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Cari tutti, l’estate volge al termine e incombe la ripresa, ma per una volta lascio da parte altri argomenti per condividere con voi una riflessione che ho messo nero su bianco nei giorni scorsi. Sono infatti sempre più preoccupato del cambiamento in corso all’interno del Partito Democratico, che rischia seriamente di allontanarsi dall’idea e dalla missione per cui era nato. E’ una riflessione che si sviluppa in cinque diversi articoli e che intende avere un respiro ampio. L’ultimo capitolo parla dell’ignobile scelta di epurare dalla lista del PD per il Comune di Bologna tutti coloro che non avevano sostenuto alle primarie il candidato predestinato, un fatto senza precedenti che infligge un colpo durissimo non solo alla credibilità del partito ma anche a quella dell’istituto delle primarie. La riflessione generale ha delle connessioni con la vicenda bolognese, che ha però una sua specifica gravità di fronte alla quale tacere sarebbe complicità. Non nascondo quindi la mia amarezza, tengo duro con l’intenzione di combattere dall’interno questa deriva, ma al tempo stesso mi faccio delle domande sul futuro, perché quello che stiamo vivendo rischia di non essere solo un brutto episodio locale ma – come spesso capita a Bologna – l’anticipazione di una tendenza più ampia. Laboratorio insomma, ma in negativo. E voi che ne pensate? Ascolterò con grande interesse i pareri e i suggerimenti che vorrete inviarmi.
Mentre in Regione solo due anni fa il PD si era dimostrato capace di promuovere una legge equilibrata contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, oggi il PD ha scelto, a livello nazionale, di seguire su questi temi una linea estremista ed ideologica, facendola diventare addirittura identitaria. Si persegue l’idea di fondo che l’autodeterminazione rappresenti un valore assoluto: il disegno di legge Zan è orientato a introdurre questa logica, aprendo tra l’altro al cosiddetto “self-id” (autoidentificazione del genere). Si è ignorata e schiacciata ogni voce critica, ogni appello a seguire una strada più equilibrata, ogni punto di vista diverso e quindi la stessa pluralità culturale del PD. Una deriva ideologica che rischia di essere una vera e propria mutazione genetica della missione fondativa del PD. Qui il primo capitolo.
Il rapporto della politica con il denaro continua ad essere un aspetto trascurato e, anche se la legge prevede trasparenza, i resoconti rimangono archiviati e nessuno chiede mai agli eletti chi li ha finanziati e perché. È emerso ad esempio che la fondazione Social Changes, un ente privato legato a nomi vicini all’establishment dei democratici americani, da anni finanzia le campagne elettorali di candidati italiani del centrosinistra alle elezioni regionali ed europee. Nel 2020 in Emilia-Romagna ha sostenuto le campagne elettorali personali di quattro o cinque candidati del PD e due di Coraggiosa, tutti eletti tranne uno. Se si guarda alla linea politica dei candidati che sono stati finanziati, si riconoscono tratti comuni che sono poi quelli che caratterizzano la deriva verso una sinistra che metta al centro, oltre all’accoglienza ai migranti, i diritti fondati sull’autodeterminazione come valore assoluto. La mutazione genetica del PD non solo è in corso, ma corre veloce sulle ali dei dollari che la stanno finanziando? Qui il secondo capitolo.
Se l’autodeterminazione rappresenta un valore assoluto, la conseguenza è l’apertura a prostituzione, maternità surrogata (ossia mercificazione dei corpi e dei bambini), eutanasia, autoidentificazione del genere come forme di libertà: è questo il “nuovo umanesimo” che si vuole come anima della nuova sinistra? Se la regia internazionale di questi movimenti è statunitense (nella sponda democratica), dall’altra parte c’è una regia russa e orientale che sostiene i movimenti opposti: sovranismo e anti-gender. Archiviato dalla storia il contrasto novecentesco fra mondo occidentale e mondo comunista, siamo dentro una divaricazione che mira a riproporre il contrasto fra oriente e occidente sui temi dei diritti individuali e delle migrazioni? E che fine fanno i temi economici, la solidarietà, il merito, i diritti sociali? Questo progetto di mutazione genetica della sinistra va avanti e pur di realizzarlo nel PD si è pronti da un lato ad aprire a forze vecchie e nuove (vedi alla voce sardine) funzionali a questo disegno e si è disposti o perfino desiderosi di scaricare come zavorra quei pezzi di partito che rischierebbero di tenere ancorato il PD al progetto originario. Ovviamente senza dire il vero motivo, ma ad esempio alimentando l’odio verso immaginari renziani rimasti nel PD. Qui il terzo capitolo.
Mi capita sempre più spesso di incontrare cattolici che mi spiegano che non possono votare la Lega e la destra perché non è cristiano abbandonare le persone in mare; oppure che non possono votare il PD e la sinistra perché non è cristiana la deriva su gender, eutanasia ed altri temi etici. Obiezioni che hanno entrambe un fondamento, ma perché quasi nessun cattolico impegnato nel centrodestra oggi combatte nel proprio partito perché ci sia maggiore accoglienza ai migranti, più solidarietà e più pace? E perché quasi nessun cattolico impegnato nel centrosinistra combatte nel proprio partito per i valori della famiglia o per contrastare utero in affitto, prostituzione e self-id? Perché è scomodo, e chi è scomodo viene di solito messo alla porta senza tanti complimenti. Una tendenza purtroppo aggravata dal gravissimo errore di bandire la discussione su temi politici nelle parrocchie dopo la fine dell’unità politica dei cattolici, che ha di fatto rappresentato un enorme impoverimento prima di tutto culturale e indirettamente anche politico. Il rischio più che mai attuale, anche nel PD, è che trovino spazio nella politica solo i cattolici-bandierina, quelli cioè che portano voti ma poi si adeguano sempre alla linea dominante. Qui il quarto capitolo.
