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La vittoria al primo turno di Virginio Merola ha stupito tanti, anche fra coloro che avevano auspicato questo risultato. Non era la prima volta, infatti era già successo in occasione della netta affermazione alle primarie. C’è da rifletterci, e comunque io spero e credo che le sorprese in positivo non siano finite: dunque anzitutto auguri e in bocca al lupo a Virginio Sindaco di Bologna!
Naturalmente non mi sfugge il contesto di difficoltà in cui questa vittoria è arrivata, al termine di una fase tormentata e di un lunghissimo commissariamento, nè mi sfugge la necessità di curare le ferite che questa fase ha lasciato negli elettori (e che potranno essere guarite in un solo modo: governando bene). Segnali che sono stati sottolineati da più commentatori, insieme alla evidenziatura dell’apporto dato alla vittoria dalla lista di Amelia Frascaroli + Sel e dalle altre liste. D’accordo, tutto vero: ma proprio in ragione di questa situazione difficile siamo di fronte ad un risultato straordinario, e notevolissima è la prestazione della lista del Pd che comunque incassa il 38% abbondante. Onore al merito dunque. Io notoriamente non sono un baciapile, ma credo che qui davvero si debba riconoscere il merito di Virginio Merola, di Raffaele Donini, dei candidati del Pd da Maurizio Cevenini in giù, di tutti i volontari che si sono impegnati spesso lontano dai riflettori.
In questo contesto, francamente mi fanno sorridere alcuni commenti del giorno dopo. C’è chi si affanna a sottolineare che la vittoria al primo turno è avvenuta per un solo migliaio di voti, glissando sui 42 mila voti di distacco inflitti a Manes Bernardini e sui risultati deludenti del Pdl e degli altri candidati più o meno civici. Vi ricordate il ministro Calderoli che aveva detto che Bernardini poteva vincere al primo turno? L’ho fatto osservare ad alcune persone, e tutti hanno risposto che vabbè, era chiaramente solo propaganda: Calderoli mica ci credeva davvero, l’ha detto solo per caricare i suoi. Evidentemente c’è chi trova normale che i politici dicano bugie per propaganda, e la Lega deve ormai esserci abituata a forza di stare cheek to cheek con Berlusconi. Io invece non lo trovo normale.
Sarò (anch’io) ingenuo, ma a me piacciono i (non tanti) politici che cercano sempre di dire la verità, e che non sparano balle solo per convenienza. In questo contesto, ci sta ad esempio riconoscere che la propria parte può fare degli errori, e che su alcune questioni capita che gli avversari abbiano delle ragioni. Faccio un esempio pratico e mi rivolgo ai grillini: vi siete accorti che Merola ha citato come primo provvedimento l’eliminazione dei pass per l’accesso al centro a se stesso, assessori e consiglieri? Non è una vostra proposta: è forse per questo che non avete detto nulla a riguardo?