Il progetto di legge sulla
rete escursionistica regionale ha visto stamattina una lunga ed intensa udienza in cui decine di associazioni hanno espresso pareri e dato suggerimenti. Fatto salvo che una dicitura poco felice nella prima stesura ha rischiato di essere letta come problematica nei confronti degli amanti della mountain bike (con un riferimento impoprio al downhill che modificheremo), esiste invece ed è emerso con chiarezza anche stamattina il tema della relazione fra chi fruisce dei sentieri usando
l’energia delle proprie gambe (a piedi o in bicicletta che sia) e chi invece utilizza
mezzi a motore.
Credo vi siano tutte le premesse per cercare di venire incontro alle diverse esigenze e sollecitazioni, garantendo a tutti uno spazio di fruibilità e cercando di armonizzare le diverse modalità con la tutela della natura, il miglioramento della sentieristica e l’incentivazione al turismo. Per questo sarà importante dialogare e collaborare con le diverse associazioni rappresentative, ed è un bene che stamattina ci sia stata una chiara dimostrazione di interesse al dialogo da parte di tutti o quasi. Però è un percorso che va fatto nella verità e senza sostenere che le diverse forme di fruizione siano tutte uguali o paragonabili: una cosa è chi va a piedi o in bicicletta, altra cosa sono i mezzi a motore. Anche questa è una questione di buon senso.