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News del 28 febbraio 2019

28 Febbraio 2019 Newsletter

Cari tutti, in questo anticipo di primavera (e di influenza, purtroppo), eccoci al consueto aggiornamento mensile.

La proposta di autonomia dell’Emilia Romagna è solidale

Avrete letto delle polemiche, anche interne al PD, sulla proposta di autonomia differenziata avanzata da alcune regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) nell’ambito di quanto stabilito dall’art. 116 della Costituzione, e dell’accusa che le regioni ricche facciano “da sole” abbandonando il resto del Paese al suo destino. Se questa preoccupazione trova qualche fondamento in alcune delle richieste avanzate da Lombardia e Veneto (ad esempio sulla regionalizzazione degli insegnanti della scuola), è del tutto immotivata verso la proposta dell’Emilia Romagna, che considera l’unità nazionale e la solidarietà fra territori come principi inviolabili. Il nostro progetto chiede maggiore autonomia su 15 delle 23 competenze possibili, e in sostanza chiede di gestire a livello regionale gli stessi soldi che lo Stato investe nella nostra regione per alcuni servizi, nell’ottica di una maggiore efficienza ed efficacia. Per maggiori dettagli sul progetto di autonomia differenziata promosso dall’Emilia-Romagna vedi post.

L’interesse pubblico anzitutto

Un politico standard difende sempre e comunque la sua parte e riserva un’attenzione critica solo a quanto combinano i suoi avversari. Sarà che io non mi sento un politico standard, sarà che sogno una politica capace anche di essere autocritica (prima, non solo ex post), sarà che per me l’interesse pubblico viene prima degli interessi di parte, ma quando vedo dei problemi mi attivo per affrontarli. Lo faccio sempre con la massima lealtà, ma anche con la necessaria chiarezza.

L’audizione dell’ing. Moroder a proposito della proroga della concessione del trasporto pubblico bolognese al consorzio capeggiato da TPER ha aperto interrogativi molto importanti a cui occorre vengano date risposte convincenti. Non è una risposta convincente parlare d’altro, né mettere in luce aspetti positivi (che nessuno nega) del servizio fornito da TPER, o affidarsi alle diffide degli avvocati, oppure cercare di mettere in competizione i diritti dei lavoratori (che nessuno nega) con l’efficienza e l’economicità della gestione, o ancora fare finta di niente sperando che la questione venga dimenticata. Guardatevi qui la sintesi dell’audizione tenuta in Regione, su mia richiesta. E’ passato un mese, ma ancora risposte convincenti nel merito non ne sono arrivate.

L’inchiesta sui servizi funerari bolognesi ha scoperchiato un mercato indegno sulla pelle delle famiglie dei defunti, ora magistratura e forze dell’ordine stanno procedendo. Fra i coinvolti c’è anche una persona che aveva importanti incarichi nella società cimiteriale controllata dal Comune di Bologna, persona che è stata prontamente sostituita. Bene, ma a chi chiede perché mai ricoprisse quell’incarico andrebbe data una spiegazione non soltanto formale. In effetti non appare una grande idea aver inserito un consorzio di servizi funerari privati nella compagine societaria di una società cimiteriale controllata dal pubblico e che a sua volta controlla un’agenzia funeraria che porta avanti la tradizione comunale. In questo post c’è una sintesi della discussione avvenuta in Assemblea Legislativa e l’integrale dei miei interventi.

Medici specializzandi e lavoro sul territorio

C’è una crescente carenza di medici, soprattutto in alcune specialità. Con una risoluzione, approvata dall’Assemblea Legislativa, presentata dal Partito Democratico con il consenso anche di altri gruppi politici, abbiamo impegnato la Giunta regionale a prevedere criteri aggiuntivi per trattenere sul nostro territorio, per un periodo determinato, i medici specialisti formatisi nelle nostre università. Abbiamo chiesto, inoltre, di procedere in accordo con le altre regioni, in modo da armonizzare i criteri previsti in questo senso (vedi post).

