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In questi giorni stanno concretamente cominciando i lavori per l’interramento del tratto urbano della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, con modifiche alla mobilità a partire dal 20 maggio.
Sono da sempre convinto che fare politica comporti fare delle battaglie, e le battaglie prima o poi si vincono o si perdono. In un caso o nell’altro credo sia giusto riconoscerlo e darne conto.
Fin dal 2012, io ho pressato chi di dovere per ottenere che questo interramento, già previsto allora, fosse realizzato a doppio binario, o almeno con la predisposizione (ovvero lo spazio in larghezza) per aggiungere in seguito il secondo binario. L’ho fatto raccogliendo anche l’appello “SFM 2012 Ultima Chiamata” firmato da tante persone del centrosinistra. E ci sono tornato sopra a più riprese (1 2 3)
L’argomento più gettonato per negare il raddoppio del binario è stato dire che il progetto era già definito e che stava per partire, quindi non si poteva chiedere ai cittadini delle zone interessate all’eliminazione dei passaggi a livello di aspettare ancora. Ce lo hanno detto nel 2012 e negli anni successivi, ma nel frattempo sono passati 12 anni e non si è comunque voluto modificare il progetto in quel senso.
Adesso che i lavori iniziano, nel riconoscere che è certo positivo eliminare diversi passaggi a livello, non posso nascondere il mio rammarico per quella che considero a tutti gli effetti una occasione persa.