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Il Manifesto degli scienziati razzisti venne pubblicato nel 1938 poco prima della promulgazione delle leggi razziali. Dice tra l’altro che “Le razze umane esistono. La popolazione dell’Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà ariana. Esiste ormai una pura razza italiana. È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. È necessario fare una netta distinzione fra i Mediterranei d’Europa da una parte, gli Orientali e gli Africani dall’altra. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Gli ebrei rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani”. Dieci gli scienziati firmatari, tutti docenti universitari.
Oggi, nel ricordare la Shoah e ciò che lo rese storicamente possibile, facciamo memoria di come sia stato possibile all’epoca presentare sotto l’egida della scienza concetti meschini, violenti, errati e distorti. Ovviamente non la presentarono come una teoria, ma come una verità inconfutabile. Teniamolo a mente, mentre anche oggi cerchiamo di coltivare la buona scienza: la buona scienza argomenta, è umile, non riduce fenomeni complessi ad una sola dimensione, propone teorie e non verità assolute, si nutre di dialogo e confronto, è a servizio della fratellanza e della dignità delle persone. Teniamolo a mente, anche in questi tempi di Covid-19.
Un bell’elenco delle iniziative previste nel territorio metropolitano bolognese per la giornata della memoria 2021 è in questa pagina.