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Cari tutti, anzitutto mille auguri per un ottimo 2019! Insieme agli auguri, vi mando il consueto aggiornamento mensile.
Approvato il bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna, una manovra da 12,4 miliardi, di cui 8,4 stanziati dal Fondo sanitario nazionale per la sanità regionale e che riduce il carico fiscale di cittadini, famiglie e imprese. Grazie alla razionalizzazione della spesa ed ai tagli ai costi della politica, la Regione ha risparmiato quasi 445 milioni di euro negli ultimi tre anni e può programmare investimenti con risorse proprie per oltre 360 milioni di euro già dal 2019, contando anche su ulteriori 43 milioni di avanzo dalle gestioni precedenti. Attraverso il pieno utilizzo dei fondi europei si arriva ad uno stanziamento di quasi 490 milioni su voci fondamentali come imprese, agricoltura, sviluppo, politiche attive per il lavoro e formazione. Tra le misure più significative l’abolizione dei superticket sanitari e del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per i nuclei familiari con almeno due figli a carico. In questo post alcune cifre della manovra e le infografiche.
Nella seduta di bilancio dell’Assemblea legislativa abbiamo deciso che in Regione, dal luglio 2019, verrà applicata l’Iresa, tributo regionale di scopo sul rumore aeroportuale. Ho sottoscritto con la consigliera Silvia Piccinini (M5S) l’emendamento che ha stabilito l’applicazione di questa imposta, che tasserà decolli ed atterraggi, ed è finalizzata a ridurre la produzione delle emissioni sonore nelle aree limitrofe agli aeroporti. I proventi potranno essere utilizzati per il monitoraggio e per opere di mitigazione dell’inquinamento acustico. E’ una misura che non risolve tutti i problemi, ed occorrerà impegnarsi a fare molto altro, ma è comunque un passo avanti. Alcune considerazioni in questo post.
Si diventa cittadini già sui banchi di scuola. Con una risoluzione approvata in aula abbiamo chiesto di proseguire il percorso di incentivazione nella diffusione della cultura civica, sostenendo progetti di cittadinanza attiva in collaborazione con le scuole e le istituzioni del territorio regionale. Chiediamo all’attuale Governo di non venire meno agli impegni assunti dallo Stato con la legge 107 del 2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, che prevedeva un sostegno allo sviluppo di competenze in ambito storico e sociale, affinché vengano fornite agli studenti le conoscenze fondamentali in materia di Costituzione, educazione civica e Unione Europea (vedi questo post).
La Regione Emilia-Romagna ha da sempre posto tra le sue priorità la tutela della qualità dell’aria, per salvaguardare la salute dei cittadini. La mobilità elettrica presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento. Gli incentivi per le auto elettriche passano non solo dalle agevolazioni, ma anche attraverso una loro più semplice fruibilità, semplificando procedure e burocrazia e puntando alla interconnessione delle basi di dati (almeno di livello regionale). Con il Piano “Mi Muovo Elettrico”, la Regione si è impegnata a coordinare le attività per la realizzazione di un database unico per i veicoli elettrici su scala regionale. Ho presentato un’interrogazione per sapere a che punto siamo. In questo post un approfondimento e il testo dell’interrogazione.
La nuova legge urbanistica ha introdotto principi importanti, come lo stop al consumo di suolo, prevedendo rilevanti sgravi fiscali per chi svolge interventi di rigenerazione urbana. Ora si cominciano a vedere i primi risultati: grazie al bando per la rigenerazione urbana 37 Comuni e Unioni soso stati ammessi al contributo. Il Comune di Bologna ha vinto il bando per interventi di riqualificazione con un progetto che riguarda un comparto di edilizia residenziale pubblica gestito da Acer che coinvolge gli edifici delle “Popolarissime” collocati a ridosso delle mura cittadine tra Porta San Felice e Porta Lame. Il progetto prevede anche la trasformazione degli spazi esterni per realizzare un giardino pubblico e didattico, nel quale sperimentare il Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici. Maggiori informazioni in questo post.
Anche quest’anno, come da ormai 15 anni, ho partecipato alla tradizionale festa degli auguri della ANTF. C’erano i trapiantati di fegato, ma anche i rappresentanti di tutte le associazioni impegnate nel settore dei trapianti e della donazione. Abbiamo ascoltate splendide testimonianze, come quella dei genitori di Yuri Bernardi, pattinatore ventiduenne pluripremiato scomparso in un incidente stradale nel 2006, e i cui organi e tessuti vivono ancora in tante persone che li hanno ricevuti. Vale la pena moltiplicare gli sforzi per fare conoscere il lavoro di queste associazioni, per sostenere le loro attività (ad esempio il progetto “un dono consapevole” che da anni coinvolge studenti delle superiori), per fare circolare la linfa vitale costituita da testimonianze al tempo stesso semplici e straordinarie. Qualche dettaglio in più in questo post.
