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Cari tutti, è arrivato il freddo dell’inverno e non ci sono grandi buone notizie con cui scaldarci, ma teniamo botta e andiamo avanti sperando in tempi migliori. Intanto è tempo del nostro consueto aggiornamento mensile.
Mentre il governo Meloni vara la legge finanziaria, con provvedimenti che ogni tanto qualcuno si stupisce essere di destra (che scoperta) ma anche con alcune suggestioni valide come quella del quoziente familiare (argomento che – al di là della concreta applicazione, che poi vedremo – avremmo fatto bene a promuovere noi per primi), noi cosa abbiamo imparato dalla sconfitta e come affrontiamo la nuova situazione? Il congresso del PD si va delineando, ma molti dei segnali arrivati fin qui sono decisamente preoccupanti.
Ho già detto mille volte che il problema fondamentale del PD è quello dell’incoerenza fra quanto si predica e quanto si pratica. E quindi non capisco che bisogno ci sia di mettere mano a statuto e carta dei valori: a mio avviso la carta fondativa del 2007 ha come unica carenza quella di non essere stata sufficientemente applicata. Peraltro, se la prospettiva è il rientro di persone che un tempo erano già nel PD e poi ne sono uscite (questo è il senso, ritengo, di aver indicato Speranza insieme a Letta come garante del percorso) non vedo perché serva modificare la carta fondativa per poterli riaccogliere. Invece si insiste sull’argomento costituente, direttamente con la nomina di un comitato ultra-pletorico, oppure indirettamente con proposte come la modifica del nome. A parte che è illusorio ridurre il problema solo al “branding” mentre è invece sostanziale, di fatto cambiare nome implica dover riscrivere la carta fondativa. Perché? La sensazione è che chi promuove questa strada voglia non solo includere forze nuove, ma anche scaricare una parte degli attuali compagni di viaggio, concetto che qualcuno (l’europarlamentare Benifei) ha espresso anche chiaramente in una intervista. Sono tutti segnali che confermano che l’Opa in corso sul PD di cui ho parlato più volte, con radici anche oltreoceano, persegue uno snaturamento del partito, in una direzione che non condivido.
La domanda di fondo che mi faccio ora è se le schermaglie fra candidati veri e potenziali alla segreteria copriranno la potenziale deriva negativa sulle questioni di sostanza che qualcuno sta perseguendo, magari ammantandola di suggestioni come la ricerca di una nuova sinistra o un ritorno a ipotetiche radici, oppure se il confronto sarà vero e sostanziale. Serve davvero un chiarimento, perché non se ne può più di epuratori che predicano l’unità, di correntisti che chiedono il superamento delle correnti, di raccomandati che si spacciano per meritevoli, di purezza ideologica predicata da chi nel PD è stato via via veltroniano, franceschiniano, bersaniano, renziano, zingarettiano e lettiano a seconda delle stagioni. Insomma, se il congresso prossimo venturo riuscirà ad essere un passaggio utile e salutare per il PD oppure solo una pantomima lo vedremo nelle prossime settimane. Speriamo bene.
Come racconto sul mio sito, ci sono infrastrutture viarie attese da decenni che tardano a essere completate, nonostante comportino evidenti benefici in termini di mobilità e sostenibilità ambientale. L’asse Lungosavena ne è un esempio evidente. Se si riuscisse finalmente a completarlo, infatti, non solo si disporrebbe di un efficace collegamento con diversi poli generatori e attrattori di traffico, ma ci sarebbe finalmente un modo per collegare direttamente un’area a nord di Bologna con una a sud: è un peccato che una infrastruttura quasi completa e a cui mancano ormai pochi tasselli continui a rimanere incompiuta. Nella mia interrogazione chiedo alla Giunta a che punto siamo con i due lotti che ancora mancano, il lotto 3 e il lotto 2bis: vorrei avere ragguagli sulle progettazioni precedentemente adottate e sul perché siano state abbandonate; per quale motivo si siano dilatati i tempi di realizzazione; quanto impatti l’aumento dei prezzi dei materiali edili e quanto manchi al completamento di entrambi i lotti. Vi terrò aggiornati.
