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Cari tutti, spero siate riusciti a staccare un po’ in questa estate caratterizzata da caldo torrido e temporali estremi, stretta fra il Covid che continua e la voglia di viaggiare, contesa fra il desiderio di vacanza e le preoccupazioni (anche politiche) per il nostro futuro. Eccoci comunque al consueto appuntamento con l’aggiornamento mensile.
Confesso di essere in difficoltà a parlare delle prossime elezioni del 25 settembre. Lo sono perché, da un lato, è vero che la destra rappresenta una prospettiva per nulla rassicurante, per usare un eufemismo, e dovremmo tutti concentrare ogni energia per provare a batterla nella competizione elettorale. Ma, dall’altro lato, l’alternativa che noi del PD proclamiamo di rappresentare si è concretamente tradotta in una lunga serie di errori legislativi, programmatici, sulle alleanze, via via fino alla messa a punto di liste a mio avviso nettamente inadeguate. Perfino io, che sono un fondatore ed un esponente istituzionale del PD, faccio fatica a trovare fra i nostri candidati a Bologna – ossia fra coloro che dovrebbero rappresentarmi – qualcuno o qualcuna in cui possa un po’ riconoscermi.
Ma approfondire oggi questi discorsi, spiegando i diversi errori commessi e decodificando i diversi segni preoccupanti su ciò che noi stessi dovremmo essere e rappresentare, rischierebbe di apparire come un invito a rivolgere altrove la propria attenzione elettorale. E siccome non è questa la mia intenzione, taccio, rinviando a dopo il 25 settembre ogni ulteriore approfondimento. Ora affrontiamo questa campagna elettorale, sperando che si riesca a parlare delle tante questioni concrete che toccano da vicino i cittadini e le famiglie, senza inseguire le false piste che paiono andare tanto di moda. Dopodiché affidiamoci al buon senso (ma forse nella situazione in cui siamo bisognerebbe dire al buon cuore) degli elettori. Dopo le elezioni occorrerà fare le molte valutazioni che – a mio parere – siamo urgentemente chiamati a fare. Per adesso, buon voto!
In una mia interrogazione avevo chiesto alla Giunta di intervenire per consentire a due persone con disabilità, Sergio e Silvana, di continuare a rimanere nel centro diurno che hanno frequentato da oltre vent’anni, dove hanno creato legami affettivi, consuetudini e amicizie e dal quale sono stati esclusi appena hanno compiuto 65 anni. Si tratta insomma di dare applicazione concreta alla risoluzione a mia prima firma che è stata approvata all’unanimità in aprile e che definisce chiaramente come la continuità del progetto personalizzato debba prevalere rispetto a logiche rigidamente burocratiche, per le quali a 65 anni diventi “vecchio” e puoi essere spostato in una struttura per anziani, indipendentemente dai tuoi desideri e da quanto a più riprese stabilisce la normativa regionale e nazionale. Segnalare due casi concreti è il modo migliore per verificare se alle buone intenzioni seguono poi pratiche conseguenti oppure no. Purtroppo, in merito alla vicenda di Sergio e Silvana, la risposta dell’assessorato è deludente: nonostante la Regione affermi che la soglia dei 65 anni sia stata abolita, queste due persone sono state allontanate dal centro diurno che frequentavano proprio allo scoccare della fatidica età. E il “progetto personalizzato” viene evocato proprio per giustificare tale scelta, in modo piuttosto surreale, visto che loro nel centro anziani non ci vogliono andare. Sul mio sito qualche riflessione in più su questa ingiusta vicenda e sul ruolo attivo che invece la Regione dovrebbe assumere.
In una mia interrogazione avevo chiesto a che punto siamo con l’attivazione dei corsi universitari per la formazione di interpreti LIS (Lingua Italiana dei Segni), previsti dal decreto interministeriale del 10 gennaio scorso, che ha posto come requisito per esercitare questa professione l’acquisizione di specifici titoli universitari. La scelta del Ministero aveva già portato alla sospensione delle qualifiche di formazione regionali previste in precedenza, peraltro non particolarmente fortunate in termini di concreta attuazione, anche se sulle motivazioni di questa difficoltà ci sono pareri diversi. Nella risposta l’assessorato si dichiara “consapevole dell’importanza del tema” e comunica di aver “sottoposto il tema ai rettori degli Atenei regionali”, che “hanno espresso interesse confermando l’impegno a valutare la fattibilità della realizzazione dei corsi sperimentali nelle more che venga definita la nuova classe di laurea”. Ora occorre procedere concretamente e passare dalle parole ai fatti, in una collaborazione fra Regione ed Università che a mio avviso dovrebbe vedere anche un coinvolgimento organico dell’ENS regionale, come ente di riferimento per le persone sorde e per la LIS. In questo mio post maggiori dettagli e la risposta dell’assessorato.
