Nella discussione che ha preceduto l’approvazione (unanime) del piano sangue ho raccolto un invito del collega Daniele Marchetti sul testo di un ordine del giorno che abbiamo poi approvato – anche quello – all’unanimità.
Anzitutto va detto che il piano sangue è “frutto del dialogo con le associazioni, che abbiamo ascoltato anche in commissione, in un’ottica di coprogettazione e coprogrammazione, una collaborazione proficua che determina in regione risultati importanti, nel 2023 in Emilia-Romagna 146.218 persone hanno donato sangue, (+5.321 rispetto al 2022), dato che ci consente di essere totalmente autosufficienti, e anche di aiutare altre regioni”, come ha detto la collega Ottavia Soncini in aula.
L’ordine del giorno invece invita i Comuni ad esentare i cartelloni e in generale gli inviti a donare il sangue dalle imposte comunali relative all’occupazione del suolo pubblico o sulla pubblicità. Segue la trascrizione del mio intervento in aula.
Credo che sia una bella occasione questa per ringraziare i donatori di sangue, e in generale il mondo della donazione: donatori di sangue, donatori di midollo osseo, donatori di organi…
Quando mi capita di partecipare alle loro assemblee, che frequento da tanti anni ormai, dico sempre che li dobbiamo ringraziare non solo per il buon funzionamento della sanità, ma anche per l’esempio che ci danno. In un mondo in cui spesso l’enfasi è sul prendere e sul ricevere, loro si preoccupano di dare e il messaggio del dono va al di là dell’aspetto fisico, pure così importante per il funzionamento della sanità, come ci è stato ben ricordato dalla collega Montalti che è appena intervenuta. Quindi, davvero un grande grazie ai donatori.
Inoltre voglio ringraziare anche il collega Marchetti che mi ha consentito di firmare un ordine del giorno che riprende un vecchio cavallo di battaglia di entrambi. Quando ero assessore al Comune di Bologna ero riuscito, faticosamente, a far ottenere l’esenzione dal pagamento del tributo comunale il cartello che è esposto al Sant’Orsola con scritto “dona sangue”. Anni dopo, in occasione di qualche cambiamento dei regolamenti, il Comune è tornato a chiedere ai donatori il pagamento della tassa. Mi ero attivato per ripristinare l’esenzione, ora non so a che punto sia in questo momento la vicenda, però abbiamo avuto occasione di parlarne con la Fidas.
Non è bello per i donatori avere la sensazione che il Comune ti veda come se tu fossi un negozio di scarpe, o un’altra entità commerciale che si vuole fare pubblicità. Qui sono persone che si dedicano a questa opera per volontariato, che fanno un’opera meritoria per sé e per gli altri. Ricordiamoci poi che i donatori sono molto controllati dal punto di vista sanitario, e promuovere la donazione è anche un modo di promuovere uno stile di vita corretto e salutare. Credo che il minimo che possiamo fare per loro sia quello di farli sentire accolti, di far sentire considerata questa loro attività come un’attività che è a beneficio di tutta la collettività.
Quindi, ben venga l’invito alle Amministrazioni Comunali quantomeno di non far pagare l’occupazione di suolo pubblico ai cartelloni negli ospedali, che mi sembra davvero il minimo. Ma è buona anche l’idea di dare gli spazi che il Comune gestisce per la pubblicità gratuitamente a questa attività, perché è un’attività benefica. Forse non l’unica che possa meritare questa promozione, ma di sicuro se ce n’è qualcuno che la merita, sono proprio i donatori di sangue. Per questo ho sottoscritto con convinzione quell’ordine del giorno che mi auguro possa essere approvato all’unanimità da questa Assemblea.
Cosa che poi in effetti è avvenuta.