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L’agognata sistemazione dello svincolo all’uscita Interporto della A13

30 Aprile 2021 Mobilità

L’urgenza di intervenire sullo svincolo sulla trasversale di pianura in corrispondenza del casello di Bologna Interporto sulla A13 è chiara a chiunque si trovi a passare di lì in uno dei frequenti momenti di congestione, ed in particolare a chi ha la ventura di uscire dall’autostrada in ora di punta dovendo svoltare a sinistra in direzione Budrio. Basterebbe fare una rotonda per dare intanto una prima risposta. E a volte capita di trovare rotonde in incroci impensabili persi nel nulla. Ma per una sistemazione di quello svincolo occorre ancora aspettare.

Per quanto mi riguarda personalmente, l’annosa richiesta di sistemazione della viabilità in corrispondenza del casello Interporto della A13 è diventata una trilogia. Infatti, dopo la mia prima interrogazione nel 2017, cui ha fatto seguito la seconda interrogazione nel 2019, siamo ora nel 2021 giunti al terzo episodio della saga. Continuo a chiedere quando verrà realizzata la rotonda e sistemata la viabilità in quel punto molto critico per la circolazione stradale. 

Nel 2017 la risposta fu che la rotonda si sarebbe fatta presto, insieme ai lavori del cosiddetto “nodo di Funo”, che – benché inserito fra le opere connesse al Passante di Bologna – avrebbe potuto godere di un percorso autonomo ed accelerato. Nel 2019 la risposta invece fu che l’iter di approvazione veloce del “nodo di Funo” si era interrotto, la procedura autorizzativa era stata archiviata, e l’opera a quel punto era vincolata ai tempi (e al ritardo) del progetto del Passante di Bologna.

Stavolta la novità è rappresentata dal fatto che il “nodo di Funo” afferisce, sempre nell’ambito delle opere di adduzione previste nel progetto del Passante di Bologna, al progetto di ampliamento della A13, con costruzione della terza corsia fra Bologna e Ferrara. Società Autostrade avrebbe “anticipato l’avvio della progettazione definitiva e dello studio di impatto ambientale per il Nodo di Funo con l’intenzione di concludere la progettazione definitiva entro la prossima estate ed avviare il progetto di approvazione del progetto, attraverso un procedimento unico di VIA regionale ai sensi della LR 4/2018, entro il mese di settembre del corrente anno, con l’obiettivo di iniziare i lavori nel quarto trimestre del 2023

Insomma, se tutto va bene la sistemazione del problema avverrà nel 2024.

Ha senso inserire questioni puntuali urgenti come questa all’interno di progetti di portata molto più ampia? Il rischio è di assumerne i ritardi, come sta succedendo in questo caso col progetto complessivo del Passante di Bologna. E il tutto è aggravato dalla situazione di incertezza sulle concessioni autostradali indotta dal crollo del Ponte Morandi a Genova. Credo serva riflettere (e decidere) su come riuscire a dare una risposta accettabile in tempi ragionevoli. In fondo, per dare intanto una risposta all’urgenza, sarebbe bastato fare una rotonda.

E’ interessante da questo punto di vista apprendere dalla risposta all’interrogazione che Interporto sta anticipando alcune opere altrettando urgenti di sistemazione della viabilità (rotonda Segnatello), immagino per la stessa ragione per la quale sto insistendo sulla sistemazione dello svincolo del casello Interporto. Stanchi di attendere l’intervento di società Autostrade, provvedono da soli e poi verrà addebitato il costo (ovvero caricato l’onere per lavori di importo equivalente) ad Autostrade. Forse sarebbe il caso di fare lo stesso anche per quest’opera che è almeno altrettanto urgente.

Leggi la mia interrogazione

Leggi la risposta della Giunta all’interrogazione

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