Tirocini più snelli e controllati

Approvate dall’Assemblea legislativa le nuove “Disposizioni in materia di tirocini”, che entreranno in vigore il primo luglio. Il tirocinio ha un forte potere formativo, e costituisce uno strumento utile ad affrontare il momento di transizione verso il lavoro. Non deve rappresentare un lavoro mascherato e sotto retribuito, ma un’occasione di qualità per imprese e tirocinanti (vedi post).

Inserimento lavorativo delle persone fragili

La verifica sullo stato di attuazione della LR 14/2015 ci ha permesso di sapere che su 5.700 persone prese in carico, sono 4.700 quelle che hanno sottoscritto un patto di servizio personalizzato. Tra questi, quasi mille (oltre il 20%) hanno ottenuto un contratto di lavoro. Sono i dati emersi dalla relazione sulla clausola valutativa collegata alla legge regionale n. 14 del 2015, a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità, illustrata nella Commissione V, da me presieduta. Tutti gli approfondimenti in questo post.

Brevi dalla Regione

Quanti sono gli immigrati in Italia? Sono circa 6 milioni, aggiungendo con una stima per eccesso gli irregolari ai 5 milioni di regolari. Gli italiani però sono convinti che siano circa il triplo, ovvero valutano mediamente che gli immigrati extracomunitari siano il 25% della popolazione, invece del 7% reale. Sono dati emersi nel convegnoMigrazioni e cooperazione internazionale”, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna lo scorso 25 gennaio, al quale ho avuto il piacere di partecipare. In questo mio post alcune considerazioni sull’argomento.

Ho incontrato insieme a Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, una delegazione di studenti del CCRR (Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze) di Casalecchio di Reno, che da anni ha aderito all’iniziativa assembleare “conCittadini”. Abbiamo dialogato di problemi ambientali, di integrazione, di istituzioni e di valori democratici (vedi post).

7 interrogazioni ed interpellanze (di cui 6 primo firmatario), 14 risoluzioni (di cui 1 primo firmatario), 5 ordini del giorno (di cui 1 primo firmatario), 2 progetti di legge e relatore di 1 progetto di legge: sono alcuni numeri della mia attività istituzionale di Consigliere nell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna nell’anno 2018. In questo post trovate il report completo.

Nella discussione che si va sviluppando attorno alla proposta di legge regionale contro l’omotransnegatività, occorre tenere presente che esiste una chiara distinzione fra la lotta alle discriminazioni (su cui siamo tutti d’accordo) e la promozione di categorie sociali protette oppure forme per riconoscere surrettiziamente come diritti cose che in realtà diritti non sono. Ne avevo parlato in un post di quasi un anno fa, ora si è aperto un dibattito sul testo e i nodi stanno venendo al pettine. Ci stiamo confrontando nel merito, ve ne parlerò meglio in futuro.

Provvedimenti regionali e notizie

Ambiente: bando da 3,3 milioni per la rimozione dell’amianto dai luoghi di lavoro. Formazione e lavoro: 6 milioni dal Fondo sociale europeo per percorsi brevi per l’apprendimento di una lingua e l’acquisizione di competenze informatiche e trasversali. Mobilità sostenibile: ecobonus per i privati fino a 3mila euro – più sconti minimi del 15% in concessionaria – per chi cambia la vecchia auto, compresi i diesel euro 4, e ne acquista una elettrica, ibrida, a metano o Gpl. Ricostruzione post sisma: presentato il restauro del Palazzo comunale di Medicina (Bo), tre bandi da 41 milioni di euro per la rivitalizzazione dei centri storici e il rilancio del settore produttivo nell’area del cratere. Attività produttive: 35 milioni per attrarre nuovi investimenti creando nuova occupazione e promuovere e supportare l’internazionalizzazione delle imprese. Protezione civile: In arrivo 1 milione e 630 mila euro per i risarcimenti a privati e aziende colpite dal maltempo di ottobre e novembre. Scuola: per l’assistenza agli studenti con disabilità 6 milioni di euro ai Comuni. Sport e sanità: nasce a Villanova sull’Arda (PC) il Centro nazionale paralimpico del Nord Italia, punto di riferimento per il Paese. Cultura: oltre 3,7 milioni a sostegno di attività di promozione culturale di associazioni, istituzioni culturali, Comuni e Unioni comunali. Giustizia: sessanta Uffici di Prossimità in tutto il territorio regionale per consulenze, tutele e informazioni. Edilizia scolastica: inaugurata una scuola media nuova e sicura per Bentivoglio (Bo). Cinema e audiovisivo: sei nuovi corsi a Bologna, Modena e Ravenna finanziati dalla Regione con oltre 285mila euro del Fondo sociale europeo. Sanità: all’Emilia-Romagna oltre 8,2 miliardi dalla ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale, 90 milioni in più rispetto al 2018. Centri estivi per bambini e ragazzi: aumentano i contributi della Regione per pagare la retta (da 70 a 86 euro a settimana) e le settimane di frequenza ‘coperte’ dal sostegno. Turismo: anche il 2018 è stato un anno record per l’Emilia-Romagna con quasi 60 milioni di presenze (+14 milioni in quattro anni). Salute: via libera al ‘Percorso diagnostico terapeutico assistenziale’ per pazienti con demenze. Inserimento lavorativo: sono oltre 5.700 le persone fragili e vulnerabili prese in carico grazie alla legge regionale per l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale. Antibiotici: si rafforzano le azioni della Regione per prevenire l’antibioticoresistenza.

Andiamo a votare alle primarie del 3 marzo

Vi ho già scritto in dicembre delle mie perplessità sul congresso del PD. Il problema non sono gli strumenti: difendo le primarie e invito tutti ad andare a votare domenica 3 marzo. Il problema non sono nemmeno le persone, tutte rispettabili e (chi più, chi meno) idonee a svolgere il ruolo per il quale si candidano. Il problema sono le idee e i meccanismi. Le idee, perché al PD serve un’identità chiara, altrimenti in questa stagione di ritorno al proporzionale sarà impossibile resistere alla frammentazione. Ma sulle idee mi pare che le mozioni in campo restino su dichiarazioni di intenti genericamente condivisibili ma vaghe, senza prendere posizioni chiare sui nodi che andrebbero sciolti. L’unico punto su cui si differenziano davvero è sul giudizio sull’operato dei nostri governi della scorsa legislatura, con la mozione Giachetti più positiva, quella Zingaretti più critica e quella di Martina a metà. Su questo parametro, l’unico sostanzialmente disponibile, andrò a votare Giachetti per segnalare che, a mio avviso, occorre andare avanti nel segno del riformismo e non tornare indietro.
Ma non mi sfugge che, più che quantificare gli errori, bisognerebbe capire quali sono stati e dire come correggerli. Ed è difficile comprendere, se le mozioni si differenziano sul giudizio sui governi Renzi e Gentiloni, come sia possibile ritrovare nella mozione più critica tanti ministri di quei governi nonché lo stesso Gentiloni. Convinto, come sono, che non abbia senso nel PD misurarsi sul tasso di renzismo (o di antirenzismo), ma che dovremmo stare al merito delle idee, vivo con preoccupazione che le mozioni mantengano non solo un profilo vago su tanti argomenti, ma che tendano a ricostruire al proprio interno un ecosistema comprendente tutte le istanze ricomprese nel PD. Così troviamo (soprattutto nella mozione Zingaretti, forse perché sulla carta favorita) un ampio ventaglio di personalità che sugli argomenti critici la pensano fra loro in modo diametralmente opposto. In modo speculare, assistiamo a livello locale al posizionamento di esponenti della stessa area su varie mozioni, il che avvalora l’impressione che in gioco vi sia molta tattica e poca strategia.
Comunque, consapevoli che la strada per rilanciare il PD è ancora lunga, andiamo a votare alle primarie e poi rimbocchiamoci le maniche per le elezioni europee e amministrative di fine maggio.

Continuate a seguirmi sul mio sito e sulla pagina facebook. Vi ricordo inoltre il sito del gruppo PerDavvero. E se conoscete qualcuno interessato a ricevere questa mia mail periodica di aggiornamento, segnalatemelo, grazie!

Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

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