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No alle false cooperative

5 Dicembre 2017 Economia

Ingiustizie, ferie e straordinari non pagati, accordi non rispettati. «Quando avevano bisogno ci facevano lavorare undici ore, altri giorni ci mandavano a casa a mezzogiorno. Lavoravamo fianco a fianco ai dipendenti della Castelfrigo, che avevano un contratto regolare: perché noi no?». Sono le parole di un lavoratore intervenuto nella seduta congiunta della Commissione Politiche Economiche e della Commissione Cultura, Lavoro e Legalità, che presiedo.

Si è svolta ieri pomeriggio l’audizione dei soggetti coinvolti nella vertenza Castelfrigo, nata dalla decisione delle cooperative di licenziare centinaia di lavoratori, dopo il recesso dell’appalto con la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (Modena). La discussione si è rivelata un’utile occasione non solo per approfondire questa vertenza, ma anche per fare luce sul fenomeno delle false cooperative. Non si possono tollerare situazioni di illegalità, o comunque di non rispetto delle norme e dei diritti delle persone e dei lavoratori. La vicenda Castelfrigo è complessa e verrà affrontata anche in sede giudiziaria. È però fondamentale mettere in campo anche azioni volte alla promozione di un mercato sano e non inquinato da comportamenti scorretti, nonché alla tutela dei lavoratori, sia nell’ambito degli ammortizzatori sociali, sia dell’accompagnamento ad una crescita professionale e al loro reinserimento nei processi produttivi.

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