;
Oggi è una giornata ricca di notizie su fronte delle infrastrutture.
La prima notizia è il documento dei sindaci sull’allargamento della tangenziale e il Passante Nord. Repubblica la racconta così:
«Una terza corsia per la tangenziale poi si vedrà. Il sunto del documento congiunto tra i nove Comuni della Bassa attraversati dal tracciato del Passante condiviso dal sindaco metropolitano Virginio Merola, distillato nella segreteria Pd di via Rivani con l’appoggio del segretario provinciale Francesco Critelli, pare essere questo. Formalmente resta tutto aperto essendo la terza corsia un’opera propedeutica del Passante stesso (il primo stralcio sarebbe da casello della Fiera a Corticella) che Società Autostrade avrebbe comunque realizzato, ma il tutto si porta dietro un sapore di provvisorio-definitivo secondo una pratica invalsa nel nostro Paese. Nel documento, infatti, si prende atto dell’insoddisfacente progetto preliminare («peggiorativo rispetto a quello di un anno e mezzo fa» dicono i sindaci) e si dà tempo alla Regione di chiedere ad Autostrade entro fine anno di acconsentitre a realizzare tutte le opere di compensazione e mitigazione chieste dai Comuni pena il rifiuto del progetto. In altre parole: un no.» (Repubblica)
La seconda notizia è la conferenza stampa del sindaco Virginio Merola che propone di usare una parte dei soldi che si risparmieranno sul Passante Nord (perché l’ampliamento in sede comunque costa molto meno) per fare un tram dalla stazione a Caab/Fico. Il Carlino la racconta così:
«Tornerà il tram a Bologna, almeno per il tragitto stazione-Caab e Fico. Ad annunciarlo il sindaco Virginio Merola: “Non è possibile realizzare il collegamento con Fico attraverso il People mover, che è e deve restare un collegamento veloce tra stazione e aeroporto. Il nostro orientamento è lavorare ad un sistema tranviario”. Merola lo annuncia parlando del ’dopo Passante’, ovvero l’addio al by pass autostradale, infrastruttura di cui si discute da decenni, che viene adesso archiviato. E con parte del miliardo e 300 milioni di euro che erano a disposizione di quell’infrastruttura, il Comune di Bologna chiede di finanziare, oltre all’allargamento della tangenziale-autostrada, anche un collegamento tramviario che parta dalla stazione e prosegua fino al Caab. Il nuovo progetto del tram sfrutterebbe la “linea di cintura” delle ferrovie. Da via Carracci parte infatti un binario, usato per le merci, che arriva fino al Caab. L’idea è usare lo spazio esistente a lato del sedime per portare il tram al Cnr, alla nuova sede dell’Università al Navile, al futuro tecnopolo, in Fiera, in Regione fino a Fico.» (Carlino)
Che dire? Bravo Virginio Merola, bravi i sindaci firmatari del documento, bravo il PD. Sono molto d’accordo con la svolta effettuata e credo che ora si debba puntare a fare rapidamente un intervento serio di allargamento in sede di autostrada e tangenziale, e al tempo stesso a vigilare per tenere sul territorio tutti i fondi che erano previsti da Autostrade per il Passante, facendo appunto il tram verso Fico e magari anche qualche altro completamento viario assolutamente necessario (dalla Lungosavena alla Trasversale di Pianura, dalla complanare Ozzano-San Lazzaro al nodo di Rastignano ecc).
Chi segue il dibattito politico non si stupirà di questo mio netto consenso alla svolta effettuata. Basta leggere sul mio sito quante volte sono intervenuto sul Passante, e basta leggere i documenti prodotti da #PerDavvero su questo argomento. Non sto a citarli tutti, ma riporto solo alcuni passaggi del programma presentato da Dario Mantovani per la sua candidatura alla segreteria provinciale (febbraio 2015):
In particolare il progetto di Passante Nord appare fortemente impattante, difficilmente mitigabile con le risorse economiche disponibili, e nemmeno idoneo nelle sue ultime versioni a risolvere l’attraversamento di Bologna perché rappresenta una reale alternativa solo per il traffico in direzione/provenienza nord, minoritario rispetto a quello complessivo. La sua ipotizzata funzione di servizio all’area nord della pianura bolognese può essere a questo punto efficacemente svolta dal completamento di infrastrutture esistenti, come Trasversale di pianura e Lungosavena, il prolungamento di assi tangenziali di raccordo fra le realtà territoriali e la direzione centro o verso i grandi assi di scorrimento, anche autostradali. Riteniamo che, rispetto all’attraversamento del nodo di Bologna, la soluzione “Passante” vada raffrontata con l’alternativa di un potenziamento in sede, in grado di superare forse più utilmente la congestione della tangenziale.
Riguardo alle risorse finanziarie, se invece del Passante si realizzasse un potenziamento in sede, sicuramente meno costoso, la quota risparmiata dei 1300 milioni a budget di Soc. Autostrade potrebbe essere impiegata per la viabilità ordinaria ammortizzandone l’importo sulle tariffe della rete autostradale bolognese. […] Come esempio della possibilità di utilizzare risorse autostradali per opere non autostradali, la società Autobrennero ha recentemente finanziato il tunnel ferroviario di valico: non è quindi fuori dalla nostra portata ottenere le modifiche che consentirebbero di utilizzare parte dei 1.300 milioni di Euro a budget di Società Autostrade per il Passante anche per opere non direttamente autostradali.
Rispetto a Fico, il parco agro-alimentare destinato ad attrarre milioni di visitatori all’anno, è necessario prevedere un collegamento forte con il centro città, affinché quel progetto non resti una cattedrale nel deserto, avulsa dal territorio, ma porti benefici a tutta la comunità locale. Occorre evitare che l’auspicato successo di questa iniziativa si traduca in congestione stradale permanente (già oggi prevedibile) sulla San Donato e intorno alla zona Caab. Per rispondere a entrambe queste esigenze bisogna utilizzare il corridoio ferroviario esistente (linea SFM 6) per un collegamento tramviario con la stazione e lo stesso centro storico, primo passo di un sistema tramviario che rappresenta la soluzione più funzionale e sostenibile per tante città (in Italia, in Europa e nel mondo) della nostra dimensione.
Infine, devo rendere conto della celere risposta da parte di Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, alla mia lettera di pochi giorni fa. Lettera in cui chiedo di rendere pubblico il progetto preliminare del Passante Nord in modo che se ne possa discutere in modo aperto, visto che sul progetto (che io ho visto come consigliere regionale) c’è scritto chiaramente che il progetto è di proprietà di Autostrade e “non può essere copiato, riprodotto o altrimenti pubblicato senza il consenso scritto della soc. Autostrade”. Nella sua risposta l’ing. Castellucci mi scrive:
«Non sta a noi decidere come attivare la interlocuzione con gli Enti locali e che tipo di comunicazione dare al pubblico. Le posso però anticipare che qualora ci venisse richiesto dal MIT* o dalla Regione, non avremmo alcun problema ad acconsentire ad una pubblicazione dello stesso.»
Bene, magari potevamo pensarci prima, però per piacere chiediamoglielo!
[* MIT = Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]