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Cari tutti, buon Primo Maggio! Proprio dalla festa dei lavoratori voglio cominciare, nel mettervi a disposizione il mio consueto aggiornamento mensile.
Quando verso la fine dell’800 venne introdotta questa festa, il tema era quello dell’eccessivo sfruttamento e l’introduzione della giornata lavorativa di 8 ore come salvaguardia dei lavoratori. A oltre un secolo di distanza, oggi il lavoro deve fare i conti con la rivoluzione tecnologica ed il fenomeno della globalizzazione. Viviamo una transizione complicata e un disagio diffuso che meriterebbero un impegno forte e una visione chiara: io credo che l’art. 1 della nostra Costituzione sia ancora attuale, che il lavoro sia un diritto e un dovere verso se stessi e verso la comunità, ovviamente da declinare in modo moderno, nel momento in cui occupazioni un tempo diffuse tendono a scomparire, e serve immaginare un futuro diverso. Invece, la delicatezza della situazione è aggravata da chi sostiene che occorra arrendersi al fatto che tanti non potranno lavorare (e potranno non lavorare, vedi la voce reddito di cittadinanza), dalla prospettiva demografica che vede la nostra società sempre più invecchiare, dalle aspirazioni dei giovani plasmate dai media e frustrate dalla realtà, dalla fatica diffusa nel trovare un’occupazione mentre al tempo stesso le aziende hanno difficoltà a trovare manodopera tecnica specializzata, per non parlare della fatica che sperimenta chiunque abbia bisogno ad esempio di un bravo elettricista, dall’emigrazione dei giovani migliori verso paesi dove la meritocrazia viene praticata e non solo predicata, dal conflitto generazionale fra i garantiti e la precarizzazione che avanza, e dove i tentativi di riforma restano schiacciati fra chi li ritiene esagerati e chi li considera insufficienti. La sfida del lavoro, insieme a quella del welfare, nell’ottica di diritti e doveri (che vanno sempre insieme), è decisiva per il futuro nostro e dei nostri figli.
Siccome le sfide da affrontare sono complesse come quella del lavoro, servirebbe una politica all’altezza del compito, una democrazia in grado di funzionare, l’elettorato messo nelle condizioni di scegliere. Invece siamo nella morsa fra chi pensa egoisticamente che la soluzione stia nel diminuire la solidarietà e chi all’opposto ritiene che si possa estendere a dismisura l’assistenzialismo. La politica sta diventando campagna elettorale permanente, dove si può tranquillamente affermare tutto e il suo contrario a distanza ormai di pochi giorni, con pochissima attenzione al merito delle questioni e alla fatica necessaria a cambiare davvero le cose.
In questa morsa il PD ha registrato la propria sconfitta elettorale, che non è riconducibile a un problema solo comunicativo e dovrebbe spingerci a una riflessione e ad un cambiamento profondo. Perché un po’ della superficialità che lamentiamo negli altri riguarda anche noi, e un progetto di governo all’altezza della sfida implica anche una capacità autocritica nel riconoscere i problemi che ci sono e nel dimostrare il coraggio di cambiarenel profondo. Per questo andando avanti a leggere troverete anche cose scomode da dire, ma a mio avviso necessarie se vogliamo davvero cambiare passo. Per questo stesso motivo penso che stare all’opposizione a livello nazionale sia per il PD una buona occasione, a patto che non ci illudiamo che basti stare fermi aspettando i fallimenti altrui, ma al contrario sfruttiamo l’occasione per un’autoriforma radicale.
In un lungo post racconto la vicenda dell’ingresso di Tper nel mercato obbligazionario. Chi avrà voglia di leggere l’articolo non potrà fare a meno di notare come le cose sono state presentate in modo da agevolare decisioni sostanzialmente già prese in precedenza, scegliendo con attenzione la tempistica in modo da minimizzare il tempo di riflessione prima della decisione. Vantaggi finanziari che erano stati genericamente ventilati non hanno poi trovato conferma, domande di fondo da fare prima agli enti soci non sono state nemmeno poste perché è stato ritenuto che la risposta sarebbe stata scontata. Al tempo stesso nessuno aveva sottolineato quanto fosse invece (come poi dimostrato dai fatti) importante per i decisiori la conseguenza di esonerare Tper dal rispetto del testo unico sulle partecipate. La politica sostanzialmente è stata messa di fronte alla scelta fra difendere con entusiasmo scelte preconfezionate o tacere sorvolando in modo più o meno imbarazzato. Io ho invece scelto di raccontare la vicenda perché mi sembra un buon esempio di cosa intendo quando dico che ci sono delle cose da cambiare, con coraggio.
Inquinamento acustico lungo la Variante di Valico
Il rumore causato dal traffico della Variante di Valico continua a creare disagio ai cittadini di Pian del Voglio, frazione del Comune di San Benedetto Val di Sambro, che vivono a poche centinaia di metri dal tratto autostradale della ‘Direttissima’. Gli abitanti subiscono da mesi l’inquinamento acustico prodotto dal passaggio di automobili e autocarri lungo il viadotto Mulino di Setta, che si trova nella tratta Badia-La Quercia. La Società Autostrade continua a rimandare interventi, con un approccio burocratico e minimizzatorio che non possiamo continuare a constatare senza reagire. Trovate qui un approfondimento ed un video.
