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La Regione ha deciso di stanziare oltre 36 milioni di euro in tre anni per il Fondo sociale per l’affitto per dare una risposta alle difficoltà abitative di tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Di questi, quasi 13 milioni sono disponibili già per il 2019. Si tratta di un contributo che potrà variare da 2 a 6 mensilità, per un tetto massimo di 3mila euro. Requisiti necessari per ottenere il contributo: risiedere in Emilia-Romagna e dichiarare un reddito Isee compreso tra 3mila e 17mila euro.
Attivato dalla legge nazionale 431/1998, il Fondo affitti ha conosciuto negli anni alterne vicende. Nel 2015 furono stanziati 11 milioni e le risorse vennero ripartite non più per Comuni, ma per distretti socio-sanitari. Dal 2016 ad oggi, il finanziamento del Fondo era stato possibile solo nel 2017 con 3,7 milioni, limitato però ad alcuni Comuni. Per il 2019, lo Stato ha consentito di utilizzare per il sostegno all’affitto le risorse disponibili della legge per la morosità incolpevole (poco utilizzata a causa della ristrettezza dei vincoli imposti ai bandi comunali) e la Regione ha stanziato ulteriori risorse.
Affinché si possa migliorare l’efficacia del provvedimento, sono stati individuati nuovi criteri e regole per la gestione del Fondo. Come nel 2015, il riparto delle risorse è per distretto socio-sanitario, ma per il 50% sulla base del numero delle famiglie residenti, per il 25% rispetto alle risorse concesse ai singoli Distretti nel 2015 e per il restante 25% in base al numero di richieste soddisfatte sempre nel 2015. Ai Comuni spetta invece il compito di indire i bandi rivolti alle famiglie per la richiesta del contributo.
Un’altra novità del Fondo affitti regionali è una richiesta ai Comuni di collaborazione per la raccolta di alcune informazioni sui nuclei familiari in affitto (non nel patrimonio ERP), che dichiarano un reddito Isee fino a 41mila euro:– utile a definire la fotografia del disagio abitativo presente in regione e per programmare l’utilizzo delle prossime risorse. Per questo, contemporaneamente ai Bandi per l’assegnazione delle risorse 2019, sarà possibile per i nuclei famigliari, compilare un modulo per la raccolta delle informazioni richieste (dal genere di occupazione al tipo di contratto di locazione).
L’Assessore alla Casa del Comune di Bologna Virginia Gieri si era già mossa in questa direzione con una delibera approvata il 15 ottobre che assegnava 1,5 milioni di euro come contributo per gli affitti, misura rivolta in particolare modo agli under 35 e alle famiglie con minori. La sinergia di questi interventi consentirà di dare ai cittadini delle risposte sempre più efficaci e vicine ai loro bisogni in termini di casa e welfare, intervenendo su una fascia grigia che non è mai stata destinataria di misure di accompagnamento simili.