Tempi d’attesa in sanità: l’85% degli interventi programmati è garantito entro i tempi previsti a livello nazionale, si va verso l’azzeramento dei tempi di attesa per le visite specialistiche e gli esami, entro il 2019 i si potrà verificare sul Fascicolo sanitario elettronico la propria posizione in lista d’attesa. Superticket sanità: oltre 7milioni e 450 mila euro dal Fondo nazionale per consentire l’eliminazione del superticket. Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs): approvata in Assemblea legislativa la proposta della Giunta di individuare due nuove strutture, il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (Bologna) e il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna). Sanità: nasce in Emilia-Romagna il Registro regionale Tumori. Welfare: rafforzato il Fondo regionale per la non autosufficienza, che supera i 441 milioni di euro, 6 in più rispetto al 2017. Innovazione sociale: finanziati con il bando regionale per il Terzo settore 97 progetti per contrastare marginalità, emarginazione e solitudine. Fondi europei: già spesi 342 milioni, l’Emilia-Romagna rispetta il target richiesto dall’Ue per il 2018. Rapporto 2018 sull’economia: l’Emilia-Romagna è ancora la prima regione italiana per crescita, a fine anno Pil +1,4% e disoccupazione al 5,9%. Agricoltura: l’Emilia-Romagna leader in Europa nel campo delle pratiche agricole innovative per la prevenzione e il contrasto degli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Politica agricola comune (Pac): 1,2 miliardi di euro per lo sviluppo del settore agroalimentare e svolta digitale per contributi più veloci alle imprese. Sviluppo del territorio: Accordo di Programma quadro per contrastare lo spopolamento dell’Appennino emiliano, favorire la crescita e dare più i servizi ai cittadini, con interventi dall’agroalimentare al turismo, dalla sanità alla mobilità, dalla banda larga alla scuola. Costa romagnola: a inizio 2019 i lavori di ripascimento della spiaggia e la manutenzione delle opere di protezione finanziate con 950mila euro di risorse regionali. Mobilità: viaggiano su smartphone e smartcard biglietti, orari, informazioni. Formazione: ecco la nuova Programmazione triennale dell’Istruzione e Formazione professionale. Diritto allo studio universitario: oltre 89 milioni di euro per borse di studio e alloggi per l’anno accademico 2018/2019 (+10% rispetto all’anno precedente). Cultura: 4,3 milioni per sostenere quasi 400 cori, bande e scuole di musica in tutto il territorio, oltre a produzioni e spettacoli dal vivo. Ricerca e sviluppo: nasce a Bologna, il primo Competence Centre del Piano industria 4.0. Legalità: a Sorbolo (Pr) consegnati alla Guardia di Finanza 13 appartamenti confiscati alla ‘ndrangheta nell’ambito del processo Aemilia. Ricostruzione post sisma: prorogati i termini di fine lavori e la scadenza per la rendicontazione finale dei contributi, per le imprese danneggiate dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Sport: approvate le graduatorie dei due bandi 2018 per l’attività motoria e gli eventi sportivi, aumentate le risorse di quasi il 60% rispetto al 2017, a Bologna oltre 645 mila euro. Adozioni: finanziati per il secondo anno consecutivo 39 corsi di formazione su tutto il territorio. Memoria: commemorazioni del 74° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno (Bo), furono oltre cento i martiri trucidati dai tedeschi tra il 14 e il 23 dicembre 1944.
Il governo gialloverde continua a prendere decisioni discutibili col rischio altissimo di portare l’Italia fuori strada, e peraltro lo fa umiliando il Parlamento con la legge finanziaria approvata a colpi di fiducia e senza alcuna discussione. Nel frattempo il Partito Democratico dovrebbe trovare la forza di riproporsi come alternativa credibile, ma il congresso è partito dopo mesi di fibrillazioni e candidature avanzate e poi ritirate. Ora gli schieramenti si vanno componendo, ma non è chiarissimo in base a quali differenze di idee e di programmi: molti candidati ripetono i soliti concetti di buon senso, condivisibili ma proprio per questo non sufficienti a caratterizzare le differenze. E continuano ad esserci nodi che attendono di essere sciolti ma di cui nessuno parla. In questo quadro, il rischio è che prevalga la tattica e la disposizione sui diversi candidati avvenga in base a convenienze e vicinanze: peraltro basta vedere come le aree attive a livello locale si stiano suddividendo fra i candidati alla segreteria nazionale, per avvalorare questa sensazione. Per questo comprendo e guardo con simpatia ai tentativi per ridare centralità alle idee, come l’altro congresso promosso dalla mia collega Katia Tarasconi. Alla fine anch’io farò la mia dichiarazione di voto per il congresso, ma per il momento permettetemi di condividere soprattutto la preoccupazione per una fase politica dove le idee faticano a trovare il posto che meriterebbero.
Nei giorni scorsi è spuntato un reperto video di quasi 40 anni fa, che mostrava l’impegno mio e di altri amici per ideali che – come ho scritto – hanno comunque resistito alle intemperie del tempo. Un amico ha commentato chiedendo quanti di quelli ideali abbiamo realizzato davvero, aggiungendo che doveva “a malincuore constatare che politicamente c’è un deserto ed una tristezza che attanaglia il cuore del più ottimista”. Ecco, il tema è proprio quello, in questo deserto, di ripartire dagli ideali e coltivare una speranza capace di tradursi (anche) in proposta politica. Mi pare l’augurio più appropriato per il 2019 che sta per cominciare.
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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe