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Tante nuove misure per i cittadini nel bilancio 2020

5 Dicembre 2019 Economia

Via libera al bilancio 2020 della Regione Emilia-Romagna, una manovra da 12,2 miliardi di cui 8,4 per la sanità. Non un euro di tasse in più, come avvenuto in tutti i cinque anni della legislatura, ma anzi lo stanziamento dei fondi per rendere strutturali misure che fanno risparmiare agli emiliano-romagnoli oltre 80 milioni di euro l’anno, più di 240 milioni nel prossimo triennio. Abolizione dei superticket sanitari (33 milioni), dimezzamento dell’Irap per aziende, artigiani e commercianti in montagna (12 milioni), abbattimento delle rette dei nidi (18 milioni), bonus affitto per le famiglie in difficoltà (12 milioni) e bus gratis per gli abbonati al servizio ferroviario regionale (6,2 milioni). Provvedimenti, come nel caso dei superticket e delle rette dei nidi, sui quali l’Emilia-Romagna ha aperto la strada a decisioni cui lavora il Governo nazionale e che se approvate potrebbero liberare qui ulteriori risorse già nei prossimi mesi.

Il bilancio prevede investimenti per 1,4 miliardi di euro nel prossimo triennio e il consolidamento di politiche che danno un aiuto concreto a persone, famiglie e imprese in tanti settori: sanità, lavoro e mondo produttivo, mobilità sostenibile, ambiente e territorio, infrastrutture, big data e digitale, cultura, sport, scuola e giovani.

Grazie ai conti in ordine – l’indebitamento continua a scendere, altri 50 milioni di euro in meno solo nel 2020 – è possibile l’alleggerimento del carico fiscale, e il varo di misure espansive e di potenziamento del welfare, nonché l’aumento della capacità di spesa per investimenti. Spazio di manovra che permette di aumentare di 13 milioni i fondi per il piano di riqualificazione dei lungomare nei Comuni di tutta la Costa adriatica (33 in totale). Di destinare altri 14 milioni di euro al Tecnopolo di Bologna, attorno al quale sta nascendo l’Emilia-Romagna Data Valley. Di stanziare 100 milioni per la realizzazione del progetto definitivo della Cispadana e oltre 3 milioni per misure di prevenzione e contrasto alla presenza della cimice asiatica nei nostri campi. Oltre al fondo da 10 milioni di euro per contributi alle giovani coppie che risiedono o decidono di vivere nei comuni montani per l’acquisto o la ristrutturazione della casa (fino a 30 mila euro a fondo perduto, il bando a inizio anno).

Continuano a crescere i fondi per la cultura (4,3 milioni), anche per programmi da realizzare insieme agli enti locali in occasione di Parma capitale italiana della cultura nel 2020, quando cadranno anche i cento anni della nascita di Federico Fellini e Tonino Guerra, e, nel 2021, i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Così come viene rafforzata la scelta di puntare sui grandi eventi, soprattutto sportivi, per valorizzare i territori anche dal punto di vista turistico (come con il Giro d’Italia ed il raduno nazionale degli alpini a Rimini).

Consolidamento e potenziamento degli interventi anche in sanità (investimenti per 318 milioni di euro), sulle politiche sociali (68,7 milioni di euro) e sul contenimento tariffario dei servizi attraverso il fondo per la non autosufficienza (460 milioni annui). E ancora, si registrano investimenti in particolare contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio (circa 66 milioni, 3 in più rispetto allo scorso anno), per le infrastrutture viarie (circa 10 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade), il sostegno alla fase di riordino istituzionale, il mantenimento delle politiche di sviluppo per l’impiantistica sportiva e turistica.

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