Leonardo è il supercomputer europeo inaugurato nei giorni scorsi presso il Tecnopolo di Bologna, che raggiungerà la piena operatività a fine marzo 2023. Con Leonardo, l’Emilia-Romagna ospita uno dei tre precursori europei dei sistemi di classe exascale, finanziati dalla EuroHPC Joint Undertaking e dal ministero dell’Università e della Ricerca. Il sistema ha una performance teorica di calcolo clamorosa: oltre 174 petaflop, dove 1 petaflop equivale e mille trilioni di operazioni in virgola mobile al secondo. Il progetto fa parte delle azioni che l’Unione Europea sta mettendo in atto per sostenere la diffusione dell’High Performance Computing come forza trainante per la crescita e l’innovazione. Il 50% della potenza di calcolo di Leonardo sarà a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane; il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei. Al termine della cerimonia di inaugurazione, è stato firmato un primo accordo di trasferimento tecnologico con una ditta farmaceutica per accelerare la ricerca contro le pandemie e lo sviluppo di nuovi farmaci per malattie ad alto fabbisogno di cura. Ma vi sono molti altri potenziali campi di applicazione, e infatti la sfida è ora quella di utilizzare al meglio questa enorme potenza di calcolo: non è una sfida semplice. Leggi la news completa sul sito della Regione.
Il Piano regionale per il contrasto alle povertà per il triennio 2022-2024 è il documento di programmazione degli interventi per sostenere le persone in difficoltà economiche e contrastare le marginalità, approvato in Assemblea legislativa durante l’ultima seduta d’Aula. Ha una dotazione finanziaria di quasi 137 milioni di euro e dà attuazione al Piano nazionale povertà 2021-2023. Tre le principali novità: il potenziamento del servizio sociale professionale, l’inserimento tra i Leps (livelli essenziali delle prestazioni sociali) del Pronto intervento sociale e del Servizio di accompagnamento delle persone senza dimora all’iscrizione anagrafica. Vengono introdotti anche i centri servizi per il contrasto alla povertà, ed inoltre si punta sul recupero alimentare, con un lavoro congiunto tra distretti, empori solidali, reti Caritas e altri.
Siamo ormai giunti a metà del mandato quinquennale, ed è tempo di tirare qualche somma anche per quanto riguarda me. Ringrazio innanzitutto le tante amiche e amici che con i loro preziosi suggerimenti mi hanno consentito di occuparmi di temi importanti e necessari, concretizzati nei 21 atti ispettivi e nei 6 atti di indirizzo di cui sono stato primo firmatario. Fra le vicende che ho seguito, mi piace citare il reinserimento di Silvana e Sergio nel centro diurno frequentato da una vita: erano stati allontanati perché disabili over 65, argomento su cui ho promosso una risoluzione per tenere sempre come riferimento il progetto di vita personalizzato delle persone con disabilità. E poi il sostegno alle case-famiglia e al sistema di accoglienza dei minori; l’invito a rendere più equa la tariffazione dell’acqua per uso domestico; la semplificazione della burocrazia del Superbonus 110%; il sostegno ad enti locali, associazioni e famiglie che stanno accogliendo profughi ucraini; gli indennizzi alle famiglie alluvionate di Budrio; i diritti dei lavoratori di Medicina quando all’inizio della pandemia fu chiusa come zona rossa. E ancora, l’insistenza su una mobilità più sicura e sostenibile, l’urgenza di completare infrastrutture viarie strategiche come la rotatoria del casello Interporto e l’asse Lungosavena, una sanità più efficiente e digitalizzata, ad esempio migliorando le funzionalità del Fascicolo sanitario elettronico e le prenotazioni online, rendendo rimborsabili i microinfusori insulinici per i diabetici di tipo 2, sostenendo servizi fondamentali quali l’ossigenoterapia iperbarica e la rete trapiantologica regionale. Sul mio sito racconto tutto, con il supporto di alcune infografiche, riportando anche dati sull’operatività dell’intero gruppo consigliare PD.
