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Ci sono persone che, per i più svariati motivi, vivono una condizione di fragilità, a volte anche solo parziale o temporanea, che ne pregiudica l’autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, diminuendo la loro capacità di provvedere a se stesse. Sono persone per le quali, prima del 2004, la risposta era unica, impersonale e inadeguata sotto il profilo dell’umanità e del rispetto della dignità umana: l’interdizione. La legge nazionale 6/2004, la cui ratio è la minore limitazione possibile della capacità di agire delle persone, stabilisce interventi di sostegno temporaneo o permanente, introducendo la nuova figura dell’amministratore di sostegno, la cui finalità è proprio quella di non abbandonare le persone alle loro difficoltà ed al contempo non mortificarle. La nostra Regione, cogliendo l’innovazione e l’importanza di questo nuovo istituto, con la legge regionale 11/2009 e con le linee guida del 2014, ha introdotto le norme per la promozione e la valorizzazione dell’amministrazione di sostegno, per garantirne la conoscenza, la divulgazione ed un’efficace attuazione sul territorio regionale, per incentivare il ricorso a tale strumento da parte dei soggetti legittimati, per favorire il coordinamento tra i diversi livelli istituzionali ed il privato sociale. Nell’attuazione concreta, sui territori, si sono sviluppate alcune esperienze di eccellenza, da sostenere e valorizzare, e da cui partire per costruire una omogeneità sul territorio degli interventi in tema di amministrazione di sostegno (vedi la mia interrogazione).
In particolare, la Provincia di Bologna ha promosso dal 2011 un’azione di coordinamento dei diversi soggetti pubblici e privati per la realizzazione del progetto “SOStengo!”. Nell’ambito di questo progetto, è stato istituito l’elenco degli amministratori di sostegno volontari: ad oggi gli iscritti sono 60. Alcuni di loro hanno più di un beneficiario (infatti le amministrazioni da loro gestite sono più di 150). Ogni cittadino può presentare la propria candidatura. Vengono organizzati corsi di formazione per amministratori di sostegno volontari. È attivo, inoltre, lo sportello di informazione e consulenza gratuita, che permette ai familiari di persone non autonome di conoscere le procedure e la modulistica e dà supporto agli amministratori di sostegno nella risoluzione dei problemi.
In questi mesi è in corso una vera e propria ridefinizione degli assetti istituzionali: con la legge Delrio (56/2014), le Province sono state trasformate in enti territoriali di area vasta ed è stato definito il ruolo delle Città metropolitane, e la legge regionale 13/2015 disciplina il nuovo riparto delle funzioni amministrative tra Regione, Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni. Io credo che questa fase debba costituire l’occasione per valorizzare le migliori esperienze, ispirandosi ad esse ed allargandone l’orizzonte all’intero territorio: e il mio impegno è perché la Regione sappia cogliere questa opportunità.