;

Rete regionale trapianti: ripartire dopo la pandemia

17 Luglio 2021 Sanità

È arrivata la risposta all’interrogazione sul futuro della rete trapiantologica regionale che ho presentato in aprile. Una vicenda di cui ho diffusamente parlato in questo post e che riassumo brevemente: si tratta di ridefinire il futuro della rete trapiantologica regionale, rimasta in stand-by durante la pandemia – perché tutti gli sforzi si sono concentrati nel garantire le prestazioni sanitaria necessarie – e che adesso va qualificata, potenziata e non parcellizzata.

Ho posto domande alla Giunta in modo preciso e articolato, chiedendo di conoscere quali siano il piano di lavoro, le eventuali linee guida e i tempi previsti per il gruppo di lavoro, guidato dal direttore generale Cura della persona, salute e welfare, che si occuperò di ridefinire la rete trapianti regionale. Se sia previsto che tale gruppo di lavoro riferisca alla competente Commissione IV (Politiche per la salute e Politiche sociali) dell’Assemblea legislativa. In quale sede e con quali modalità si ritiene possa essere discussa e definita la visione di politica sanitaria cui orientare lo sviluppo della Rete Trapiantologica Regionale, nell’ottica di qualificare i singoli nodi della rete ma al tempo stesso evitando parcellizzazioni e duplicazioni.

A queste domande precise l’assessorato Sanità risponde in verità in modo abbastanza generico. “Si ritiene opportuno procedere a un’analisi complessiva degli aspetti organizzativi della rete donativo trapiantologica regionale … con lo strumento del gruppo di lavoro” dice la risposta. “I lavori del gruppo”, continua la risposta “che si conta di attivare entro l’autunno compatibilmente con i futuri scenari emergenziali potranno essere portati a conoscenza della competente commissione assembleare per il tramite degli organi istituzionali”, che sono per l’appunto l’assessore alla Sanità e il direttore generale dell’assessorato.

La buona notizia è che il gruppo forse comincerà i suoi lavori in autunno, e speriamo che assessore e direttore vengano a riferirne i risultati in Commissione Sanità. Ma non c’è ancora una data certa d’inizio dei lavori e sullo sfondo, ovviamente, c’è la pandemia ancora da gestire. Quindi, se davvero vogliamo potenziare la rete trapiantologica regionale, sarebbe bene non ritardare oltre l’avvio dei lavori del gruppo, per cominciare subito a discutere e definire la visione di politica sanitaria cui orientare lo sviluppo della rete regionale trapianti. Mi auguro si tenga conto di questa sollecitazione.

Qui c’è l’interrogazione che ho presentato e qui la risposta ricevuta dalla Giunta.

Print Friendly, PDF & Email
Ti piace? Condividi:

, Sanità

Comments are closed.