Al via l’11° bando per le giovani coppie: fino a 25mila euro per l’acquisto della prima casa e fino a 35mila euro nel caso l’immobile venga ristrutturato.
C’è tempo fino al 31 maggio per partecipare al secondo bando per la concessione di contributi alle Pro Loco. Aumentano le risorse, che passano dagli iniziali 250 mila euro (diventati poi 350 mila in fase di assestamento di bilancio) ai 400 mila di quest’anno, grazie a un emendamento di cui sono stato primo firmatario. Maggiori dettagli e il link al bando in questo post.
Approvato il primo piano regionale dello sport: 6 milioni e 750 mila euro per il periodo 2018-2020, cui vanno aggiunti 20 milioni per l’impiantistica.
Centri estivi: la Regione destina ai Comuni 6 milioni di euro, per contributi alle famiglie. Mobilità: concorso di idee della Regione per contrastare la guida distratta e l’uso dello smartphone al volante, partecipazione entro il 7 giugno. Imprese: al via il bando che promuove la collaborazione tra aziende per l’avanzamento tecnologico, domande dal 9 luglio. Urbanistica: rigenerazione degli spazi e riuso del patrimonio esistente, bando da 36,5 milioni di euro. Cinema, audiovisivo e spettacolo dal vivo: due bandi da quasi 4 milioni di euro per favorire l’occupazione in questi settori. Teatri: bando da 5 milioni di euro per la ristrutturazione di teatri e sedi di spettacolo, domande entro il 25 maggio. Centri antiviolenza: entro il 28 maggio si possono presentare online le domande per entrare a far parte della rete regionale e ottenere contributi per il 2018. Programma Adrion: al via il nuovo bando da 35 milioni per sostenere il turismo e lo sviluppo sostenibile nell’area Adriatico-Ionica, rimarrà aperto fino al 26 giugno. Caccia: piano straordinario per l’emergenza cinghiali e via libera al calendario venatorio regionale 2018-2019. Ricostruzione post sisma: prorogati i termini di fine lavori e la scadenza per la rendicontazione finale dei contributi per tutte le tipologie di imprese, comprese quelle del settore agricoltura, danneggiate dal sisma. Servizi sociali e sociosanitari: approvata l’assegnazione delle risorse del Fondo sociale regionale. Sanità: via libera dalla Giunta regionale alle regole per l’accreditamento degli enti che svolgeranno i corsi per l’utilizzo dei defibrillatori. Prevenzione: l’Emilia-Romagna punta ad estendere a tutti i neonati lo screening della funzione visiva. Disabilità: aiuti concreti alle persone sorde, più inclusione, diagnosi precoci e diffusione della lingua dei segni nei nuovi progetti di promozione sociale sperimentati in Emilia-Romagna. Welfare: nasce in Emilia-Romagna l’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità. Barriere architettoniche: 2 milioni di euro per installare ascensori e montascale negli stabili di edilizia residenziale pubblica. Sostenibilità: in Emilia-Romagna acquisti verdi per oltre 17,7 milioni di euro nel biennio 2016-2017. Premiate le amministrazioni virtuose. Territorio: piano di interventi da quasi 1 miliardo per infrastrutture, sicurezza del territorio, ambiente, alloggi pubblici, edilizia scolastica e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Appennino: dalla Regione 1,6 milioni per 13 progetti in difesa di boschi e foreste, altre risorse per 7 milioni e mezzo di euro in arrivo entro giugno. Ambiente: varata la nuova legge sulla Valutazione di impatto ambientale, semplificazione e tempi certi, informazione e partecipazione, monitoraggio e procedure online. Agroalimentare: la Regione Emilia-Romagna aderisce al “patto” in difesa dello zucchero Made in Italy. Slow Food: firmato un protocollo d’intesa per la valorizzazione del patrimonio rurale ed enogastronomico della regione. Riqualificazione urbana: al via all’ultima parte dei lavori per la rinascita del Garibaldi 2 a Calderara di Reno (Bo). Strade: operativo il piano da 8 milioni per i primi 177 interventi, dopo il maltempo del dicembre scorso, nel bolognese assegnati 281mila euro per 12 interventi. Fondazione vittime di reato: decisi 11 nuovi interventi di aiuto per oltre 80 mila euro, donazioni e la possibilità del 5 per mille anche per cittadini e associazioni. Formazione post diploma: il Ministero premia 7 percorsi realizzati in Emilia-Romagna, a un anno dal termine occupato l’82% dei diplomati, il 90% nei percorsi regionali premiati. Lavoro: riparte in Emilia-Romagna la formazione pubblica per l’apprendistato professionalizzante. Patto per il Lavoro: al via il cantiere sui giovani che coinvolge Regione, sindacati, imprese ed anti locali. Spending review: in tre anni, 445 milioni di euro di risparmio in Emilia-Romagna per l’acquisto di beni e servizi nella pubblica amministrazione. Spese legali: la Regione taglia gli incarichi esterni, previsto un risparmio di 500 mila euro l’anno. Scuola: un edificio più sicuro e bello per le elementari di Marmorta, a Molinella (BO), con 400mila euro riqualificata e adeguata la struttura alle norme antincendio. Turismo: approvata la graduatoria dei progetti di promo-commercializzazione turistica presentati dalle imprese che partecipano ai Programmi di attività 2018. Doc in Tour: 101 proiezioni per raccontare l’Emilia-Romagna attraverso fatti insoliti e temi di attualità con produzioni e autori del territorio.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe