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La relazione della garante per infanzia e adolescenza

15 Marzo 2022 Diritti e doveri

Al termine del suo mandato quinquennale, la Garante dei diritti dell’infanzia e adolescenza Clede Maria Garavini tira le somme sul lavoro svolto nella relazione consegnata all’Assemblea Legislativa. La relazione sottolinea l’acuirsi delle fragilità nei giovani a causa della pandemia. Accanto alle difficoltà a impegnarsi, a proseguire nel percorso scolastico divenuto irto di ostacoli, le ragazze e i ragazzi manifestano la fatica di crescere con modalità ed intensità varie. Discontrollo degli impulsi, autolesività, disturbi del comportamento alimentare sono fra le principali diagnosi che risultano in aumento nel 2021. A fronte di questo dato, la Garante ha aperto 177 fascicoli nel 2021: segnalazioni che provengono da minori, genitori, scuole, associazioni ed enti. La casistica evidenzia la presenza di problematiche complesse: dalla difficoltà dei servizi sociali di dare seguito ai provvedimenti emessi dal Tribunale per i Minorenni, a quella dei genitori affidatari di comprendere interventi che potrebbero precludere il diritto alla continuità affettiva, o quella dei genitori di comprendere il motivo degli interventi dei servizi sociali a tutela del proprio figlio. E poi la difficoltà nel mantenere il legame affettivo fra i figli e i genitori detenuti, o di accesso ai servizi sociosanitari per ragazzi con problemi di tossicodipendenza.

Nel 2021 la Garante, con l’Agenzia Sanitaria e Sociale e gli assessorati regionali al Welfare e alla Sanità, ha dato continuità all’impegno nella realizzazione della ricerca “Analisi degli effetti e strategie di azione per i traumi collettivi nel sistema di tutela dei minori e nelle comunità locali”. Il progetto intende elaborare il trauma collettivo generato dai “fatti di Bibbiano”. Speriamo di leggerne presto i risultati.

Altra iniziativa da segnalare è L’assemblea dei ragazzi e delle ragazze, che non dovrebbero essere soltanto destinatari di progetti che ne tutelino il benessere e il futuro, ma anche soggetti attivi che possono fornire un rilevante valore aggiunto, se coinvolti e ascoltati durante i processi decisionali. L’assemblea riunisce per l’appunto 50 ragazzi e ragazze di tutta la regione tra i 9 e i 18 anni e si è insediata presso la sede dell’Assemblea legislativa regionale il 20 novembre 2021, in occasione dell’anniversario della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo. Numerose sono state le iniziative di sensibilizzazione sui diritti dei minori, dalla scuola di politiche per l’infanzia e l’adolescenza “Frangimondi” al report sulla povertà minorile presentato in commissione Parità, in seduta congiunta con le commissioni Cultura e Politiche per la salute, da cui emerge il drammatico dato che il 31% delle famiglie non riesce a fronteggiare spese impreviste e il 15,8% dei bambini vive a rischio povertà.

La fragilità dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie ha visto pertanto sommarsi gli effetti della pandemia prima, ed ora occorre fare i conti con le conseguenze economiche e umanitarie della terribile guerra innescata dall’invasione dell’Ucraina.  E’ più che mai una priorità tutelare in modo forte e deciso i diritti dei minori, in un mondo che sembra aver perso di vista il benessere e il futuro delle giovani generazioni.

Qui la relazione completa della Garante Clede Maria Garavini

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