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Ieri ho rilasciato all’agenzia Dire una dichiarazione, che è stata correttamente riportata in questo lancio di agenzia:
14:58 (ER) BOLOGNA. PD SMONTA ‘NO’ AUTOSTRADE A ALTERNATIVA AL PASSANTE.
PARUOLO: IERI HAN DETTO COSE NON VERE, NON ABBIAMO ANELLO AL NASO
(DIRE) Bologna, 28 nov. – Il Pd smonta il “no” di Autostrade ad un impiego del miliardo e 300 miliardo diverso dalla realizzazione del Passante nord di Bologna. Non ci stanno i dem a far passare la versione proposta ieri, all’assemblea dei costruttori bolognesi, da Roberto Tomasi (condirettore generale nuove opere di Aspi) per cui la societa’ e’ “la vittima mentre la colpa starebbe nei cambi di direzione imposti dalla politica”.
Perche’, obietta il consigliere regionale Pd Giuseppe Paruolo, per sostenere quella tesi, Tomasi “ha accuratamente omesso di citare alcuni aspetti importanti della storia, mentre ha raccontato altri passaggi forzandone l’interpretazione in modo non solo diverso dal vero, ma addirittura opposto alla verita’”.
E se si puo’ capire “che l’obiettivo di Autostrade sia quello di sedersi al tavolo della trattativa nella posizione piu’ forte possibile”, cogliendo l’occasione di ieri “per proporre il proprio punto di vista”, e’ bene che Autostrade sappia, “con simpatia, che non abbiamo l’anello al naso e proprio perche’ conosciamo la storia non ci sfugge anche la loro rilevante fetta di responsabilita’”, avverte Paruolo. Di qui l’invito ad avviare una “discussione in modo costruttivo, senza diktat argomentati in modo improbabile”. Ad esempio evitando “di far credere che la Ue si fosse espressa nel 2010 a favore del Passante mentre potrebbe avere dei dubbi su un ampliamento in sede (della tangenziale-autostrada, ndr), come ha sostanzialmente detto Tomasi ieri”. In realta’, segnala il consigliere Pd, la posizione della Ue e’ piu’ contraria alla versione finale del Passante nord, quello dell’ultima rivisitazione impallinato dai sindaci e rimesso in discussione dagli enti locali tra le proteste del mondo economico.
Paruolo rimette in fila un po’ di fatti e di carte: la lettera della Ue del 2010 fu “sventolata da Autostrade (e anche da alcuni nostri amministratori) come la prova che l’Ue volesse una versione piu’ corta del Passante di quella prevista dal Ptcp”. Inoltre, c’era una procedura d’infrazione alle norme della concorrenza aperta dopo un esposto di Legambiente: era dubbio che il Passante pensato nel Piano territoriale di coordinamento provinciale potesse essere una variante fuori sede dell’A14 e fosse invece da considerare come una nuova e diversa infrastruttura, che dunque avrebbe richiesto un nuovo bando e non l’affidamento al concessionario della A14.
Ecco, riepiloga Paruolo: “Nella versione ufficiale di allora, quella lettera imponeva di fare una versione molto piu’ breve del Passante del Ptcp. Ne consegue che il legittimo dubbio sulla posizione dell’Ue puo’ esserci proprio sull’attuale progetto preliminare del passante, tornato ad una lunghezza molto simile a quella del progetto originale del Ptcp, e non certo su un ampliamento in sede” della tangenziale-A14 che “non puo’ essere certo visto come una nuova autostrada”.
Insomma, “la verita’ e’ esattamente opposta all’interpretazione datane ieri da Tomasi, come potra’ agevolmente verificare anche dai comunicati stampa di Autostrade di qualche anno fa”. E di esempi, dice Paruolo, ce ne potrebbero essere altri. E Paruolo e’ “a disposizione” (quasi li sfida) se “Tomasi o altri di Autostrade avessero dubbi o volessero approfondire l’argomento”. Ad ogni modo, conclude, “buona trattativa e vediamo di trovare finalmente una soluzione praticabile per risolvere in modo definitivo la congestione del nodo autostrada-tangenziale bolognese”.
(Mac/ Dire) 14:58 28-11-15
Di questa dichiarazione, che come si vede entra nel merito, oggi sui giornali resta lo spunto polemico ma non l’argomento di sostanza, quindi riporto qui il lancio d’agenzia Dire per dare la possibilità, a chi fosse interessato a capire il merito della questione, ad accedervi di prima mano. Grazie in ogni caso, oltre alla Dire, anche al Carlino e a Repubblica per la citazione. Se poi Repubblica smettesse ogni volta che parla di me di citarmi come “il cattolico Giuseppe Paruolo” sarebbe meglio. Ma forse è a me che sfugge il carattere religioso del Passante Nord, abbiate pazienza…
[Gli articoli di oggi che riportano le mie dichiarazioni]