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2,4 miliardi per la città metropolitana di Bologna nel prossimo triennio

29 Settembre 2020 Territorio

Ieri il presidente Bonaccini con la Giunta regionale hanno fatto tappa a Bologna nel tour che la Giunta sta percorrendo in tutti i territori regionali per riallacciare i fili dopo l’emergenza. Un incontro ricco di spunti con gli amministratori locali a cui ne seguirà un altro il 9 novembre. Si riparte dopo la pandemia con un rilancio della città metropolitana, su cui verranno finanziati progetti per 2,4 miliardi di euro nel triennio 2020-2022. Si tratta di risorse pubbliche unite a coinvestimenti privati per opere in gran parte pronte a partire subito o a breve. Uno sviluppo che cerca di tenere conto delle ragioni dell’ambiente; per questo motivo, oltre a temi fondamentali come sanità, cultura, digitale e scuola, a cui sono destinati importanti risorse, si è parlato dei provvedimenti riguardanti la mobilità sostenibile, con la bicicletta che torna protagonista, e delle infrastrutture viarie e ferroviarie. E proprio la rivoluzione della mobilità sostenibile – cominciata nel 2015 con la ciclovia del Sole collegata al cantiere Eurovelo e i suoi 46 chilometri di percorso di cui si prevede la conclusione entro la fine dell’anno – si affianca a quella del trasporto pubblico con l’acquisto in totale di 1600 nuovi bus ecologici di cui quasi 300 solo nell’area metropolitana di Bologna. Un investimento pari a 440 milioni di euro che sarà completato entro il 2025. Sulle infrastrutture viarie e ferroviarie sono previsti investimenti rispettivamente per 1,7 miliardi di euro e 62,5 milioni di euro. Ovviamente la leva della crescita e gli investimenti per il nostro territorio riguardano vari altri servizi, come sottolineato nel corso dell’incontro dal presidente Bonaccini, e che vi elenco di seguito.

  • Per la sanità 226 milioni di euro su progetti riguardanti il policlinico Sant’Orsola, case della salute, ospedale Maggiore, Ausl di Imola e nuovo hub per la terapia intensiva. Ricordo a questo proposito anche i 265 milioni di euro per la sanità bolognese per adeguare le strutture alle esigenze legate alla pandemia.
  • Per l’edilizia scolastica oltre 122 milioni di euro per nuove costruzioni, ristrutturazioni e messe in sicurezza.
  • Per la cultura quasi tre milioni di euro.
  • Per il dissesto idrogeologico oltre 54 milioni di euro per 220 interventi.
  • Per il sistema delle bonifiche e delle infrastrutture irrigue rispettivamente 38,4 milioni e 33,3 milioni di euro.
  • Per la rigenerazione urbana 19,2 milioni di euro.
  • Per il Tecnopolo bolognese 122 milioni di euro.

Riguardo al Tecnopolo bolognese, destinato ad essere il centro della data valley emiliano-romagnola, sono partiti nei giorni scorsi i lavori del lotto che ospiterà le sedi di Enea, Ior, Art-Er, il Competence center Bi-Rex e spazi per nuove start up, con un investimento di 60 milioni di euro. La Regione, in quest’ambito di largo respiro europeo, ha già candidato il Tecnopolo di Bologna come sede del programma Copernicus. Tutti tasselli per riprendere dopo la pandemia, anzi per guardare ed andare oltre.

Altri dettagli in questo post sul sito della Regione Emilia-Romagna.

 

 

 

 

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