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In settembre è partita rapidamente l’iniziativa che ha reso disponibile l’abbonamento gratuito al trasporto pubblico per gli studenti delle scuole superiori. Accanto all’apprezzamento, diversi cittadini hanno segnalato in quella prima fase alcune criticità operative: ad esempio se nella procedura si faceva una scelta sulla combinazione di viaggio, una volta inoltrata la richiesta non era più possibile cambiarla. Così, un errore nella compilazione poteva in quella prima fase comportare l’impossibilità di fruire del diritto all’abbonamento gratuito. Un altro problema riscontrato era il mancato invio del codice pin, senza il quale risultava di fatto impossibile attivare l’abbonamento, che in diversi casi non perveniva all’utente. A pochi giorni dall’inizio della scuola per questi motivi parecchi studenti aventi diritto all’abbonamento gratuito hanno corso il rischio di dover comprare un abbonamento a pagamento per coprire almeno il mese di settembre. Ho dato corpo a queste segnalazioni sia informalmente che attraverso una interrogazione, sottoscritta anche da diversi colleghi.
L’assessorato ha preso sul serio le diverse segnalazioni ricevute ed ha adottato i provvedimenti necessari, che sono illustrati nella risposta formale alla mia interrogazione giunta nei giorni scorsi. Sono stati risolti i problemi tecnici legati all’applicativo informatico usato ed è stato fatto un nuovo invio massivo con posta elettronica a tutti coloro che non avevano ancora usato nessuno dei pin rilasciati. Dall’11 ottobre possono presentare nuova richiesta al portale regionale tutti coloro che non sono riusciti a correggere gli errori nonostante il nuovo invio massivo e che non hanno ancora utilizzato i pin ricevuti. Continua il monitoraggio quotidiano delle richieste di abbonamento per cercare di risolvere con rapidità le problematiche riscontrate. La comunicazione sulle corrette modalità per fare l’abbonamento è presente nel portale regionale, nei portali delle aziende di trasporto, attraverso il numero verde MiMuovo, sui call center aziendali, social, comunicati stampa e testate giornalistiche, per spiegare chiaramente la procedura corretta da seguire.
Sono risvolti pratici che contribuiscono a realizzare concretamente il diritto allo studio di tante studentesse e tanti studenti della nostra regione.