Agricoltura: in arrivo nuovi mercati contadini a km zero in oltre 100 piazzole dedicate. Ambiente: Arpae cerca osservatori volontari della neve. Obiettivo creare una vasta rete per ampliare l’attuale monitoraggio costituito da stazioni automatiche. Come dare la propria disponibilità. Bando casa in montagna: le informazioni per i cittadini che hanno fatto domanda. La graduatoria sarà approvata entro dicembre 2022. Bilancio regionale: per il 2023 tasse regionali ferme, investimenti per 2 miliardi di euro, in sicurezza i conti della sanità. Digitale: After Digital days, a Faenza la seconda tappa dal 1^ al 3 dicembre. Disabilità: percorsi di transizione dalla scuola al mondo del lavoro, 4 milioni di euro per accompagnare i giovani. Giovani: tra incertezza e voglia di ristabilire i rapporti, i risultati dell’indagine realizzata con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale. Oltre 15mila ragazze e ragazzi coinvolti. Malati di alopecia areata: un fondo regionale per l’acquisto di parrucche, contributo fino a 400 euro. Disponibile anche per coloro che l’hanno già acquistata nel 2022. Neonati prematuri: in Emilia-Romagna diminuiscono i parti pretermine e quasi l’85% delle nascite avviene nei Centri Hub. Partecipazione: online il nuovo bando regionale. Le richieste di contributo entro il 6 dicembre. Premialità per la costituzione di comunità energetiche o gruppo di autoconsumo collettivo. PNRR: all’Emilia-Romagna quasi 24 milioni di euro per progetti di ricerca in sanità. Protezione civile: sulle tracce delle persone scomparse, in Emilia-Romagna 53 nuovi cani da soccorso. L’abilitazione dopo tre weekend di prove. In totale sono 177 le Unità cinofile presenti in regione per la ricerca e il salvataggio. Salute: dal 1^ gennaio 2023 cambia il programma di screening per il tumore della cervice uterina. Prima chiamata a 30 anni per le donne 25enni già vaccinate entro i 15 anni con almeno due dosi contro il Papilloma virus. Salute: via agli Stati generali della salute in Emilia-Romagna. Confronto con cittadini, territori, chi ci lavora, la comunità scientifica. Obiettivo: un progetto condiviso per rafforzare il sistema sanitario regionale. Scuole di musica: per il riconoscimento regionale 2023-2024 applicativo attivo dal 17 gennaio 2023. Le nuove domande e richieste di mantenimento possono essere presentate online fino all’1° marzo. Start-up: sostenibilità, ambiente, cultura: dalla Regione 5 milioni di euro per le start-up più innovative. Al via un nuovo bando. Statistica: la struttura delle famiglie emiliano-romagnole, i dati aggiornati al 2022. Sono oltre 2 milioni, composte in media da 2,17 persone. Tecnopolo: inaugurato il supercomputer Leonardo al Tecnopolo di Bologna, col presidente Mattarella. Capacità di calcolo senza precedenti. Trasporti: come usano treni e bus i cittadini dell’Emilia-Romagna? Al via l’indagine per disegnare la mobilità futura. Un mese di rilevazioni, dal 15 novembre al 16 dicembre, per costruire una mappa degli spostamenti e informare su servizi e agevolazioni del trasporto pubblico locale.
Il 25 novembre è ricorsa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I dati elaborati dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere fanno riflettere: in Emilia-Romagna sono 4.934 le donne che nel 2021 hanno contattato un Centro antiviolenza, oltre 300 in più rispetto all’anno precedente. Mentre sono state 1.667 le chiamate al numero 1522 del Dipartimento nazionale per le pari opportunità, di cui 994 da parte di donne vittime di violenza o stalking. In crescita anche le donne ospiti di Case rifugio, in prevalenza straniere: 320 nel 2021 contro le 301 dell’anno precedente. E quelle accolte in un Centro antiviolenza: 2.646 (2.335 nel 2020). Sono dati scoraggianti che raccontano un fenomeno in crescita, senza contare nemmeno la parte che rimane purtroppo ancora sommersa. Fra le iniziative dell’Assemblea legislativa segnalo Come l’acqua. Le donne (in)visibili dell’Iran, una mostra fotografica composta da 60 fotografie scattate da donne iraniane che raccontano la condizione della donna nel loro paese, visitabile nella sede di Aldo Moro 50 fino al 2 dicembre (ore 9-18) e il convegno La storia mutevole e vigorosa della donna in Iran di sabato 3 dicembre, a conclusione della mostra.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe