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A quindici giorni di distanza dall’incontro, pubblico qui il video integrale dell’incontro su “Cattolici e politica” che si è tenuto il 30 giugno scorso alla Festa dell’Unità di San Lazzaro, e che ha visto la partecipazione di un panel di relatori che erano (tutti, tranne me) alla loro prima esperienza ad una Festa dell’Unità come relatori o moderatori ad un incontro.
Oltre alla grande partecipazione (quasi 300 persone) e al clima sereno in cui si è svolto l’incontro, sono diversi i temi che sono stati toccati e che meritano di essere ascoltati nella ripresa qui allegata.
Ma la domanda di fondo credo sia se questo incontro lo si debba vedere come “una tantum” o se invece sia un formato che meriti una riproposizione e una continuazione, naturalmente allargando anche ad altre persone impegnate nei diversi schieramenti, e soprattutto nel senso di un approfondimento dei temi. Ho ricevuto da un’amica una mail che credo esprima meglio di quanto potrei fare io un sentimento che mi pare comune a molti di coloro che quella sera hanno partecipato all’incontro:
Caro Giuseppe, ti scrivo facendo seguito alla serata “Cattolici e politica” alla festa dell’Unità di San Lazzaro. La serata alla festa dell’Unità è stata, a mio avviso, interessante per certi aspetti: la partecipazione numerosa che indica interesse al tema; la presenza sul palco del vescovo con la sua carica simbolica di rottura di schemi mentali vecchi ma non superati; la testimonianza concreta della possibilità di un impegno onesto e appassionato offerta da te, Valentina e Marco; il fatto che pur attivi in politica in schieramenti diversi, siate capaci di confrontarvi e collaborare, aiutandovi reciprocamente ad avere una visione più ampia e a sostenere scelte comuni. Però …
Però d’altro lato ho trovato la serata “inutile”, se rimane fine a sé stessa. Ho sentito persone che lodavano il “volare alto” di quell’incontro e proponevano di “ripeterlo” in altri contesti, per esempio nelle parrocchie. Secondo me quell’incontro ha senso come “introduzione” a una serie di incontri in cui “volare più basso” e toccare questioni concrete. Sono stati ribaditi principi importanti, quali la preziosità dell’impegno politico, il fatto che la Chiesa non intende dare indicazioni di scelta di un partito politico, che al contrario può essere una ricchezza la pluralità di sensibilità e posizioni in ascolto del Vangelo, ecc. Per una introduzione va bene. Poi però bisogna scendere in una maggiore concretezza.
Mi piacerebbe che ci fosse una serie di incontri, anche nelle parrocchie, in cui esponenti (cattolici) di partiti diversi affrontassero alcuni dei tanti temi sui quali si gioca il nostro oggi e domani (ogni incontro dedicato a uno o due temi, non di più, altrimenti non si approfondisce). Mi sembra che così si realizzerebbe un confronto vero, in cui avrebbero modo di emergere sia le diversità di posizione, sia le conoscenze, esperienze, competenze e valori che portano a sostenere una posizione piuttosto che un’altra. Un dialogo aperto, maturo, civile, con persone che vogliono ascoltarsi più che sopraffarsi, aiuterebbe tutti, anche chi semplicemente ascolta, a crescere in consapevolezza, a ritrovare fiducia nella politica, a scegliere le persone da votare prima ancora che i partiti.
Ci avevi invitato a darti eventualmente dei suggerimenti, ecco perché mi permetto di inviarti questa mail. In tutti i casi grazie per il tuo impegno di questi anni.
Non è semplicissimo riuscirci, ma a me piacerebbe provare a dare una risposta positiva a quanto ci viene proposto in questa mail. Chi avesse voglia di dare una mano per rendere concreta questa prospettiva, mi dica qualcosa!
Per chiudere in bellezza, non poteva mancare una foto del Vescovo Matteo in visita nella cucina della Festa, in un abbraccio ideale ai tanti volontari che rendono possibile questo appuntamento, in cui ancora accadono cose, come il 30 giugno scorso…