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Giovedì 14 novembre si è svolta la cerimonia per la riapertura al culto della Basilica di S. Maria Maggiore, in via Galliera a Bologna, cerimonia a cui ho avuto il piacere di partecipare in rappresentanza della Regione. S. Maria Maggiore fu la chiesa più ferita, in città, dal terremoto del maggio 2012. Dopo un restauro durato sette anni, finanziato anche dalla Regione Emilia-Romagna con oltre 400 mila euro, la chiesa è stata finalmente restituita ai fedeli e ai visitatori.
I danni inferti dal sisma hanno richiesto complessi lavori, di restauro e strutturali, ma il cantiere ha riservato anche alcune piacevoli sorprese. Tra tutte, il ritrovamento di una rara croce viaria scolpita nel 1143 e riemersa dal sottosuolo: restaurata, è ora visibile all’interno della chiesa. La Basilica è la più antica chiesa dedicata alla Madonna nella Diocesi di Bologna e la tradizione ne fissa le origini al VI secolo.
L’opera di restauro rientra tra i ben 123 interventi del Piano Opere Pubbliche e Beni Culturali, per i quali la Regione ha attualmente già liquidato quasi 24 milioni di euro. I lavori effettuati hanno permesso ora alla Basilica di risplendere nuovamente, è proprio il caso di dirlo, anche grazie al nuovo impianto di illuminazione. Per celebrare la fine dei lavori, la messa è stata officiata da diversi sacerdoti e presieduta dall’Arcivescovo Matteo Zuppi. Sono intervenuto anch’io, a nome della Regione, insieme a chi ha curato i lavori e alla Sovrintendente.
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore il parroco, Mons. Rino Magnani, per l’attenzione e la cura con cui ha seguito i lavori, ed anche per le foto che mi ha gentilmente inviato.