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Nella nostra Regione il sistema del Terzo settore coinvolge oltre 7000 tra organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. La legge che abbiamo approvato oggi in Aula, con il voto positivo della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, anticipa la normativa nazionale, attualmente in fase di riforma. L’obiettivo è rafforzare gli organismi di rappresentanza e favorire la massima partecipazione del Terzo settore nella programmazione delle attività.
Nell’ottica della semplificazione, finalizzata a rendere più snello ed efficace il sistema, sono stati unificati gli osservatori preesistenti in un unico Osservatorio regionale, con funzioni di raccolta di dati e documenti, e di promozione delle attività di studio, ricerca e approfondimento.
Nasce anche un’unica Assemblea del Terzo settore, strumento di confronto e riflessione periodica sulle politiche di promozione dell’associazionismo e del volontariato. Vengono soppressi i Comitati Paritetici provinciali, sostituiti da organismi associativi unitari, che saranno gli interlocutori degli Enti locali sui temi della programmazione delle politiche di interesse del Terzo settore, in particolare in ambito sociale e sanitario. Si tratta quindi di una vera e propria riforma del sistema, che darà più voce e più forza all’associazionismo ed al volontariato.