A Bologna si è arrivati al punto di cambiare i connotati del partito con la forza. In vista delle prossime amministrative sono stati infatti epurati dalle liste del PD gli esponenti riformisti che non avevano sostenuto alle primarie il candidato predestinato dai vertici (Lepore) e sono stati inclusi sardine e altri innesti per spostare l’asse politico nella direzione della (sedicente) sinistra del nuovo tipo geneticamente modificato. Parlare di unità e poi praticare divisione, parlare di meriti e competenze e poi premiare solo i seguaci acritici non è un bello spettacolo, e soprattutto mina la credibilità del partito e distrugge quella di un istituto importante come le primarie. Predicare bene e razzolare male è precisamente la chiave di lettura su cui leggere gli ultimi avvenimenti bolognesi. Una brutta storia che analizzo nel quinto e ultimo capitolo di questa mia riflessione.
Afghanistan: in Emilia-Romagna non si ferma l’accoglienza: in arrivo altre cento persone evacuate da Kabul. Soprattutto famiglie con bambini. Si aggiungono alle 108 arrivate nei giorni scorsi. Agricoltura: una nuova app per segnalare al servizio fitosanitario nazionale insetti e organismi nocivi. Si chiama Morgana e supporterà l’attività di controllo e monitoraggio svolte dai servizi e consorzi regionali. Ambiente: alberi monumentali, bando per la loro manutenzione, domande entro il 30 settembre. Rivolto a Comuni ed Enti parco, ma potranno essere finanziati interventi anche su esemplari di privati cittadini. Covid: Green Pass obbligatorio per visitatori e accompagnatori negli ospedali e nei pronto soccorso. Covid: i giovani tra i 12-19 anni possono vaccinarsi senza prenotazione, in tutti i centri vaccinali da Piacenza a Rimini. Cultura: “Scorre”, un festival sulle rive del Po, dal 3 al 12 settembre. Recital, cinema, musica dal vivo, suggestive cene musicali sulla motonave Stradivari. Femminicidio: la fondazione per le vittime di reati eroga nuovi aiuti al fratello di Saman Abbas, ai familiari di Chiara Gualzetti, Elisa Bravo, Francesca Rizzelli e Ilaria Sassone. Mobilità: bus e treni regionali gratuiti per gli studenti under 19. L’abbonamento è valido per la tratta casa-scuola e può essere attivato online entro il 31 ottobre. Limite Isee 30mila. Mobilità sostenibile: più bici e meno mezzi inquinanti sulle strade. Oltre 14,5 milioni di euro per due bandi rivolti agli enti locali. Termini delle domande a settembre: il 15 per le ciclabili e il 30 per la rottamazione dei veicoli. Sanità: dagli esami del sangue all’elettrocardiogramma, per i ricoverati Covid nessun ticket fino a maggio 2023. Prorogate le esenzioni per disoccupati e lavoratori colpiti dalla crisi, 150 giorni di ulteriore validità anche per quelle per patologia, invalidità e malattia rara. Sanità: con Tieni in forma il tuo cuore un mese dedicato al rischio cardiovascolare. Cliniche mobili nelle piazze e campagne informative sulle buone pratiche dal 4 settembre al 10 ottobre: 12 tappe in tutti i comuni capoluogo oltre a Cesena e Imola. Sanità: L’Emilia-Romagna lancia la sfida contro l’herpes zoster, vaccinazione gratuita estesa alla fascia 18-49 anni con patologie. Ad oggi già prevista per gli over 50 vulnerabili e per tutti i cittadini che compiono i 65 anni. Sanità: pronto soccorso, dal 1^ ottobre arriva il codice di priorità azzurro. Si aggiunge agli attuali quattro. Sanità: tumore al seno, test genomici gratuiti per curare ancora meglio la patologia in fase iniziale. Il costo dell’esame interamente coperto da risorse provenienti da uno specifico Fondo nazionale. Scuola: l’inglese ai nidi e scuole dell’infanzia. Al via un progetto pilota in 76 strutture educative. Interessati due servizi educativi per ogni distretto sociosanitario regionale. Sport: due bandi rivolti ad associazioni di promozione sociale, società sportive dilettantistiche ed enti pubblici: due milioni di euro per attività motoria e sportiva di base, eventi e iniziative locali. Domande entro il 6 settembre. Welfare: dalla Regione 600mila euro per progetti socioeducativi rivolti a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni. Risorse su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini; domande entro il 28 settembre. Welfare: altri 5,7 milioni di euro per persone e famiglie in difficoltà a causa del Covid. Contributi per affitti, utenze, buoni spesa e ai più giovani per combattere povertà e ritiro sociale (Hikikomori), saranno gestiti dai Comuni.
Mentre sto completando la redazione di questo notiziario, apprendo della morte di Teresa Alberti, già primario ospedaliero del PS del Maggiore di Bologna e che ho avuto la possibilità di conoscere durante il suo impegno politico nei Democratici con Prodi. E della scomparsa di Luciano Monari, storico militante del circolo PD di Granarolo Emilia, concittadino e amico di famiglia. Due persone che conoscevo ed apprezzavo. Ai loro cari e alle loro famiglie le mie condoglianze di cuore.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe