra Regione aveva segnalato alla funzione pubblica questa problematica: l’approvazione di una disciplina speciale per gli interventi superbonus 110% avrebbe finito per comportare la necessità, in caso di intervento misto, di presentare due titoli edilizi distinti. Ebbene – rimarca -, nonostante la nostra segnalazione di questa possibile distonia, il ministero non ha mutato in alcun modo il proprio orientamento e nella modulistica unificata è chiarita espressamente la necessità di tale duplicazione”.
Per quanto riguarda il secondo punto sollevato da Paruolo, cioè se si debba ripresentare o meno la pratica edilizia depositata prima dell’approvazione della modulistica unificata statale, dall’assessorato arriva una risposta positiva a metà. “Non c’è obbligo di ripresentare la Scia. Però, visto che il modulo Cila-S è diventato il documento obbligatorio per il Superbonus, l’assessorato consiglia di presentarlo ugualmente per il buon esito della pratica sotto il profilo fiscale, specificando che i lavori sono iniziati sulla base del titolo edilizio precedente, il quale continua a trovare applicazione per gli interventi che non beneficiano del superbonus del 110%”.
“La strada verso la semplificazione burocratica è lunga, ma qualche passo avanti importante è stato fatto”, sottolinea Paruolo. “Ci sembra comunque che si sia eseguito un buon lavoro in termini di corretta interpretazione della modulistica statale, a beneficio dei professionisti che quotidianamente sbrigano pratiche complesse e nella prospettiva di un ulteriore rilancio del Superbonus 110%” conclude.
Leggi l’interrogazione presentata e la risposta dell’assessorato.