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La nuova statua di San Petronio a Villa Pallavicini

20 Maggio 2021 Notizie

L’altro ieri sono andato con piacere a Villa Pallavicini, dove c’erano le celebrazioni per la conclusione dell’anno dedicato a mons. Giulio Salmi nel centenario della nascita e in occasione del trentesimo anniversario di fondazione del Villaggio della Speranza: un’opera voluta dallo stesso mons. Salmi per creare una convivenza fraterna tra persone giovani e anziane e di diverse etnie e religioni. Il cardinale Matteo Zuppi ha inaugurato trenta panchine dedicate ad altrettante donne significative nella storia del Villaggio e una statua di San Petronio commissionata da don Massimo Vacchetti, presidente della Fondazione “Gesù Divino Operaio”, e realizzata dallo scultore Guido Giancola.

Villa Pallavicini è un luogo che racchiude tante realtà importanti. C’è la Polisportiva Antal Pallavicini (chiamata così in onore del Maggiore Antal Palinkas, liberatore e custode dell’arcivescovo Jozsef Mindszenty durante la rivolta ungherese), con squadre giovanili di pallavolo, calcio, pallacanestro, ginnastica, wheelchair, fitness, judo e multisport. C’è un CAS, vale a dire un Centro di accoglienza per richiedenti asilo politico gestito dalla cooperativa sociale La Piccola Carovana. C’è il Centro diurno per anziani Cardinal Nasalli Rocca. C’è il Villaggio della Speranza, centro residenziale per anziani e famiglie che si ispira a principi di integrazione tra culture e generazioni diverse, per un totale di 126 appartamenti di social housing. Vi alloggiano famiglie con difficoltà economiche e sono anche concessi in uso ad associazioni che si occupano di gravi disabilità e fragilità quali casa Santa Chiara, Servizio di Accoglienza alla Vita, Insieme per Cristina. C’è anche la piattaforma Last Minute Market, cioè il centro di smistamento di prodotti ortofrutticoli freschi ritirati dal mercato oppure donati dalla grande distribuzione, che vengono smistati ad associazioni – quali la Caritas – che si occupano di rifornire le mense per i poveri.

Tutto questo si chiama anche Cittadella dell’Amore e nasce nel 1955, quando il cardinale Giacomo Lercaro donò la settecentesca Villa Pallavicini di Borgo Panigale alla Fondazione Gesù Divino Operaio (da molti conosciuta come Onarmo). Il conte Gnudi, tesoriere di papa Pio VI, diede all’edificio un’imponente struttura neoclassica e lo fece decorare dai migliori pittori del tempo. La realizzazione della Cittadella la dobbiamo a don Giulio Salmi, eroico cappellano della Pro. Ra. (Pro Rastrellati), addetto al conforto religioso di quanti, in attesa di essere deportati nei campi nazisti o costretti a lavorare per la Todt sul fronte italiano, erano rinchiusi nel campo di smistamento delle Caserme Rosse alla Bolognina. Operando costantemente per la salvezza dei prigionieri, a rischio della vita, il giovane prete riuscì a sottrarne parecchi al lager, indirizzandoli verso centri di raccolta da lui preparati.

Una bella storia che vale la pena conoscere, a cui sono seguiti decenni di impegno sociale e cristiano, testimoniata dalle tante realtà tuttora presenti a Villa Pallavicini (che in realtà si chiama Villa San Petronio), che abbiamo potuto ricordare in occasione di questa ricorrenza  inaugurando la nuova bella statua del Santo protettore di Bologna.

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