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Parere favorevole della Commissione Cultura e Scuola, che presiedo, alla nuova direttiva sui servizi educativi 0-3 anni, che sarà approvata dalla Giunta entro fine mese. La direttiva ribadisce l’obbligatorietà del rispetto dei requisiti di sicurezza, igiene, funzionalità dell’ambiente e tutela del benessere dei piccoli. Il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna è rappresentato da nidi d’infanzia, dai servizi domiciliari organizzati in piccoli gruppi educativi e dai servizi integrativi, come lo Spazio bambini e i Centri per bambini e famiglie. Per i nidi viene confermato il rapporto numerico tra personale e bambini (1 a 5 per la fascia 3-12 mesi; massimo 1 a 7 tra i 12 e i 24 mesi; 1 a 10 tra i 24 e i 36 mesi), aprendo molti spazi di flessibilità nell’applicazione organizzativa. A tale proposito, viene confermata la possibilità per i servizi di modulare il proprio orario sulla settimana e sull’anno in maniera non rigida. Sarà possibile organizzare sezioni miste, per favorire la relazione tra bambini di età diverse. La novità più significativa riguarda il personale che opera a stretto contatto con i bambini, in particolare le educatrici. Con l’obiettivo di prevenire casi di maltrattamenti e abusi, la direttiva stabilisce che i gestori, pubblici o privati, delle strutture educative definiscano un Piano specifico finalizzato alla prevenzione, valutazione e gestione del rischio stress da lavoro. Nel Piano devono essere indicate esplicitamente le misure e gli strumenti messi in campo per garantire ai bambini e alle loro famiglie la massima tutela. Viene inoltre confermato, per le educatrici, il requisito del titolo di studio della laurea, oltre all’idoneità psicofisica. Un’altra importante novità riguarda l’obbligo della preparazione interna alla struttura, in cucine attrezzate, dei pasti per i bambini dai tre ai nove mesi di età.
Secondo i dati regionali riferiti all’anno educativo 2015-2016, in Emilia-Romagna i bambini da 0 a 3 anni iscritti nei 1.199 servizi educativi erano oltre 32.500 (a fronte di 40.160 posti disponibili). Nell’area metropolitana di Bologna i servizi sono 289 e gli iscritti 8.852.
In attesa che il testo del provvedimento completi il proprio iter, la Giunta ha licenziato la proposta di riparto dei fondi per il 2017 per il sistema educativo 0-3 anni. Lo stanziamento complessivo supera i 7 milioni e 300 mila euro, in larga parte finalizzati alla gestione dei servizi per la prima infanzia (6.394.564 euro). Le risorse rimanenti sono destinate a sostenere la qualificazione del sistema dei servizi, attraverso la funzione del coordinamento pedagogico e la promozione di iniziative di formazione del personale. I contributi saranno assegnati dalla Regione direttamente ai Comuni e ripartiti in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi. A Bologna vengono assegnati 2 milioni 72 mila euro.