2 Agosto: 42mo anniversario della strage alla stazione di Bologna, l’Emilia-Romagna non dimentica. Agricoltura: danni da fauna selvatica, bando per contribuire all’acquisto di protezioni. A disposizione 350mila euro per proteggere produzioni vegetali e zootecniche, compresi anche gli allevamenti ittici. Ambiente: Mettiamo radici per il futuro, nuovo bando per piantare alberi in aree di proprietà o disponibilità delle imprese. Contributi per 500mila euro, con un cofinanziamento del 60%. Domande entro il 30 settembre. Ambiente: nuovo bando rivolto a Comuni e Unioni per la conservazione e la valorizzazione di geositi e grotte. Domande entro il 30 settembre, per attività da realizzare nel corso del 2023. A disposizione 100mila euro. Ambiente: qualità dell’aria, nuovo bando della Regione per rottamare i veicoli più inquinanti di Comuni e Unioni. Auto di servizio, pulmini, scuolabus e mezzi operativi: a disposizione un milione di euro. Domande entro il 30 settembre. Cultura: due bandi e oltre 2,8 milioni di euro per valorizzare musei, biblioteche e archivi storici. Fondi della Regione a Comuni, Unioni e Province per dotazioni tecnologiche e informatiche, allestimenti, conservazione, restauro. Domande entro il 19 settembre. Formazione: oltre 100 percorsi Its e Ifts in partenza in Emilia-Romagna in autunno. Dalla Regione oltre 21 milioni di euro per rafforzare la filiera professionale e tecnica. Imprese: nuovi ristori per le imprese del turismo e del commercio colpite dalla pandemia, oltre 5,6 milioni dalla Regione. I bandi entro fine settembre. Giovani: Youz Officina, online l’avviso pubblico rivolto agli under 35 per la realizzazione di attività per i giovani. Fino a 25mila euro per progetto. Domande dal 20 settembre al 3 novembre. Lavoro: due nuovi bandi per l’orientamento e la formazione delle persone con disabilità. Dalla Regione altri 4 milioni di euro per percorsi di transizione scuola-lavoro, formazione centralinisti non vedenti e mobilità casa-lavoro. Logistica digitale: concorso per startup, spin-off e aziende innovative. Domande entro il 7 ottobre. Logistic 4.0 promuove lo sviluppo e la crescita dell’applicazione di soluzioni di trasformazione digitale nell’ambito della logistica delle merci. Montagna: nuovo bando per giovani coppie e famiglie per andare a vivere in montagna, fino a 30mila euro a fondo perduto per l’acquisto della casa. Punteggi premiali per chi ha meno di 30 anni e figli. Domande dal 12 ottobre. Sanità: da settembre ambulatori per i codici bianchi nei pronto soccorso. I casi a bassa complessità affidati ai medici di continuità assistenziale. Sanità: vaiolo delle scimmie, al via le prime vaccinazioni in Emilia-Romagna. Ad oggi, 600 le dosi assegnate. Parma, Modena, Bologna e Romagna le Aziende individuate per le vaccinazioni. Sanità: stabilizzazione degli assunti durante la pandemia: a ottobre i bandi in tutte le Aziende dell’Emilia-Romagna. Coinvolti migliaia di lavoratori precari. Scuola: la musica come strumento di socializzazione e inclusione, 1,7 milioni di euro per 27 progetti, 7mila studenti coinvolti. La Giunta approva la graduatoria del bando di maggio: la collaborazione fra 80 scuole di musica e 240 istituzioni scolastiche. Scuola: nido per tutti, misura straordinaria della Regione, 7 milioni ai Comuni per attivare nuovi posti e abbattere le liste d’attesa. Siccità: al via 80 interventi urgenti con i primi 10,9 milioni di euro destinati dal Governo all’Emilia-Romagna. Il dettaglio delle opere per provincia. Turismo: anche Rimini naviga veloce, lungomare con internet gratuito grazie a EmiliaRomagnaWiFi. West-Nile: Regione e Comuni intensificano la lotta contro le zanzare per limitare la diffusione del virus. Lotta anti-larvale, manutenzione del verde, interventi straordinari se necessari, la situazione in Emilia-Romagna, il Piano regionale.
Nuovi casi di violenze e uccisioni contro le donne hanno purtroppo funestato questi ultimi giorni. Al di là dei provvedimenti in termini giudiziari e di sicurezza che occorre giustamente valutare ed attuare per arginare il fenomeno, credo che dovremmo anche interrogarci su quale sia il brodo di coltura che, in termini culturali, sta facendo da sfondo a questa crescita della violenza. Una violenza che troppo spesso vede gli uomini nella parte dei carnefici e le donne in quella delle vittime. La chiave, io penso, sta essenzialmente in cosa significhi “amore”. Più l’amore viene declinato in termini egoistici come possesso e come diritto, invece che in termini altruistici, ossia come dono e anche come capacità di sacrificarsi per il bene dell’altro, più sarà frequente trovare persone infelici e riscontrare tensioni e conflitti interpersonali. Un contesto da cui purtroppo emergono casi in cui si arriva addirittura a forme di violenza, di cui stupri e femminicidi rappresentano il picco di efferatezza, ma sono purtroppo solo la punta dell’iceberg.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe