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Sono stupito perché pur essendo al tempo consigliere comunale non ne sapevo nulla, ma vedo che sono in buona compagnia perché nemmeno altri che al tempo erano assessori ne erano informati. Ma sono stupito solo un po‘ perché l’idea di “snellire” le procedure, l’allora assessora Mantovani l’aveva enunciata con chiarezza.
Da un articolo del Corriere del 25 novembre 2009:
La chiamata ai finanziamenti dei privati è ingessata da una burocrazia troppo stretta. Insomma, per l’assessore alla Promozione culturale Nicoletta Mantovani: «Così non funziona». Mantovani, mentre lancia l’allarme per la mancanza di fondi per gli eventi culturali nel 2010, chiede modifiche alle norme per ricevere sponsorizzazioni senza dover ricorrere a bandi, come prevede il regolamento varato dalla ex giunta Cofferati. «Non possiamo pensare di non avere la libertà di andare a bussare alle porte».
L’ex vicesindaco Giuseppe Paruolo difende il regolamento messo a punto nello scorso mandato dalla giunta Cofferati e incalza Mantovani chiedendo «se avete seguito il regolamento» e soprattutto «con la trasparenza necessaria per muoversi in questo settore nei confronti dei diversi interessi coinvolgibili». Altrettanto netta la riposta dell’assessore. «Quello delle sponsorizzazioni è un tema fondamentale, lo sarà per i prossimi cinque anni per come ho impostato il mio lavoro. (…) Dobbiamo trovare altre risorse e la normativa di cui lei parlava», si rivolge a Paruolo, «ho intenzione di rivederla». Infatti, così «non può funzionare. Se ogni volta siamo costretti a fare un bando, ci vuole una velocità di lavoro che non è compatibile. Insieme dobbiamo trovare un modo più agile per portare avanti la questione».
Riunione ristretta con il capogruppo Sergio Lo Giudice e altri sei consiglieri che, a partire dall’ ex assessore Giuseppe Paruolo e da Daniele Ara, hanno richiamato l’assessore a una maggiore «trasparenza», nel solco del regolamento delle sponsorizzazioni. Ma la Mantovani non ha ceduto di un millimetro, né ha promesso numeri più dettagliati. Una presa di posizione che non manca di creare tensioni nel Pd, tanto che Lo Giudice chiude il gruppo con un richiamo forte al silenzio: non commettiamo l’ errore macroscopico di dividerci ora.
Spero sia chiaro che mi interessa poco polemizzare sul passato, anche se è evidente che la sospensione dei bandi da parte dell’allora assessora Mantovani non era tanto una proposta di là da venire ma una pratica concretamente attuata, come la vicenda emersa in questi giorni e l’affidamento dell’organizzazione del Capodanno ad una società esterna (BF Servizi) evidentemente dimostrano. Mi interessa la prospettiva futura, ossia che come PD chiariamo una volta per sempre cosa pensiamo di fare su questa delicata materia.
Sul passato dico solo una cosa: non sarebbe male prima o poi riuscire ad avere i conti a consuntivo del Capodanno 2010, almeno per sapere chi lo ha pagato. E’ chiedere troppo?