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Cari tutti, anche febbraio volge al termine – e con esso il carnevale – ed è tempo del nostro consueto aggiornamento mensile.
Dispiace in questi giorni vedere il PD coinvolto da lacerazioni e fuoriuscite. Conseguenza dello scivolamento verso il proporzionale dopo la vittoria del “no” al referendum costituzionale, non a caso con protagonisti alcuni di coloro che pur interni al PD si erano spesi per la bocciatura di quella riforma, la decisione di alcuni di lasciare è comunque una scelta che non trovo politicamente fondata. Il Partito Democratico è tale di nome e di fatto, non è il partito personale di nessuno, e infatti per eleggere il segretario ci apprestiamo a svolgere il congresso con le primarie. Chi aveva critiche, avrebbe potuto e dovuto presentare e sostenere candidature alternative al congresso, che peraltro non mancano. Fin d’ora dico che chiunque vinca sarà il mio segretario, ma aggiungo che sosterrò nuovamente – da uomo libero – la candidatura di Matteo Renzi, convinto che al nostro Paese occorra completare un insieme importante di riforme. Nel farlo, segnalo anche che alcuni errori vanno corretti. Cerchiamo di stare ai temi e alla sostanza. Trovo ottima ad esempio l’impostazione della proposta di lavoro di cittadinanza, e la cosa non potrà stupirvi se ricordate questo mio post di un paio di mesi fa. Buon congresso a tutti noi, e vinca il migliore. Qui trovate una mia breve intervista al Resto del Carlino.
Da qualche anno va diffondendosi la cosiddetta “agricoltura conservativa”, una tecnica produttiva basata sull’alterazione minima del suolo. In sostanza, si rinuncia all’aratura del terreno, pratica che da sempre garantisce una naturale riduzione degli infestanti e dei parassiti. Purtroppo, in ragione della mancata aratura, può verificarsi un’elevata germinazione delle erbe infestanti, con la conseguenza di un maggiore utilizzo di diserbanti e disinfestanti. I pareri insomma sono discordi, anche fra gli esperti del settore. Ho presentato un’interrogazione (che potete leggere qui) per chiedere quali siano state le valutazioni, sotto il profilo della sostenibilità ambientale, che hanno condotto la Regione ad incentivare tale pratica. Nella rispostadell’Assessore all’Agricoltura (che trovate qui) si ripercorrono l’iter amministrativo e le relative fasi di monitoraggio e valutazione, disposte a garanzia della partecipazione effettiva di tutte le parti interessate e di un approccio consapevole da parte della Regione. Maggiori dettagli in questo mio post.
Approvata la nuova legge per la “tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dall’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”, che modifica la precedente legge del 2012. Il testo sancisce il divieto di pesca notturna con le reti e di trasporto del pesce, per mettere fine alle sempre più frequenti razzie compiute nottetempo da bande criminali. Vengono introdotte pesanti sanzioni, come il pagamento di un’ammenda fino a 12 mila euro, per contrastare il saccheggio di specie pregiate, che finiscono spesso per alimentare il mercato clandestino del pesce d’acqua dolce e incrementare la popolazione ittica dei laghetti di pesca sportiva. Viene, al contempo, valorizzato il ruolo dell’associazionismo tra pescatori, sia ricreativo che professionale, prevedendone la partecipazione ai tavoli di concertazione provinciali e locali e un maggiore coinvolgimento nelle attività gestionali. In arrivo anche un significativo snellimento della burocrazia, con l’eliminazione dell’obbligo del tesserino per la pesca della trota nei torrenti di montagna, per chi sceglie di ributtare subito in acqua il pesce catturato con la lenza. Per i pescatori di professione sparisce l’autorizzazione regionale all’esercizio dell’allevamento ittico e tutto viene ricompreso nell’autorizzazione sanitaria. Infografica.
Ricostruzione: riaperte al culto 118 chiese, inaugurato a Modena l’ampliamento dell’Istituto Fermi. Sisma 2012: via libera dal Senato agli emendamenti di sospensione rate mutui per i Comuni, proroga esenzione Imu e Zone Franche Urbane. Patto per il lavoro: l’Emilia-Romagna è la regione che cresce di più (Pil +1,4% e disoccupazione scesa al 6,9%). Lavoro: due progetti approvati dalla Giunta per donne vittime di tratta e di violenza. Agricoltura: due bandi per lo sviluppo delle aree rurali (domande entro il 5 e il 22 maggio), 10 milioni per difendersi dalla Cimice della frutta. Fattorie didattiche: arrivano 700.000 euro per progetti di educazione alimentare, domande fino al 31 maggio. Pesca: l’impegno a sostegno del settore nella lotta al bracconaggio e per la ripartizione di quote del tonno rosso. Cooperazione internazionale: oltre 960mila euro di contributi per progetti rivolti a donne e bambini. Farmacie: intesa con Federfarma e Assofarm a sostegno di quelle rurali e avvio di campagne vaccinali. Imprese: la Cisa-Allegion di Faenza si allea con l’Università di Bologna e punta sul nuovo Centro di ricerca. Giovani: nasce Giovazoom il nuovo portale delle politiche giovanili della Regione. Reddito di solidarietà: pronto il Regolamento che fissa i criteri. Rom e Sinti: chiudono i grandi campi, via libera alle micro aree. Sangue: siglata nuova convenzione triennale con Avis e Fidas. Gioco d’azzardo: la Regione premia gli esercizi commerciali ‘Slot freER’. Sostenibilità: con “Mappe del consumo” oltre 3mila servizi anti spreco. Rifiuti: modificate le aliquoteper il tributo speciale per il deposito in discarica. Ambiente: istituito l’elenco regionale dei sottoprodotti. Pubblica amministrazione: in Emilia-Romagna acquisti verdi al 50% entro il 2018. Rinnovo del parco treni: settimo Vivalto sulla Piacenza Rimini. Trasporto regionale: l’abbonamento annuale si acquista anche online. Carceri: Il 23 marzo in Sala Borsa a Bologna il primo Festival della comunicazione sul carcere e sulle pene. Sport: al congresso della Uisp l’impegno della Regione per il diritto alla pratica sportiva. Ambiente: iscrizioni online ai “Mercoledì dell’archivio” a cura dell’Archivio cartografico regionale. Croassroads: oltre sessanta concerti jazz in una ventina di località. Urp: online il report annuale sul sito tutti i recapiti.
Le notizie giunte dall’impianto nucleare di Fukushima mi hanno spinto a condividere una riflessione sul pericolo rappresentato dall’eccesso di presunzione con cui si ritiene di poter imbrigliare senza rischi tecnologie dal potenziale distruttivo come quella nucleare. Sono rischi che a mio avviso non possiamo permetterci. La mia riflessione è resa più amara dall’annuncio di Donald Trump in questi giorni di voler rilanciare con ingenti risorse la produzione di nuove armi nucleari. L’umanità dovrebbe comprendere che scherzare col fuoco non è una buona idea.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe