;
L’Assemblea legislativa ha approvato il 25 luglio la manovra di assestamento e prima variazione generale di bilancio di previsione 2023-2024-2025 della Regione Emilia-Romagna. La manovra proposta dalla Giunta consiste in 125 milioni di euro. Queste le principali voci: 28 milioni per il Fondo regionale per la non autosufficienza; 20,7 milioni a favore del trasporto pubblico locale; 18 milioni per il finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai LEA (livelli essenziali di assistenza); 7 milioni per le politiche per gli affitti; 8,5 milioni per trasferimenti alle Province; 5 milioni per trasferimenti ad AIPO (l’agenzia interregionale per il fiume Po) per la cura del territorio; 8 milioni per le somme urgenze alla Protezione Civile; 9 milioni per i servizi educativi per l’infanzia e per interventi volti a facilitare l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative; 5,5 milioni per contributi e attività nel settore della cultura; 3,2 milioni per la promozione di grandi eventi sportivi e di eventi di rilievo regionale e locale; 3,1 milioni per l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica; 2,7 milioni a favore del piano telematico regionale; 5 milioni a favore di Arpae. Infine, 20 milioni per l’edilizia sanitaria e il suo efficientamento energetico.
L’Assemblea ha approvato in mattinata anche il Rendiconto 2022, che aveva già ottenuto giudizio di parifica da parte della Corte dei Conti. L’Emilia-Romagna ha chiuso il bilancio 2022 con un saldo di competenza positivo, tra entrate e uscite, di 107 milioni di euro, risultato raggiunto grazie a un attento monitoraggio della spesa durante l’intero esercizio finanziario e senza far ricorso a nuovo indebitamento, che anzi si conferma in costante flessione: -28,6 milioni di euro rispetto al 2020, attestandosi a 439 milioni di euro. Per uno dei livelli di debito pro-capite più basso tra le Regioni italiane. La solidità del bilancio regionale è resa evidente anche dall’ammontare complessivo delle risorse accantonate, pari a quasi 595,5 milioni di euro; dai fondi utilizzati per la gestione corrente e in conto capitale, a partire dal pagamento dei fornitori nei tempi previsti. Bene, infatti, l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali. La Corte attesta non solo il rispetto medio dei tempi previsti ma anche un ulteriore miglioramento dei risultati già conseguiti: 14,2 giorni rispetto ai 30 massimi fissati per legge. L’Elevata capacità gestionale è evidenziata anche dagli indicatori di “performance” finanziaria che rilevano un alto grado di realizzazione delle entrate (oltre 90%) e delle spese previste (oltre 81%). Il risultato di amministrazione evidenzia, infine, un avanzo di oltre 1.055,2 milioni di euro, tutti a destinazione vincolata.
Riporto il commento del presidente Stefano Bonaccini e dell’assessore al bilancio Paolo Calvano: “Grazie ai conti in ordine e all’efficace gestione sancita anche dalla Corte dei Conti nel recente Giudizio di parifica, con la manovra di assestamento rispondiamo a nuove emergenze, a partire dall’alluvione, e ai bisogni sociali senza rinunciare a politiche di sostegno al lavoro, alle imprese e alle comunità locali. L’obiettivo è quello di garantire una crescita sostenibile che vada di pari passo con la coesione sociale e territoriale. Tutto questo coprendo i mancati trasferimenti statali, dalla sanità ai trasporti. In un quadro di incertezza che sconta le conseguenze della guerra in Ucraina voluta dalla Russia, l’inflazione che ha toccato record a due cifre e il rialzo dei tassi d’interesse. Insieme a tutte le Regioni, al di là del colore politico, stiamo chiedendo al Governo di investire nella sanità pubblica, con i mancati rimborsi Covid e dei costi energetici che hanno fortemente inciso sui bilanci sanitari, mentre per quanto l’Emilia-Romagna chiediamo risorse certe per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni di maggio e il 100% dei rimborsi a cittadini e imprese: questa terra ha dimostrato una resilienza straordinaria mantenendo livello di crescita e occupazione fra i primi nel Paese, ma adesso servono risposte concrete per la ricostruzione”.