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Una splendida occasione di confronto e interazione fra persone con una lunga e proficua esperienza di lavoro alle spalle e giovanissimi che si affacciano alle scelte relative al proprio futuro: questo il senso di un progetto che ha visto l’incontro conclusivo l’11 maggio scorso e a cui ho avuto il piacere di partecipare.
I maestri del lavoro sono lavoratori insigniti di questa onorificenza come riconoscimento per una vita spesa a lavorare “con disciplina e onore” – prendo a prestito la formula usata nel giuramento relativo a molte cariche pubbliche – e diversi di loro, per lo più già in pensione, sono impegnati nelle attività della federazione, che è divisa in consolati. Il consolato provinciale di Bologna da anni porta avanti corsi nelle scuole riservati in particolare alle classi di terza media, per parlare di prospettive lavorative a ragazze e ragazzi che sono in procinto di fare scelte scolastiche e di vita al termine del loro percorso della scuola dell’obbligo. Al termine degli incontri, i ragazzi sono chiamati a svolgere un tema, con cui partecipano ad un concorso, le cui premiazioni per quest’anno si sono svolte appunto sabato scorso.
Al di là del bel momento comune vissuto sabato mattina, in cui sono stati premiati i neo-maestri del lavoro insigniti nel corso di una cerimonia di livello regionale svolta una settimana prima, e a seguire le ragazzi e i ragazzi – e le classi – che hanno partecipato al concorso, un momento particolarmente bello è stata la lettura della sintesi di diversi temi. In poche righe c’era la sintesi del percorso di vita, dei progetti e delle speranze di questi nostri giovanissimi, che riconoscendosi si alzavano per ricevere il meritato applauso: non solo i vincitori, ma tanti dei partecipanti.
Chi avesse voglia di scorrere le sintesi di questi temi – si trattava di svolgere una riflessione attorno alla frase “Se sogni da solo questo può essere solo un sogno, ma se lo condividi con gli altri puoi trasformarlo in un progetto di vita” – le trova qui e credo proprio che valga la pena di leggerle. Complimenti alle ragazze e ai ragazzi, agli insegnanti, ai volontari e ai maestri del lavoro!