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L'identità del PD è a rischio, sarebbe un errore tornare al passato

22 Dicembre 2022 Interviste

A proposito del percorso congressuale intrapreso dal PD, è uscita ieri sul Resto del Carlino – Bologna una mia intervista che riporto di seguito.

Paruolo “A rischio l’identità del Pd
C’è chi vuole tornare al passato”

Il consigliere regionale, membro della minoranza interna: “Il pluralismo è una ricchezza, non un problema. Sbagliato rimpiangere una purezza della sinistra e sognare un partito radicale. Noi sosterremo Bonaccini”

di Luca Orsi

Giuseppe Paruolo – consigliere regionale del Pd, esponente della minoranza interna – guarda “con preoccupazione al rischio di snaturamento cui sta andando incontro il nostro partito”.

Che cosa non va?

“Trovo pericolosa l’idea di mettere in discussione la Carta dei valori, la base fondativa del Pd. Vuole dire mettere in discussione l’identità stessa del partito”.

È il timore espresso da Castagnetti e dagli ex popolari.

“Posizione del tutto condivisibile. Come quelle che anche Arturo Parisi sta manifestando”.

Chi sta sbagliando?

“Chi imputa la sconfitta elettorale, da cui non ci siamo ancora ripresi, al pluralismo interno. Ritenendolo un problema e non una ricchezza. Una posizione che nasconde un grosso rischio”.

Quale?

“Vedo la volontà di un ritorno al passato, a una ‘purezza’ della sinistra, come ricetta per riavvicinare l’elettorato. Occorre invece recuperare l’ispirazione originaria, rinnovarla e finalmente realizzarla”.

L’elettorato dem, però, ha abbandonato la nave.

“Il problema fondamentale del Pd nei confronti degli elettori è la mancanza di coerenza emersa fra le cose dette e quelle praticate. Non certo il mix di ideali e culture che sono state alla base della nascita del partito”.

Teme uno spostamento della barra troppo a sinistra?

“Tanti mirano a questo. Da anni c’è un’operazione anche esterna di lobbying, esplicita e dichiarata, a sostegno di alcune candidature, che ora mira direttamente alla segreteria del Pd”.

Per esempio?

“Non è un mistero che anche Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale, sia stata sostenuta dalla fondazione americana Social Changes”.

Con quale obiettivo?

“Si vuole un ritorno al radicalismo di sinistra, declinato soprattutto sui diritti civili. Con il rischio evidente che il Pd si trasformi in un partito radicale, escludente per chi farà fatica a ritrovarsi in quel perimetro”.

C’è il rischio di una scissione dei cattolici democratici?

“Ritengo sia in corso un’Opa sul Pd, per trasformarlo in qualcosa di diverso. Con il rischio di minare alla base la possibilità di stare ancora insieme”.

Sosterrete quindi la candidatura di Stefano Bonaccini?

“Sì. Nei prossimi giorni motiveremo pubblicamente le ragioni della nostra scelta”.

Cosa pensa del ritorno nel Pd degli ex oggi in Articolo 1?

“Nessun problema al loro rientro. Mi troverei però in imbarazzo se, nella sostanza, la richiesta fosse che sia il Pd a entrare in Articolo 1”.

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