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La fotografia di Mario Rebeschini in mostra per la Festa della Donna

1 Marzo 2024 Comunicazione

Mario Rebeschini è un bravissimo fotografo bolognese. Le sue foto abbracciano il fotogiornalismo di strada, quello in cui un fotografo deve decidere da che parte stare, e i suoi temi di lavoro spaziano dal Po e il suo Delta all’agricoltura; mondo del lavoro, politica, giovani e anziani; Rom, stranieri, emarginazione, religione; Forze Onu, Sud America, Cina, Mongolia, Vietnam, Africa. Ha pubblicato numerosi volumi di fotografia e fotoreportage, tra cui La città nella piazza (gli anni ’70-80 di una città che era ancora capace di lottare); Modi e Mondi (60 interviste a lavoratori stranieri che ce l’hanno fatta); Cento volte Cento, Non solo Cento e La tradizione ritrovata (tre volumi di fotogiornalismo alla scoperta di Cento, Ferrara, Bologna e Modena); Io credo (sulle religioni arrivate in Italia con gli stranieri). Tra le molte mostre fotografiche, cito solo Fotogrammi d’Africa (per Unicef); Degrado, emarginazione, violenza (per i Martedì di San Domenico); Il bambino dove lo metto (sui bambini abbandonati negli ospedali albanesi); Rom e Sinti: Zingaro chi sei? (per il Comune di Bologna); Le case-famiglia di don Benzi (per la Comunità Giovanni XXIII); I cieli sopra Bologna (momenti di vita religiosa nella città del terzo millennio). Senza contare i numerosi premi vinti.

In questi giorni, dal 29 febbraio al 15 marzo 2024, la sede dell’Assemblea Legislativa – Viale Aldo Moro, 50 Bologna – ospita la mostra Donna di Mario Rebeschini (ingresso gratuito dal lunedì al venerdì con orario 9 – 18; chiuso sabato e festivi).

In mostra in Assemblea legislativa sono presenti una trentina di foto di donne, le più “rappresentative dell’universo femminile visto dagli occhi di Rebeschini nel corso della sua lunga carriera di fotoreporter: donne che pregano, ballano, lavorano, vanno a cavallo, mamme, volontarie, amiche, spose, scienziate, sdaure, e persino la Befana! Le fotografie di Mario ci raccontano quanto sia bello, sorridente, vario e creativo il mondo di noi donne. È indispensabile riappropriaci di questa nostra dimensione, di questa capacità di trasmettere vitalità in quello che siamo e che facciamo ogni giorno, anche se spesso ne siamo inconsapevoli perché talmente prese dal fare, dal dovere apparire o da altre gabbie da cui non riusciamo ad uscire” (Giulia Ferraresi, curatrice della mostra).

“Nell’immagine che ci viene proposta da Rebeschini c’è l’essenza del fotografo che ci mostra un qualcosa dal suo punto di vista, che non è mai invadente e non snatura la realtà. In ottica molto più bolognese, si potrebbe dire che Rebeschini, più di altri, è stato il fotografo che ha saputo mostrare al meglio l’interculturalità e il grande fenomeno migratorio nel momento in cui stava iniziando a trasformare la nostra società e il nostro vissuto quotidiano. L’occhio di Mario (non solo l’obiettivo) non si è fermato al puro dato di cronaca, alla prima evidenza, all’apparenza. Ha saputo andare molto più a fondo, grazie proprio alla sua capacità di entrare in relazione” (Silvestro Ramunno. Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna).

Peraltro, Mario Rebeschini è un amico da tantissimi anni, sono davvero tanti i momenti che abbiamo condiviso insieme a lui e sua moglie Claudia, e sono tante (e belle) anche le sue foto che mi hanno riguardato, da quelle al mio matrimonio fino a quelle della campagna elettorale. Ed è stato bello, all’inaugurazione della mostra, riconoscere anche persone amiche fra le donne immortalate nelle sue splendide immagini.

Insomma, sarebbe un peccato perdersi la mostra, presso la quale è possibile ritirare una copia gratuita del bel catalogo, un vero e proprio volume ricco di belle foto di questo grande fotografo.

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